Le elezioni nei Paesi baschi.
Le elezioni amministrative nello stato spagnolo hanno visto la vergognosa esclusione delle liste della sinistra abertzale. L'area politica riconducibile a Batasuna ha reagito con una memorabile campagna di disobbedienza civile che ha ottenuto ottimi risultati. REDS. Giugno 2003.



Il 25 maggio si sono tenute le elezioni amministrative nello Stato Spagnolo. La sinistra indipendentista ha subito nell'ultimo periodo attacchi senza precedenti da parte della Spagna che sta via via illegalizzando le espressioni politiche, di movimento, culturali che le sono vicine. Di questa repressione abbiamo dato ampio conto nelle pagine di questa rivista.

Seguendo questo percorso la Spagna si è data un obiettivo molto chiaro in queste elezioni: impedire alla sinistra indipendentista di eleggere consiglieri comunali e provinciali. Questa corrente politica infatti gode nei Paesi Baschi di un vasto consenso e in non pochi comuni ha guadagnato nelle precedenti amministrative la maggioranza assoluta dei voti (e dunque anche il sindaco). La sinistra indipendentista ha utilizzato queste posizioni istituzionali per iniziative che popolarizzassero la causa dell'autodeterminazione. Ad esempio costruendo Udalbitza, (vedi Lo stato spagnolo contro Udalbiltza) una rete degli eletti nelle istituzioni basche.

Dopo l'illegalizzazione di Batasuna (vedi L'illegalizzazione di Batasuna e la sinistra italiana), la sinistra indipendentista ha dato vita ad una nuova piattaforma: AuB (vedi: Autodeterminaziorako Bilgunea) che ha poi raccolto in poche settimane 90.000 firme certificate (come se in Italia ne avessimo raccolte più di 2 milioni) per presentarsi a livello provinciale (Juntas Generales) e nei singoli comuni con liste locali. Ai primi di maggio il Tribunale Elettorale spagnolo però ha annullato le candidature di AuB e di quasi tutte le liste locali, con il pretesto che alcuni dei candidati avevano fatto parte di EH e Batasuna.

La sinistra indipendentista però non si è scoraggiata. Ed ha trovato il modo per essere comunque presente nella battaglia elettorale. In Spagna si vota scegliendo la scheda del proprio partito, la distribuzione di queste schede è a carico dei partiti stessi che vi provvedono durante la campagna oppure depositandone una scorta nei seggi: l'elettore pone la sua scheda in una busta e vota. AuB ha dato indicazione di andare a votare e di votare la scheda di AuB, anche se per la legalità spagnola il voto sarebbe risultato nullo. Lo Stato Spagnolo ha cercato di impedire in ogni modo la campagna elettorale sui generis della sinistra indipendentista: ha chiuso e denunciato molte tipografie accusate di stampare le schede, ha perseguito i militanti che distribuivano i materiali elettorali di AuB e le schede, ha negato il permesso a manifestazioni di massa (che però la sinistra indipendentista ha realizzato lo stesso). Naturalmente AuB non ha avuto diritto a spazi elettorali di alcun tipo. La sinistra indipendentista si è poi organizzata in modo da disporre di propri osservatori in ogni seggio e si è affidata ad una Commissione di Garanzia, formata da personalità di diverse sensibilità politiche e che lavorano in diversi ambiti della società basca, per raccogliere i dati e calcolare il numero di consiglieri "sottratti" dalle altre formazioni.

Ebbene, nonostante questa terribile repressione, la sinistra indipendentista ha mantenuto invariato il proprio consenso elettorale rispetto alle elezioni precedenti: più di 160.000 voti, che corrispondono più a meno in un Paese come l'Italia a 4 milioni di voti. Le piattaforme locali nel loro insieme costituiscono la seconda forza nei Paesi Baschi, dopo il PNV, il partito nazionalista di centro. Aralar e Batzarre si affermano soprattutto in Navarra, chiaramente avvantaggiandosi dell'assenza di AuB: davvero paradossale per due organizzazioni della sinistra basca che polemizzano con Batasuna perché questa non prenderebbe le distanze da ETA e non si convertirebbe alla disobbedienza civile; AuB e Batasuna hanno dato vita ad un grande esempio in Europa di disobbedienza civile, eppure di fronte allo scandalo della negazione ad una parte di popolazione del diritto di essere rappresentata, Batzarre e Aralar si sono presentate lo stesso alle elezioni, lasciando la disobbedienza civile a ... Batasuna.

In complesso dunque, abbiamo assistito ad una lezione utile a tutta la sinistra europea, scandalosamente silenziosa sulla lesione dei diritti democratici attuati dallo Stato spagnolo: una prova senza precedenti di radicamento sociale e radicalità politica.

Nel dossier da noi tradotto e "ricalcato" su quello di Gara sono riportati i dati e la ripartizione dei seggi.