pubblicato il 15.10.25
Ambasciatori, militari, medici: ecco chi finanzia CasaPound ·
Ambasciatori, militari, medici: ecco chi finanzia CasaPound
Da Mario Vattani al generale Pappalepore, il libro di Berizzi racconta degli sponsor “Unici” che aiutano mensilmente il movimento
Pubblichiamo un estratto da “Il libro segreto di CasaPound” di Paolo Berizzi edito da Fuoriscena.
Si chiamano “Unici”. Sono una settantina di persone. Uomini e donne. Imprenditori, professionisti, politici, avvocati, giornalisti, docenti universitari, militari. Un ambasciatore famoso. Generali, tassisti, gente insospettabile. Nascono nel 2017, un anno prima delle elezioni politiche – prenderemo l’1 % - , da un’idea di Gianluca Iannone e Marco Clemente. CasaPound aveva bisogno di finanziatori. (…) Per la posizione che avevano, per via delle loro professioni, gli “Unici” – militanti-finanziatori - dovevano rimanere segreti. Nemmeno i militanti «semplici» potevano sapere (…). Bisognava alzare il livello, trovare risorse. Le città degli “Unici” sono: Roma, Milano, Firenze, Verona, Torino. Lì, una volta al mese, avvengono cene e riunioni. A coordinare gli “Unici” è una donna, una dottoressa di Verona, Anna detta “Sugar”, poi uscita da Cpi. Ogni “unico” dà 100 euro al mese. Moltiplicati per settanta, fanno 7mila euro al mese, 84mila euro all’anno. Soldi che vanno alle sezioni. Ecco i nomi degli “Unici”.
Iniziamo da Roma. Nell’elenco – come dimostrano diversi documenti interni a Cpi – ci sono: l’ambasciatore Mario Vattani; l’avvocato Domenico Di Tullio (legale di Cpi); Gian Piero Joime (docente universitario, allora alla Sapienza, adesso all’Università telematica Guglielmo Marconi); Flavio Nardi, detto «Torrone» (architetto e etichetta discografica Rupe Tarpea); Mauro Antonini (imprenditore); Fabio Massimo Frattale Mascioli (ordinario di Ingegneria all’Università La Sapienza di Roma, già responsabile scientifico del Polo per la mobilità sostenibile della Regione Lazio e già presidente del cda di Ecoambiente Latina); Arianna Grandinetti (medico); i manager Manfredi Della Rocca (Humanativa Group) e Roberto Lo Dico (immobiliare e alberghiero); il generale dell’Aeronautica Paolo Pappalepore; i medici Andrea Bernardini e Claudio Taglia, oggi in FdI.
A Torino ci sono: Carlo Alberto Biggini - nipote del ministro dell’Educazione nazionale fascista - ; gli avvocati Davide Vaulato, Francesco Dall’Orto e Claudio Berrino; l’architetto Ivano Verra; Diego Tavella e Marco Racca, capo della nostra sezione torinese. A Verona gli “Unici” sono gli avvocati Roberto Bussinello, Arnaldo Sciarretta e Giampaolo Albertini; gli imprenditori Pietro Bendazzoli, Franco Nerozzi (tentato golpe alle isole Comore, ha patteggiato una condanna a 22 mesi), Bruno Giacometti, Diego Dal Cin e Marco Della Bernardina (presidente Giovani Confindustria Verona); l’ingegnere Francesco Pansera; Barbara Lampariello, bancaria; Matteo Destri, assessore di FI all’ urbanistica a Sant’Ambrogio di Valpolicella. Passiamo agli “Unici” di Milano (…). Maurizio Magri, broker nautico; Mauro Melchionda; Giovanni Grieco, medico; gli avvocati Claudio Freschi, Lorenzo Mulazzi, Fabio Moretti e Angelo Cassanelli; il commercialista Andrea Gorgoglione; Francesco Polacchi (marchio Pivert e Altaforte Edizioni); editore come lui è il piacentino Giacomo Zazzali, che ha una rivista di orologi; poi ci sono Angela De Rosa, già candidata per Cpi alla Regione Lombardia, e dei giornalisti: Ilaria Pedrali, Paolo Bargiggia e Gianluca Mazzini (Mediaset), e Davide Burchiellaro (già vicedirettore di Marie Claire Italia e per quattordici anni a Panorama).
