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From
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daniel <icecross@libero.it>
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Date
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Tue, 10 Feb 2004 03:29:55 +0100
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Subject
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Re: [hackmeeting] richiesta
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On 9. Feb 2004, at 23:03 Uhr, P@sKy wrote:
> daniel wrote:
>> questo post mi stuzzica alquanto : )
>
> Si ma ti rispondo in privato prima di ottenere
> una risposta che siamo palesemente OT.
una risposta te la becchi lo stesso :)
la lista è per "l'organizzazione dell' hackmeeting" e questo
l' ho capito: logistica, contenuti e ( ...soprattutto quest' ultimo
punto) permanente discussione sul senso di tutto ciò ; )
volevo però far notare che, anche se nella tua mail non
salta fuori il termine "hacking" ogni due frasi, la
questione che (volutamente o meno) poni ha a che fare con "il
senso di tutto ciò"... e pure in un modo diverso dal solito:
la comprensione del ruolo della tecnologia ad esempio,
che tra hacker è spesso monopolizzata da parole chiave
dell' *ideologia neoliberista* (scusate se la butto la senza
argomentare)
quali "information age", "postindustrialismo", "digital
divide" ecc. ecc.
(non è un caso che nel libro di pekka himanen "l’etica hacker e
lo spirito dell’età dell’informazione" – giá il titolo... –
sia un manuell castells a scrivere l' epilogo, la ciliegina
pseudosociologica sulla torta postindustriale e...
ok, mi fermo qui : )
NB: penso che il malumore generale da parte degli "anziani" della ml
ad affrontare "meta"-tematiche quali "hacking e politica" stia
non tanto nel fatto che questi temi non siano validi,
quanto nella (triste) costatazione di come essi vengano tematizzati,
soprattutto da chi arriva nuovo in lista: con una quasi sospetta
regolarità e staticità (le stesse controargomentazioni ecc.)
ma questo in se non è male: discuti, magari riesci a fargli
cambiare idea o perlomeno a farlo confrontare con un altro tipo
di pensiero (e di realtà).
no non è questo. forse le ripetitive argomentazioni con cui
si cerca di separare hacking e politica, per restare nell' esempio,
(nel *migliore* dei casi riconducibili ad una diversa interpretazione
di cosa sia "politica", nel peggiore...) fanno sorgere in molti
il fondato dubbio che questo tipo di posizione sia acquisita
da quel bacino affascinante quale è il "senso comune",
che ripete il dogma dell' "avalutatività (scusate la parola)
della tecnica" fino alla nausea, piuttosto che la posizione sia
frutto di una *propria* personale messa in discussione
critica del problema.
da questa (giustificata) retrosia a discutere però c' è il rischio
che questo malessere si estenda per analogia a tutte le tematiche
che non strettamente l' hackmeeting, nella paura di non
poter far uscire uscire la discussione di punti fondamentali
da questi schemi argomentativi predefiniti e prevedibili,
senza un gran "valore informativo" per dirla con shannon...
ergo: non è tanto il problema "riproporre si/riproporre no
discussioni già fatte", quanto la presa di coscienza di questa cattiva
generalizzazione che può aiutare a non gettare la spugna
di fronte alla senza dubbio micidiale monotonia delle discussioni in
lista ...
perchè se la lista si riduce a proposte di seminari e discussioni
sul dove/quando utilizziamo solo una piccola parte delle possibilità
che il linguaggio ci offre (lo scambio di informazioni predefinite e
stabili)
e sarebbe un peccato :)
<philosophical mode>
la lingua si può utilizzare in tanti modi (astenersi interpretationi a
sfondo sessuale):
per organizzare, dare consigli, mandare a fanculo, promettere.
in questo contesto un "senso comune" non solo è adatto, ma
indispensabile.
sarebbe veramente difficile insultare qualcuno se questo incominciasse a
impuntarsi: "ma 'stronzo' in che senso?"...
una DISCUSSIONE CHE SIA PIÙ DI UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI
invece sfrutta quella strana proprietà della comunicazione per cui è
possibile intendersi anche quando si mettono in discussione/non si
concorda
sui significati di base,manca il senso comune diciamo, che sembrerebbe
essere invece la conditio sine qua per la buona riuscita della
comunicazione.
l' uso prevedibile e statico di questa proprietà così unica del
linguaggio
non si combatte _rinunciando_ alla stessa , bensì "hacking this
possibility
of language" :)
</philosophical mode>
il post di pasky a sollevato il mio interesse perchè mi pareva desse la
possibilità
di discutere il problema tecnologia/scienza in un ottica diversa,
diversa
da ciò che passa in lista di solito.
tutto qui : )
> ma mi rendo conto
> di aver fatto male e rimedio poiche' non interessa
> a nessuno...
un minuscolo punto di domanda ce lo metterei
detto tutto questo: AMEN. let's go private pasky :)
gute nacht a tutti, daniel
PS: SCÙSÀTÈ PÈR LÉ ÀCCÈNTÀTÉ - prometto che non lo farò più!
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