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From
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Fronte Internazionalista per la Liberazione del Tapiro <tapiro@kyuzz.org>
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Date
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Wed, 11 Feb 2004 16:00:24 +0100
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Subject
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Re: [hackmeeting] richiesta
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Vittorio Bertola ha scritto:
>
>[snip]
fino ancora a verso i tre quarti degli
> anni '90 si parlava di freeware o pubblico dominio, più come commodity
> pratica che come fenomeno politico; non è molto che il termine "software
> libero" è entrato nell'uso comune degli informatici.
>
ti rimando alla polemica che ci fu alla fine degli anni '70 sulla
copiabilita' del software.
polemica cui bill gates partecipo' con una ben nota lettera contro gli
"hobbisti".
non esisteva l'open source, non esisteva il freesoftware ma gli
argomenti c'erano gia' tutti.
> Resto convinto del fatto che l'open source non sia il frutto di una
> visione comunista della società, [snip]
il software come lo conosciamo e' nato o in ambiente militare o in
ambiente accademico, tutti e due ambienti in cui il profitto non e'
proprio il primo degli obbiettivi
> [snip] quando chiedi come si sostenterebbero le
> aziende se tutto il software fosse open, nessuno ti dice "non si devono
> sostentare, perchè non dovrebbe più esserci un mercato, ma una
> pianificazione centrale"; se mai ti dicono "continuerebbero a fare soldi
> vendendo servizi". [snip]
qui non capisco come mai ti rifai ad una visione sovietica della
societa' cui nessuno di noi antagonisiti ha mai accennato
vendere servizi va benissimo
> [snip]
Insomma, credo che
> nessuno su questa lista chieda che l'hackmeeting si trasformi in un
> webbittone apolitico; piuttosto, che sia mentalmente aperto alle diverse
> interpretazioni politiche che si possono dare al principio della
> diffusione libera della conoscenza. O, come ha scritto qualcun altro,
> che si possa parlare di hacking senza necessariamente parlare di fasci,
> pur restando il fatto che un fascio, per cultura, difficilmente verrà
> all'hackmeeting in qualsiasi modo tu lo interpreti.
ma questo e' cio' che e' sempre stato
la necessita' dialettica che chiedo di portare avanti e' un argomento
che sicuramente non ti fara' piacere, visto cio' che scrivi:
il freesoftware come contrapposizione ad una sorta di "accumulazione
primigenia del capitale-software" cui abbiamo visto i nefasti effetti
negli ultimi 30 anni.
se il codice fosse libero, la capacita' di accumulare capitale
deriverebbe solo ed esclusivamente dalle capacita' operative, non dai
maneggi, dalle truffe e dallo sfruttamento della forza lavoro.
certo questo non ci libererebbe dal capitalismo, ne' sicuramente dallo
sfruttamento dell'uomo sull'uomo, pero' sarebbe gia' un buon inizio, una
sorta di "anno sabbatico" del capitale-conoscenza.
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