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From isazi <isazi@olografix.org>
Date Wed, 25 Aug 2004 21:42:18 +0200
Subject Re: [hackmeeting] Riflessioni sul MOCA

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mercoledì 25 agosto 2004, on 18:58, Tx0 scrisse:
> Quello che mi perplime invece e' la facilita' con cui si liquida la
> presenza di polizia all'interno del camp. Certamente: non e' uno spazio
> occupato e autogestito. Certamente: non e' un evento di rottura come HM.
> Dunque non mi aspetto i cordoni ai cancelli nel caso. Pero' non mi
> aspetto nemmeno che la presenza di polizia venga vissuta con leggerezza.

Ok, niente cordoni ai cancelli.


> Tanto quanto mi preoccupa qualsiasi levata di scudi in difesa di forze
> dell'ordine e chi abbia rapporti ed amicizie. [Per inciso: al capo della
> postale che viene a salutare gli amici si puo' anche dire, no, non
> entri. Certo, bisogna magari saperglielo dire. Ma se non ha la divisa
> addosso non e' in condizione di pretendere alcunche']

Adesso si' ai cordoni ai cancelli ?
Guarda, io il capo della postale della mia cittadina non l'ho mai visto
in faccia, sono sicuro che sia passato perche' una persona di cui mi
fido ha detto "sai e' venuto xxxxx si e' fatto un giretto ha salutato un
paio di persone e se n'e' andato"; il che implica nessun tesserino
esibito all'ingresso, ergo nessuna presentazione e nessun modo di sapere
che fosse per chi l'ha accolto... il problema quindi non puo' passare
dalla teoria alla pratica ogni 2 mail.

La questione e' "c'era la polizia al moca ?" ?
Allora la mia risposta e' si', ma non perche' io sappia di poliziotti
presenti, piu' che altro non ritengo minimamente plausibile che ad un
evento "pubblico" su un terreno "pubblico" non ci sia un controllo della
polizia in borghese.
La polizia passa alle feste di liberazione/unita' dove la gente non fa
altro che mangiare panini con la salsiccia e non dovrebbe passare ad un
raduno di "hacker terroristi pedofili" ?
Non so chi l'ha notato ma venerdi' 20 attorno alle 11:30 / 12:00 un
elicottero ci ha simpaticamente sorvolato in volo molto basso, quello
era il controllo della polizia, ma non penso si possa impedire una cosa
del genere... fatto sta' che a quelli che prima dell'evento su irc mi
hanno chiesto se ci sarebbe stata la polizia io non ho potuto far altro
che dire "secondo me ci sara' sicuramente" e ad alcuni "ragazzi" che
hanno detto un po' di cose xxx in un seminario (chissa' quale) e' stato
anche fatto notare che in pubblico certe cose non andrebbero proprio
dette.

La questione e' "la polizia e' stata invitata al moca ?" ?
No, nessuno ha invitato nessuno.

La questione e' "la polizia e' una dimostrazione dell'oppressione dello
stato ..... ?" ?
Allora e' molto soggettiva la cosa, per cui non posso parlare per altri
che non siano dentro di me, ergo io non sono granche' amante
dell'autorita' (probabile) ma non vedo perche' portare un discorso
generale su me stesso, percui sono fatti un po' miei.

> Sembra che anche un naturale, sano (e del tutto desiderabile da chiunque,
> IMHO) sentimento di vigilanza (non di odio, che forse e' proprio solo
> di chi ha fatto particolari esperienze, e non di tutti; parliamo solo di
> vigilanza), nei confronti delle forze dell'ordine, quali che esse siano,
> non interessi, o peggio intimidisca oppure infastidisca.

Qui penso che la mia risposta sia la precedente e sono d'accordo con la
mail di pinna, i poliziotti ci sono e bisogna anche un po' comportarsi a
riguardo.
Poi che qualcuno paragoni lo stile del moca a quello di hackit mi sembra
inutile, sono eventi diversi, come erano diversi hackit e webbit e come
sono diversi webbit e moca e poi ancora cosi' all'infinito... dato che
questo lo sappiamo tutti perche' dovremmo ripetercelo di nuovo
all'infinito e farci sempre le stesse domande sulle stesse cose ?
 
> Sui rapporti coi giornalisti invece mi ha intristito il modo in cui le
> persone si sono autogestite singolarmente. Io personalmente mi sono
> molto incazzato con una reporter con megacamera alla mano che mi ha
> ripreso alle spalle e che, come unica risposta alle mie rimostranze ha
> usato un "Ma io sono autorizzata".

Non c'erano giornalisti "autorizzati" a fare alcunche'.
La policy indicata ai giornalisti era semplice: c'e' una conferenza
stampa giovedi' mattina (quindi niente pericolo che ci capiti
qualcun'altro), poi se qualcuno vuole venire anche gli altri giorni lo
dice all'ingresso, tutte le dichiarazioni sono a titolo personale,
nessuno parla a nome collettivo, per foto e riprese si deve chiedere.
Se poi c'e' qualcuno che non le ha rispettate in un ipotetico futuro non
sara' piu' preso in considerazione.

> Detto questo: che polizia e giornalisti (ossia le due peggiori forme di
> controllo che questa societa' esprime) vengano vissute con noncuranza o
> peggio con approvazione mi preoccupa. Sinceramente. Non so se preferire
> che sia rassegnazione al controllo subito oppure fascinazione per chi
> detiene il potere del controllo.

Tx0 non sto' cercando giustificazioni o meno, sto' dicendo un po' come
vedo le cose e come ricordo siano andate da diversi punti di vista che
ho potuto incrociare, ai giornalisti sono state fatte presenti delle
cose, e se fosse arrivata una volante che fosse voluta entrare con tutta
sicurezza avrei usato il megafono per buttare un paio di urli prima
dell'ingresso.
Ma di piu' non posso e non ho potuto fare.

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isazi... come se fosse antani
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