GLI ANARCHICI.
Con queste parole trent'anni
fa gli anarchici sintetizzavano la loro accusa nei confronti dello stato
e dei suoi apparati, la cui natura intrinsecamente criminale e violenta
appariva evidente.
Pur di mantenere intatto il
proprio dominio i potenti ricorrono alla strage, all'omicidio, alla diffamazione
delle loro stesse vittime, ma nel compiere questi crimini essi fanno cadere
la maschera di giustizia e democrazia che quotidianamente portano per ingannarci.
Si sta ora celebrando l'ennesimo
processo per la strage di Piazza Fontana, ma senza affrontare l'assassinio
di Pinelli non si può nemmeno parlare di giustizia.
Ecco perchè è
importante non dimenticare vicende come quella dell'assassinio di Giuseppe
Pinelli: non per ricordare il passato, ma per capire il presente. I potenti
di oggi sono quelli di ieri.
Non a caso in questi giorni
qualcuno cerca di cancellare un segno della memoria, pretendendo la rimozione
della lapide a Giuseppe Pinelli in Piazza Fontana a Milano, ma quella lapide
non si tocca!
Quelli che seguono sono documenti
che servono a non dimenticare le menzogne del potere e dei suoi servi ,
a capire l'assassinio di Giuseppe Pinelli. Da sbattere sul grugno di chi
vorrebbe concellare tutto.
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