Infine i manager e gli imprenditori: Manfredi Minutelli (responsabile relazioni governative e grandi clienti per il Sud Europa del colosso Alibaba); Luigi De Vita (direttore centro Porsche), Luigi Piscitelli, Andrea Host e Luigi Favoloso, ex fidanzato di Nina Moric (...) Chiude il cerchio Firenze. I finanziatori sono: la guida turistica Saverio Di Giulio; il tassista Cristian Caglieri; il camerata pistoiese Lorenzo Berti, presidente dell’associazione Vento dell’Est che organizzò un convegno con Aleksandr Dugin (…) Tra gli “Unici” ci sono vecchi tromboni nostalgici. Gente da Predappio, da fez. I dirigenti di Cpi li soprannominavano “Ferlandia” – dal nome del noto negozio di cimeli fascisti a Predappio. Iannone non gradiva queste pacchianate. Ma tollerava, perché gli “Unici” portavano soldi.
https://www.repubblica.it/politica/2025/10/14/news/finanziatori_casapound_libro_berizzi-424910972/
Chi finanzia Casapound? Avvocati, imprenditori, giornalisti: in un libro di Berizzi l’elenco segreto
Danno 100 euro al mese. Ovvero 7 mila in tutto, 84 mila l'anno. Ne parla la firma di Repubblica Paolo Berizzi nel Libro segreto di Casapound
Sono in totale una settantina. Tra loro giornalisti, imprenditori, professionisti e ambasciatori. E poi docenti universitari e militari. Si chiamano “Unici” e sono i finanziatori primari di Casapound. Nascono nel 2017 da un’idea di Gianluca Iannone e Marco Cleemente. Danno 100 euro al mese. Ovvero 7 mila in tutto, 84 mila l’anno. E ne parla Paolo Berizzi nel Libro segreto di Casapound (Edizioni Fuoriscena). Li coordinava in origine Anna detta Sugar, dottoressa di Verona, che ha lasciato Cpi.
L’elenco contenuto nel libro di Berizzi
L’elenco parte da Roma. Ci sono: ambasciatori, avvocati, docenti di università statali e di università telematiche private, architetti e discografici, imprenditori anche se non di primissimo piano, manager del settore pubblico e di quello privato, albergatori, militari di alto grado e professionisti nel settore commerciale e della medicina. A Torino c’erano avvocati di di grido e architetti oltre che dirigenti politici locali del movimento di destra. A Verona imprenditori che hanno raggiunto anche cariche di vertice nella Confindustria locale, oltre ad ingegneri, bancari e dirigenti politici che negli anni successivi sono transitati in altri partiti, da Fratelli di Italia a Forza Italia. A MIlano numerosi professionisti, come alcuni medici, commercialisti, avvocati, broker finanziari e nautici e un gruppetto di giornalisti e manager di cui uno di un colosso internazionale del commercio. A Piacenza un piccolo editore, a Firenze qualche dirigente politico di destra, operatori turistici e perfino un tassista. Il gruppo (il cui elenco nominativo è rintracciabile nel libro di Berizzi) era stato immaginato nel 2018 per raccogliere un sostegno fisso e certo a Casapound per le sue campagne elettorali, e non è chiaro se e in quale numero abbia continuato ad offrire il suo sostegno finanziario anche negli anni successivi. Tutto è svelato a Berizzi da una importante fonte interna al movimento, che scrive poi in prima persona il suo memoriale. Di quei finanziamenti però non c’è alcuna traccia nelle dichiarazioni congiunte che il tesoriere insieme al benefattore avrebbe dovuto trasmettere alla tesoreria del Parlamento ai fini della divulgazione.
https://www.open.online/2025/10/14/casapound-finanziatori-elenco/
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