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From
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Vittorio Bertola <vb@bertola.eu.org>
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Date
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Thu, 12 Feb 2004 12:13:33 +0100
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Subject
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Re: [hackmeeting] information age? (was Re: richiesta)
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P@sKy ha scritto:
>> materiale open come prodotto collaterale. oppure, è possibile in una
>> società organizzata secondo logiche radicalmente diverse (comuniste,
>> direi).
>
> in una sola parola "reddito di cittadinanza" e ti rimando
> ai motori di ricerca per capire cosa sia e quanto sia
> facilmente attuabile...
cosa spingerebbe la gente a lavorare, a sbattersi, a inventare, a
innovare, se non rischiasse di morire di fame in quanto disoccupata?
(non è una domanda retorica, anzi è il centro di tutta una serie di
teorie, persino certi neocon americani sostengono che lo stato di guerra
permanente sia necessario non solo per tenere la gente sotto controllo e
farsi i fatti propri, ma perchè l'americano medio opulento altrimenti si
farebbe seghe tutto il giorno davanti a una piscina e il mondo andrebbe a
puttane - teoria che non sottoscrivo, ma che qualche base può averla)
poi mi dirai: chi ci ordina di avere una società che cresce continuamente?
anche questo è un bel tema, solo che, ancora una volta, senza crescita il
capitalismo non funziona, per cui è un dato di fatto se non postuli una
rivoluzione.
>> beh, il vero problema è se siamo proprio sicuri che "nuova libertà" e
>> "esigenze di flessibilità" siano due fattori disgiunti e contrastanti.
>
> personalmente sono proprio sicuro e lo sto vivendo sulla mia pelle
> che "nuova liberta" (neliberismo) e "esigenze di flessibilita'" sono
> nuove forme di sfruttamento e l'ennesima inculata per il lavoratore
> che ora gli tocca stare a disposizione 24 ore su 24 (standby festivi,
> reperibilita' settimanale 24h/24, il tempo libero non esiste piu')
> per prendere "due dita negli occhi" e molti miei colleghi tifano
> rivolta ed io saro' in prima fila....
sì, ma lì è perchè sei dal lato sbagliato della catena alimentare... il
lavoro dipendente è schiavitù e lo sarà sempre di più. comunque, se hai un
potere contrattuale, puoi provare un sano sciopero; se non ce l'hai,
comincia a chiederti come puoi procurartelo. oppure puoi provare a
metterti in proprio, a quel punto ti fai il culo uguale, rischi di più, ma
almeno ci guadagni tu e non un altro.
>> secondo me sono in realtà due facce inscindibili dello stesso
>> fenomeno; il nuovo ordinamento sociale ci garantisce più libertà in
>> cambio di minore protezione.
>
> piu' liberta' in cambio di minore protezione cioe' vorresti dire
> che hai meno liberta' con piu' protezione, ma in questo modo
> stai giustificando i giri di vite che stanno facendo....
voglio dire che l'organizzazione tradizionale del lavoro, in cui il 99%
delle persone sono dipendenti a posto fisso, orario fisso, qualifica fissa
e mestiere che inizi a 20 anni e abbandoni a 65, ti offre molta protezione
ma meno libertà. una volta molti il mestiere non se lo sceglievano
proprio, ereditavano quello del padre...
(altra cosa interessante: "stanno facendo", chi e perchè? perchè imho il
vero dramma è che questo è un processo fuori controllo, non c'è una
persona fisica che decide "mo' inculiamoli tutti", al che tu l'ammazzi (in
senso figurato, eh) e risolvi il problema; è un processo integrato a
livello mondiale che nessuno apparentemente può fermare)
>> il problema diventa anche distinguere tra quel tipo di flessibilità
>> che è positiva (ossia che migliora la qualità della vita del
>> lavoratore(*))
>
> argh... il tuo esempio e' sensato ma pericoloso, cioe' se te lo
> scegli "liberamente" di essere flessibile e' un conto, ma quello
> che tu hai e' l'orario flessibile e quindi puoi sceglierti di
> andare a lavorare alle 12.30 ed uscire alle 20.30, ritieniti
> fortunato, in catena di montaggio, sai che esistono ancora?
non per molto.
