Le elezioni nei Paesi baschi.
Le
elezioni amministrative nello stato spagnolo hanno visto la vergognosa esclusione
delle liste della sinistra abertzale. L'area politica riconducibile a Batasuna
ha reagito con una memorabile campagna di disobbedienza civile che ha ottenuto
ottimi risultati. REDS. Giugno 2003.
Seguendo questo percorso la Spagna si è data un obiettivo
molto chiaro in queste elezioni: impedire alla sinistra indipendentista di
eleggere consiglieri comunali e provinciali. Questa corrente politica infatti
gode nei Paesi Baschi di un vasto consenso e in non pochi comuni ha guadagnato
nelle precedenti amministrative la maggioranza assoluta dei voti (e dunque
anche il sindaco). La sinistra indipendentista ha utilizzato queste posizioni
istituzionali per iniziative che popolarizzassero la causa dell'autodeterminazione.
Ad esempio costruendo Udalbitza, (vedi Lo
stato spagnolo contro Udalbiltza) una rete degli
eletti nelle istituzioni basche. Dopo l'illegalizzazione di Batasuna (vedi
L'illegalizzazione
di Batasuna e la sinistra italiana), la sinistra indipendentista
ha dato vita ad una nuova piattaforma: AuB (vedi: Autodeterminaziorako
Bilgunea) che ha poi raccolto in poche settimane 90.000 firme certificate
(come se in Italia ne avessimo raccolte più di 2 milioni) per presentarsi
a livello provinciale (Juntas Generales) e nei singoli comuni con liste locali.
Ai primi di maggio il Tribunale Elettorale spagnolo però ha annullato
le candidature di AuB e di quasi tutte le liste locali, con il pretesto che
alcuni dei candidati avevano fatto parte di EH e Batasuna. La
sinistra indipendentista però non si è scoraggiata. Ed ha trovato
il modo per essere comunque presente nella battaglia elettorale. In Spagna
si vota scegliendo la scheda del proprio partito, la distribuzione di queste
schede è a carico dei partiti stessi che vi provvedono durante la campagna
oppure depositandone una scorta nei seggi: l'elettore pone la sua scheda in
una busta e vota. AuB ha dato indicazione di andare a votare e di votare la
scheda di AuB, anche se per la legalità spagnola il voto sarebbe risultato
nullo. Lo Stato Spagnolo ha cercato di impedire in ogni modo la campagna elettorale
sui generis della sinistra indipendentista: ha chiuso e denunciato molte tipografie
accusate di stampare le schede, ha perseguito i militanti che distribuivano
i materiali elettorali di AuB e le schede, ha negato il permesso a manifestazioni
di massa (che però la sinistra indipendentista ha realizzato lo stesso).
Naturalmente AuB non ha avuto diritto a spazi elettorali di alcun tipo. La
sinistra indipendentista si è poi organizzata in modo da disporre di
propri osservatori in ogni seggio e si è affidata ad una Commissione
di Garanzia, formata da personalità di diverse sensibilità politiche
e che lavorano in diversi ambiti della società basca, per raccogliere
i dati e calcolare il numero di consiglieri "sottratti" dalle altre
formazioni. Ebbene, nonostante questa terribile repressione, la sinistra
indipendentista ha mantenuto invariato il proprio consenso elettorale rispetto
alle elezioni precedenti: più di 160.000 voti, che corrispondono più
a meno in un Paese come l'Italia a 4 milioni di voti. Le piattaforme locali
nel loro insieme costituiscono la seconda forza nei Paesi Baschi, dopo il
PNV, il partito nazionalista di centro. Aralar e Batzarre si affermano soprattutto
in Navarra, chiaramente avvantaggiandosi dell'assenza di AuB: davvero paradossale
per due organizzazioni della sinistra basca che polemizzano con Batasuna perché
questa non prenderebbe le distanze da ETA e non si convertirebbe alla disobbedienza
civile; AuB e Batasuna hanno dato vita ad un grande esempio in Europa di disobbedienza
civile, eppure di fronte allo scandalo della negazione ad una parte di popolazione
del diritto di essere rappresentata, Batzarre e Aralar si sono presentate
lo stesso alle elezioni, lasciando la disobbedienza civile a ... Batasuna.
In complesso dunque, abbiamo assistito ad una lezione utile
a tutta la sinistra europea, scandalosamente silenziosa sulla lesione dei
diritti democratici attuati dallo Stato spagnolo: una prova senza precedenti
di radicamento sociale e radicalità politica. Nel dossier da
noi tradotto e "ricalcato" su quello di Gara sono riportati i dati
e la ripartizione dei seggi.
Il 25 maggio si sono tenute le elezioni amministrative nello Stato Spagnolo.
La sinistra indipendentista ha subito nell'ultimo periodo attacchi senza precedenti
da parte della Spagna che sta via via illegalizzando le espressioni politiche,
di movimento, culturali che le sono vicine. Di questa repressione abbiamo
dato ampio conto nelle pagine di questa rivista.