Direzione Nazionale del
PRC del 23 febbraio 2001.
Intervento
e dichiarazione finale di voto di Claudio Grassi, della segreteria nazionale,
tesoriere.
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vai alla relazione introduttiva
di Aurelio Crippa
vai all'intervento di Turigliatto
(Bandiera Rossa)
vai all'intervento di Grisolia
(Proposta/Progetto Comunista)
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di Rina Gagliardi sulla DN del 10 marzo
Questa discussione deve servire a mettere il partito nella migliore condizione per conseguire un positivo risultato elettorale. Possiamo farcela, dipende dal nostro impegno e dalla nostra capacità di fornire al partito obiettivi e strumenti per una semplice, ma forte, campagna elettorale.
Con questo spirito avanzo delle critiche alla proposta di lista. La mia obiezione di fondo è che essa è debole per l'interno e per I'esterno del partito.
1. Nella lista non vi è alcun compagno/a proveniente direttamente dal mondo della produzione. Perché non proporre una/un delegato Fiat o Rsu dei meccanici in lotta per il rinnovo del contratto nazionale?
2. C'è un popolo che in passato si è riconosciuto nel Pci o nei Ds che non sa per chi votare. Potevamo introdurre nella lista una figura che per storia personale potesse funzionare da "segnale" rafforzativo in questo senso, assieme alla candidatura del Segretario nazionale.
3. Manca una presenza del partito territoriale (segretario regionale o di federazione).
Ritengo inoltre sbagliata, vista la ristrettezza della delegazione, la scelta di proporre compagni che hanno già fatto due o più legislature e di inserire 2 indipendenti su I3.
Infine ritengo, come prevede lo Statuto, che
prima di tutto spetti ai comitati federali e regionali avanzare proposte di
candidature e che la Direzione possa e debba, tenendo conto quindi di un percorso
democratico e non verticistico, decidere solo al termine del dibattito e non
all'inizio.