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From | shah <shah@ecn.org> |
Date | Thu, 26 Aug 2004 10:00:36 +0200 |
Subject | Re: [hackmeeting] Riflessioni sul MOCA |
mi dispace non essere passata al MOCA, (avevo scelto di lavorare in quei giorni), quindi non entro nel merito della discussione che mi sembra gia' abbastanza sviscerata, pero': Vittorio Bertola wrote: > Però vorrei pasolinianamente spezzare la mia brava lancia a favore dell'idea > che se una legge è stronza o illiberale non è detto che lo sia anche chi, > per lavoro, è costretto ad applicarla. In molte parti d'Italia fare il > carabiniere è ancora l'unica alternativa alla fame o quasi... Poi, vero che > anche tra le forze dell'ordine, così come in ogni categoria sociale, ci sono > fasci e teste di cazzo (Genova docet), magari anche percentualmente più che > in altre categorie, però da qui a dire che se uno di mestiere fa il caramba > allora è per principio eticamente responsabile di qualsiasi stronzata stia > scritta in una legge mi sembra ce ne passi. questo e' un discorso pericoloso e' vero che, in particolare al sud, si sceglie di fare un certo lavoro perche' e' l'unico posto sicuro che ti garntisce di far fronte ad un bisogno. ma allora anche durante il fascismo e il nazismo c'era gente che per sopravvivere sceglieva di aderire al regime o ci sono uomini che vanno in guerra per lavoro (tipo i soldati americani) vuoi dirmi che in questi casi uno non sta facendo una scelta consapevole di aderire e supportare il potere per cui sta lavorando e quindi non e' eticamente responsabile di cio' che esegue???? cioe' io vado in guerra, amazzo qualcuno, ma siccome lo sto facendo per un lavoro che ho scelto per causa di forza maggiore e di cui non condivido i principi allora non sono responsabile??? allora mi stai giustificnado anche il ladro che, guidato dallo steso bisgno del poliziotto (la fame), fa il suo mestiere di ladro. personalmente in effetti io rispetto di piu' il ladro che ha il coraggio di trasgredire le regole, che almeno e' una cosa creativa; pero', siccome alla fine non sopporto la prigionia dentro questa dicotomia di guardie e ladri, cerco di spendermi per l'unica cosa che consente di uscirne: la diffusione della cultura, attraverso la libera circolazione dei saperi in modo non gerarchizzato, che offre alle persone una maggiore liberta' di scelta di fronte al bisogno fornendo un maggior numero di strumenti per guadagnarsi da vivere da esere umano libero e non schiavo di un potere, e un maggiore senso critico. per questo ci tengo all'hm come modalita' di lavoro, perche' e' un esempio pratico dicome le persone possano esercitare il proprio senso critico grazie alla diffusione della cultura, operando scelte svincolate dal bisogno. poi ben venga che ci sia anche altro come il moca, e ben venga che l'incontro tra due aree culturali come moca e hm generino discussioni interessanti byee shah -- "Sono troppo pigro per portare rancore" [Syd il bradipo]
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