Mass media in guerra 2001-2003

I media italiani e la preparazione della crociata d'Occidente. Attraverso l'analisi dei media italiani dimostriamo il carattere non solo imperialista, ma anche razzista della guerra in gestazione. REDS. Ottobre 2001.

Media in guerra - Dagli attentati alla presa di Kabul.
Si può parlare di "oggettività" dei media in tempo di guerra? L'analisi di Henry Maler docente presso l'Università dell'VIII arrondissement, Parigi, e animatore dell'associazione Action Critique Media (Acrimed). Da Rouge, 13 dicembre 2001. Traduzione di Stefano Valenti. Gennaio 2002.

Notizie inadatte alla stampa. La censura di guerra nella stampa USA. Di Edward Herman. Da Znet, sezione italiana. Documento originale News not fit to print. Traduzione di Melippa. 21 Agosto 2002.

In prima pagina: come i guerrafondai statunitensi hanno sfruttato l'11 settembre. L’11 settembre ha effettivamente indotto un cambiamento nella politica americana e mondiale. A partire da quel giorno infatti i vertici USA hanno compreso che quei terribili atti di terrorismo offrivano l’occasione d’oro per realizzare l’obiettivo di sempre della classe dirigente capitalista americana, cioè il dominio sul mondo. Di Norm Dixon. Dalla Green Left Weekly, 11 settembre 2002. Traduzione di Davide Marzulli.

I media USA diventano parte dello sforzo militare. Bush e la sua amministrazione sanno che possono contare sul "patriottismo" della stampa - che racconterà la guerra allo stesso modo in cui un giornalista sportivo di paese fa il tifo per la propria squadra. E Bush non dovrà neppure ordinare l'insediamento di nuovi censori. La stampa in USA si censura da sola. Anthony ArnoveTraduzione di Sergio De Simone. Da ZMag italiano. Aprile 2003.

Propaganda arrogante. La propaganda degli Stati Uniti durante i primi 10 giorni della guerra in Iraq. Di Paul de Rooij da CounterPounch. Traduzione di Davide Marzulli. 31 Marzo 2003.