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Fonte Il Corriere delle Alpi da gaynews
SEDICENNE SEQUESTRATO E RAPATO A ZERO
La vittima finì nel mirino di un gruppo neonazista durante un festino perchè considerato omosessuale
giovedì 31 maggio 2007 , di Il Corriere delle Alpi
BOLZANO. Prevaricazione, violenza fisica e psicologica. E’ una brutta storia quella cha ha portato davanti al giudice un giovane sudtirolese, Michael Pichler, 19 anni di Chienes. Da qualche tempo il ragazzo ha abbracciato posizioni estremiste. E’ una cosiddetta «testa rasata» di ispirazione neonazista. Ieri ha patteggiato in sede preliminare una condanna a due anni e mezzo di reclusione per sequestro di persona, violenza privata e lesioni. Il giovane non è nuovo a guai con la giustizia dopo essere finito sotto inchiesta anche in Austria per un episodio di stampo razzista.
In effetti dalle autorità austriache Michael Pichler è accusato per un episodio di intolleranza avvenuto lo scorso marzo a Sillian, piccolo centro tirolese a pochi chilometri dal confine di Prato alla Drava. In quella occasione l’imputato, in compagnia di alcuni pusteresi, avrebbe insultato e minacciato quattro studenti di colore di una scuola tedesca. Il fatto avvenne in un locale da ballo.
Nei confronti di alcuni studenti di colore (che si trovavano in gita scolastica in Austria) partirono una serie di pesantissimi insulti di tipo razzista. I giovani di colore furono anche minacciati con coltelli. Ora Michael Pichler è finito nei guai anche in Italia. Come detto ieri ha patteggiato una condanna a due anni e mezzo (ovviamente senza condizionale vista l’entità della pena) per quanto avvenne il 7 gennaio scorso in occasione di un festino organizzato a Brunico. Oltre a Michael Pichler sono sotto procedimento penale anche tre minorenni sudtirolesi. Secondo l’accusa quella sera il gruppetto prese di mira un ragazzino sedicenne che stava abbandonando la festa. Il giovane fu accusato di essere omosessuale. Fu definito «Schwuchtel» (finocchio) perchè considerato deboluccio, timido e con i capelli troppo lunghi.
I quattro «bulli» neonazi lo bloccarono mentre si alloantanava dalla festa privata, lo riportarono all’interno dell’appartamento obbligandolo a subire il taglio a zero dei capelli e poi una serie di microlesioni alle gambe provocate con un coltello. Il ragazzino venne ammanettato ad un sostegno delle tende, poi semidenudato e tagliuzzato. Gli avrebbero poi gettato in faccia dell’acetone dopo aver più volte minacciato di spegnergli sul viso cia dei mozziconi di sigaretta. (ma.be.)
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