pubblicato il 31.07.24
Torino, CasaPound colpisce ancora: militante sfregia un ventenne tedesco ·
“L’aggressore di Casapound ha un’indole violenta ed è senza freni inibitori, il pericolo è che lo rifaccia”
La decisione del giudice su Davide di Paolantonio, il giovane di estrema destra che venerdì notte ha sfregiato uno studente tedesco dopo averci litigato per motivi politici
30 Luglio 2024
«Un’indole totalmente priva di quelli che dovrebbero essere i normali freni inibitori rispetto a comportamenti violenti». Sono le parole con cui la giudice per le indagini preliminari Eleonora Saccone definisce Davide Di Paolantonio, il militante di CasaPound che venerdì scorso ha sfregiato in pieno volto uno studente a Torino. Originario di Roma, 23 anni, l’estremista di destra è stato scarcerato lunedì notte. Era stato arrestato dalla volanti della polizia subito dopo l’aggressione, avvenuta nel cuore della movida di San Salvario, in via Belfiore. Erano le tre della notte.
La giudice ha ordinato la misura dei domiciliari per il giovane, difeso dall’avvocato Roberto De Sensi, perché «le modalità del fatto e le circostanze complessive dell’azione» rivelerebbero, oltre che un’indole «violenta», anche «un serio rischio di recidivanza specifica, considerata l’assoluta imprevedibilità delle reazioni dell’indagato anche in assenza di alcuna provocazione». Esisterebbe quindi il rischio che il militante, se rimesso in libertà, commetta altri reati dello stesso tipo, visto che ha agito a freddo. «Senza essere stato provocato», rimarca la giudice, alla quale lo stesso Di Paolantonio, durante l’udienza di convalida, aveva detto: «Ci avevo un po’ litigato per questioni di politica». «Ero molto ubriaco, non so se ho aggredito davvero lui, quella sera aveva bevuto sei cocktail e due shottini» aveva aggiunto l’indagato, che è accusato dalla pm Chiara Molinari di lesioni aggravate dall’uso di un’arma – il bicchiere – e dall’avere agito «per futili motivi» con il rischio che vi sia «uno sfregio permanente del volto».
Torino, l'aggressione choc di un militante di CasaPound: sfregia uno studente con un bicchiere
Nel video acquisito dalla polizia e agli atti della procura, si vedono chiaramente le sequenze dell’azione. L’aggressore scatta all’improvviso. Alza il braccio e frantuma contro la faccia dello studente, che ha conosciuto da pochi minuti per caso davanti al locale, il bicchiere che tiene in mano. Punta direttamente alla faccia. Lo fissa e centra il viso, volendo centrarlo. Ecco perché, secondo gli inquirenti, l’azione commessa sarebbe particolarmente grave: l’aggressore puntava, secondo l’accusa, a sfregiare il volto della vittima. Con una freddezza e una determinazione che secondo gli inquirenti meritavano il carcere. Lo studente, che ha 20 anni, è tedesco e ha scelto da qualche mese Torino per studiare, è ancora sotto choc.
https://www.lastampa.it/torino/2024/07/30/news/casapound_di_paolantonio_sfregio_bicchiere_decisione_giudice-14518331/
Torino, CasaPound colpisce ancora: militante sfregia un ventenne tedesco
Davide Di Paolantonio, 23 anni, è stato arrestato poco dopo l’aggressione: “Ho bevuto troppo, non ricordo bene perché l’ho fatto”.
Torino – Dopo l’aggressione al giornalista de La Stampa Andrea Joly, un altro grave episodio di cronaca chiama in causa direttamente CasaPound, l’organizzazione di estrema in cui milita Davide Di Paolantonio, romano di 23 anni, incensurato, che venerdì sera a Torino ha sfregiato un studente tedesco di vent’anni
La polizia ha fermato l’aggressore vicino al locale Alibi di via Belfiore. “Ero ubriaco, abbiamo discusso di politica”, ha detto alla giudice delle indagini preliminari Eleonora Sacconi. Difeso dall’avvocato Roberto De Sensi, Di Paolantonio ha passato due giorni in carcere a Le Vallette e poi è finito ai domiciliari. La pm Chiara Molinari gli contesta le lesioni aggravate dai futili motivi e dall’aver usato un bicchiere. Le lesioni porteranno a un possibile sfregio permanente del volto.
Secondo la ricostruzione de La Stampa il ragazzo ha discusso per questioni politiche. Il tedesco era con la ragazza per bere qualcosa. “Si sono parlati per caso, poi quel ragazzo con la testa rasata lo ha colpito all’improvviso“, hanno riferito i testimoni. Tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere. Quando è stato arrestato Di Paolantonio era “in stato di particolare agitazione, con la mano sinistra completamente sporca di sangue e dei tagli del tutto compatibili con la dinamica dei fatti”.
“Ho fatto una cavolata, l’avevo appena conosciuto», avrebbe detto il militante di CasaPound ai poliziotti che lo ammanettano. E all’udienza di convalida: “Ho bevuto troppo e ho spaccato un bicchiere in faccia a una persona. Non ricordo bene perché l’ho fatto. Non so neanche chi sia la vittima. Durante la serata ci avevo un po’ litigato per questioni di politica”.
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