> E non solo quelle reali, ma nelle aziende di servizi che devono
> garantire un servizio 24/24 personalmente le chiamo "catene di
> montaggio" a ciclo continuo e gli "operai", aggettivo che
> vuoi modificare o dimenticare, siamo noi sistemisti,
> noi makkinisti di server, networking manager, etc,etc,etc...
> e questo dovrebbe farti capire anche la mia firma...
guarda che fino a tre mesi fa ero l'unico tecnico dell'azienda, se si
piantava il server alle tre di notte gli sms automatici arrivavano a me :)
però... beh, intanto io sono in una condizione in cui se il server si
pianta è colpa mia e non degli altri, cioè non vado alle 3 di notte a
risolvere i casini degli altri; e poi so che su quel che faccio ci
guadagnerò io.
insomma, io sono abbastanza convinto che in questa fase storica , però
c'ha anche ragione caparezza (mon maitre a penser) che dice più o meno
"poveretti vi hanno convinti che sarete tutti imprenditori", ed è vero:
cioè una società in cui tutti sono imprenditori almeno di se stessi (che
temo sia l'unica evoluzione possibile dell'attuale sistema capitalista)
richiede cambiamenti di mentalità epocali, e non è detto che sia possibile.
> ma la chiami liberta' quella di stare praticamente 24/24 al
> lavoro con l'ansia e l'angoscia che da un momento all'altro
> di possono chiamare ed hai 4 (SLA) ore per risolvere il
> problema?
> Bah personalmente non riesco neanche a farmi una trombata,
> o una cagata in santa pace, le cose piu' naturali di questo
> mondo, per non parlare della vita sociale che viene
> praticamente annullata, sei nato solo per lavorare ed
> allora lavora...
a me risulta che in italia esistano ancora delle disposizioni secondo cui
la reperibilità si può fare max 1 settimana al mese.
poi ripeto, temo che la reperibilità stia nel mestiere che hai scelto,
stante che non si deve esagerare (cioè se è giù un sitarello del cazzo può
stare giù fino alle 9 del giorno dopo), puoi mica dire "c'è virgilio giù
alle 2 di notte? beh aspettiamo perchè non è orario lavorativo"(*). il
trucco è come fare in modo che sia a vantaggio tuo e non di un altro.
(*) in realtà noi in vitaminic l'abbiamo fatto, una volta che il sito si
piantò per l'ennesima volta un sabato mattina alle 9, visto che dopo oltre
due anni l'azienda non aveva ancora fatto un accordo per la reperibilità:
il sito se ne è stato giù bello bello fino a lunedì mattina, io spensi il
cellulare per tutto il weekend, al lunedì mi chiamò l'amministratore
delegato imbufalito, io gli risposi "scusa eh, è due anni che non volete
cagare poche centinaia di mila al mese e noi tiriamo su il sito anche alle
tre di notte, francamente ora ci siamo rotti le palle". dopo poco
l'azienda cominciò ad avvitarsi per altri motivi, per cui decisero che
preferivano lasciare giù il sito di notte che pagare l'integrazione...
comunque nessuno più lavorò fuori orario.
> Direi che e' proprio in tema se viviamo su questo pianeta ed
> in questa societa', spippolare in autismo non ci basta, siamo
> precari e flessibili dopo di questo come dire la rivolta, e
> lo spero presto, e' dietro la porta, la legge 30 e' una vera
> merda....
anch'io penso che una rivolta sociale possa essere dietro la porta -
magari non a brevissimo, ma nel giro di qualche anno.
il problema è che non ho idea di come evitarla. cioè, ho la sensazione che
dipenda appunto da meccanismi che sono fuori controllo: se domani
facessero una legge per cui tutti devono essere assunti da dipendenti e
gli straordinari sono vietati, l'Italia andrebbe a puttane ancora più
rapidamente.
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.oOo.oOo.oOo.oOo vb.
Vittorio Bertola - vb [a] bertola.eu.org
http://bertola.eu.org/ <-- Vecchio sito, nuovo toblog!
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