LE
CLASSI SOCIALI
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Le classi sociali in Italia. Esistono i "proletari" e i "borghesi"? E' vero che gli operai non ci sono più? Quanti sono i lavoratori? Associazione Cultura Popolare. Settembre 1996. Il
proletariato La selezione nella scuola. Una analisi approfondita che dimostra come il problema della selezione di classe nella scuola sia un problema tutt'altro che risolto. Di Danilo Molinari. Giugno 2000. La mobilità sociale in Italia. Ci occuperemo qui di un libro divulgativo di Maurizio Pisati, ricercatore nella Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento, "La mobilità sociale", edito quest'anno da Il Mulino di Bologna (L.18.000). Dal testo emergono dati molto utili per contrastare l'ideologia dominante nel sistema capitalista che vuol far credere che "arrivare" socialmente in alto dipende esclusivamente dalle capacità individuali. REDS. Ottobre 2000. Immobilità sociale e sovversivismo popolare in Italia. "Quanto più una classe dominante è capace di assimilare gli uomini più eminenti delle classi dominate, tanto più solida e pericolosa è la sua dominazione." (Marx, libro III del Capitale) Sulla base degli studi sulla mobilità sociale che attestano come l'Italia sia, tra i paesi imperialisti, quello a più basso tasso di mobilità sociale, verifichiamo se e in che misura questo fattore può aver inciso in un secolo di intense mobilitazioni operaie e giovanili. REDS. Ottobre 2000. La questione dell'obbligo scolastico. La Legge Delega della Moratti riporta indietro, a 14 anni, l'obbligo scolastico. In questo articolo si dimostra il carattere classista di questa misura sulla scorta dei dati di una indagine ministeriale sui risultati dell'applicazione dell'obbligo a 15 anni. REDS. Giugno 2002. Rendimento scolastico e status sociale. Le lezioni dell'inchiesta P.I.S.A., indagine dell'Ocse. Di Pino Patroncini, Cgil Scuola, giugno 2002. Paesaggi della verità e autonomia relativa della scienza. Il capitolo conclusivo dell'opera "Paesaggi della verità" del filosofo marxista brasiliano Michael Löwy. La conoscenza della realtà sociale, dipende dalla collocazione sociale di colui che guarda, così come da una immaginaria montagna della conoscenza il paesaggio circostante (la verità) potrà essere vista meglio da chi è situato più in alto. Lo scienziato sociale ha maggiori possibilità di vedere una più ampia porzione di paesaggio della verità se sale più in alto, se si colloca cioè al lato di coloro che hanno meno interesse a nascondere la realtà delle cose. Di Michael Löwy. 1987. |
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