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From gi0 <gi0@autistici.org>
Date Tue, 27 Jan 2004 21:50:35 +0100
Subject Re: [hackmeeting] Re: Proposta di seminario

On Tue, Jan 27, 2004 at 09:07:22PM +0100, Raistlin wrote:
> gi0 wrote:
> 
> >avresti dovuto scrivere "le macchine non pensano... ancora" :-)
> 
> Le macchine non penseranno mai, a meno che tu dia una definizione di 
> pensare MOLTO estensiva. Occhio a non estenderla troppo :)

mah...

il discorso imho e' molto piu' complesso

e per far si che si vada oltre alla semplice speculazione,
estremamente divertente, ma pur sempre priva di valore scientifico,
e' necessario affrontare il problema in modo razionale,
cercando di fissare delle definizioni a cui poi cercare
di dare significato.

(se vi annoiate in fretta skippate pure questa lunga email, 
 non mi offendero', ma se arriverete in fondo vi ritroverete
 con una bella paranoia con cui condire i vostri incubi)

mi spiego:

per poter dire se un giorno le macchine potranno pensare,
senza cadere in una facile risposta dettata dalla propria
sensibilita' ma di fatto priva di argomentazioni,
e' necessario definire cosa si intende per pensiero,
lo stesso vale per coscienza.

per proseguire nel ragionamento faccio alcune ipotesi,
che a molti potranno sembrare forzate, ma finche' la scienza
medica non sapra' dare di meglio, mi limito a formularle
in base a quelle che sono le conoscenze attuali:

-> la coscienza e' una caratteristica propria dell'uomo
   e ha sede nel cervello o quantomeno nel sistema nervoso

-> escludo di fatto che tale qualita' sia determinata da un anima, 
   da uno spirito, da qualcosa di irrazionale, soprannaturale
   o da qualche altra forza misteriosa
   
   -> faccio cioe' l'ipotesi che la coscienza non dipenda dall'anima
      ne' dalla materia con cui son fatti i neuroni, ma semplicemente
      dalla loro organizzazione logica
  
-> il cervello funziona per l'interconnessione di un numero N
   di neuroni e un numero K di connessioni fra gli stessi

-> la tecnologia riesce a riprodurre alla perfezione il comportamento
   logico dei neuroni (o di una struttura neuronale)
   
ora:

potrei concludere, pertanto, che la coscienza (o il pensiero)
sia riproducibile anche artificialmente, semplicemente
realizzando una struttura che si comporti come il cervello,
quindi una rete neuronale sufficientemente complessa

allo stato dell'arte attuale cio' non e' possibile,
ma solamente per una questione di integrazione elettronica 
e di surriscaldamento

facendo l'ulteriore ipotesi che il "progresso" (che schifo di termine)
tecnologico continui a mantenere il rate seguito dal 1980 ad oggi
posso arrivare ad estraporare il fatto che nel 2029 sara' possibile 
realizzare una macchina con 5milioni di Gbyte di RAM,
quantita' sufficiente per modellizzare una rete equivalente al
cervello umano.

A questo punto credo che la tesi venga da se'.

per tutti i dati e soprattutto per un'esposizione piu' rigorosa 
rimando alla lettura dell'articolo:
 http://www.engin.umd.umich.edu/~watta/class/ece583/artificialconsciousness.pdf
scritto da Giorgio Buttazzo esperto di reti neurali ed intelligenza
artificiale e pubblicato sul numero di Luglio 2001 della rivista Computer 
edita dalla IEEE.

concludo:

con questo non voglio dire che secondo me le macchine un giorno
potranno pensare o avere coscienza, ma semplicemente
che le conoscenze attuali mi spingono a ritenere tutto cio'
molto piu' probabile del contrario,
e tutto questo a dir la verita' non mi entusiasma nemmeno un po'.

byz
 gi0

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