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Un’aggressione per sguardi non graditi, accompagnata da frasi a sfondo razziale. È accaduto ieri sera (06/05/2008 n.d.r.) a Figline Valdarno (Firenze) secondo quanto ricostruito dai carabinieri che hanno arrestato due giovani italiani, già conosciuti dalle forze dell’ordine. I due sono accusati di aver fatto parte di un gruppo di cinque persone che avrebbe colpito con calci e pugni, e anche tirato un colpo con una mazza da baseball, due operai kosovari di 28 e 26 anni. «Voi stranieri di m… non ci dovete guardare, non potete stare in Italia», queste le parole che sarebbero state rivolte alle vittime, rimaste ferite leggermente: 8 e 5 giorni le prognosi.
IN MANETTE. Le accuse ai due italiani – 23 e 18 anni, uno già segnalato per droga e sottoposto a sorveglianza speciale, l’altro per reati contro il patrimonio e resistenza – sono, oltre a lesioni aggravate, violazione della legge 654/1975 che punisce chi diffonde, incita o commette atti di discriminazione razziale, e porto di due mazze da baseball, su una delle quali c’era la scritta: «Dux Mussolini, molti nemici, molto onore». Ai due, i militari sono arrivati dopo la segnalazione di un pestaggio, intorno alle 22.30 in piazza Serristori. Al loro arrivo non c’era nessuno ma un collega, in borghese, lì vicino aveva notato prima un’auto con a bordo anche i due fermati. Sono così scattati i controlli e sotto casa di uno degli arrestati sono stati trovati i due giovani italiani, uno sporco di sangue a una mano, che poi hanno consegnato le mazze ai carabinieri. Sono stati portati in caserma dove poco dopo sono arrivati anche i due kosovari per denunciare l’aggressione. Per i militari tutto sarebbe nato davanti a un bar: il gruppo dei due italiani non avrebbe gradito gli sguardi dei kosovari. Oggi, all’udienza di convalida, i fermati avrebbero spiegato di essere intervenuti per separare alcune persone che litigavano. Entrambi ora sono agli arresti a casa, il 12 giugno il processo. Le indagini proseguono per identificare gli altri tre del gruppo.
da LaNazione
Da Repubblica
segnalato dalla Rete Colletivi Studenteschi Fiorentini
*“Stranieri, fuori” botte razziste a Figline*
Mendicanti ma solo in piedi
In 5 contro 2 kossovari. Due presi. Sulla mazza la scritta “Dux”
di Michele Bocci
«Stranieri di m… non ci dovete guardare. Voi non potete stare in Italia». L´unica colpa di due kossovari che martedì sera si stavano bevendo una birra in un locale di piazza Serristori a Figline Valdarno è stata quella di essere immigrati. E´ bastato incrociare gli sguardi con alcuni componenti di un gruppetto di giovani abitanti del paese, tra cui un minorenne, per far partire l´aggressione: in cinque si sono lanciati contro i due immigrati.
Li hanno colpiti con una mazza da baseball e con pugni e calci. Quelle parole, pronunciate al momento di attaccar briga, rivelano lo stampo razzista dell´aggressione, ma i carabinieri fanno notare che quei giovani italiani li conoscono bene, si tratta di balordi con diversi precedenti di polizia alle spalle malgrado l´età. E mai si è trattato di reati di matrice politica o razziale. Gli uomini dell´arma ne hanno già arrestati due (mentre il minorenne è stato deferito alla procura minorile), che avevano con sé una mazza con scritto “Molti nemici molto onore” e “Dux” accanto a una immagine di Mussolini.
Alle 22.15 qualcuno, un anonimo, ha telefonato alla centrale dei carabinieri da quel locale in piazza dicendo che c´era una rissa in corso. E´ arrivata una pattuglia del radiomobile che ha trovato i due kossovari feriti. Si tratta di operai in regola e senza precedenti di 26 e 28 anni, descritti come ragazzi tranquilli.
Contemporaneamente una macchina di carabinieri in borghese della stazione di Figline notava una Scenic con a bordo due giovani conosciuti per i loro precedenti. Visto che andava di fretta i militari, insospettiti, si sono messi ad inseguirla. Sono arrivati sotto casa di un diciannovenne, Francesco D´Alterio, che è sceso dall´auto con Salvatore Massone, di 23 anni. Mentre arrivava anche la macchina del radiomobile i due sono stati perquisiti. Hanno raccontato di essere intervenuti in aiuto di alcuni amici finiti in una rissa. Con loro avevano una mazza da baseball rotta, presumibilmente quella usata per picchiare i due kosovari, che hanno avuto prognosi non gravi, di 5 e 8 giorni, e quella con l´immagine di Mussolini.
Massone, segnalato per droga e sottoposto alla misura cautelare della sorveglianza speciale, aveva anche la mano destra sporca di sangue. Sono stati portati in caserma e arrestati con le accuse di violenza per motivi razziali, lesioni e porto illegale di oggetti atti ad offendere. Ieri mattina il giudice Paola Masi ha convalidato l´arresto mandando Massone, difeso dall´avvocato Letizia Santini, e D´Alterio, difeso da Matilde Gabrielli, ai domiciliari. Quest´ultimo ha un trauma cranico e una ferita intorno a un occhio. Il processo si svolgerà il 12 giugno. I carabinieri cercano gli altri due coinvolti nel pestaggio.
(08 maggio 2008)