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9 maggio 2005
“Il Messaggero di Pordenone”
E’ stata fatta a pezzi e sparpagliata la corona d’alloro deposta in occasione della festa di Liberazione
Vandalismo notturni a Maniago: nel mirino la loggia Municipale
MANIAGO. Episodio di vandalismo a Maniago. A essere stato preso di mira stavolta un simbolo della nazione italiana: l’alloro deposto in occasione del 25 aprile. Il Primo ad accorgersi di quanto accaduto è stato l’assessore alla sicurezza, Enio Borgatti, il quale, passeggiando ieri mattina in centro, si è subito resto conto dello scempio compiuto all’interno della loggia. Probabilmente nottetempo, qualcuno si è introdotto nella loggia municipale e ha fatto a pezzi la corona d’alloro deposta il 25 aprile, per il 63°anniversario della liberazione, e poi sparsi in giro per tutta la loggia.
L’obiettivo dell’atto vandalico sembra essere stato proprio la corona d’alloro in quanto tutti intorno non si sono riscontrate altre conseguenze derivanti da azioni volontarie. Appena appreso dell’accaduto, il sindaco ha stigmatizzato il gesto dispregiativo nei confronti di un simbolo della nazione. <
L’aspetto positivo è che tutta la zona è videorsorvegliata e le registrazioni saranno presto sottoposte alla visione della polizia municipale. Serpeggia quindi un cauto ottimismo per l’individuazione dell’artefice del vandalismo.
Quest’anno, il Comune di Maniago aveva organizzato una cerimonia importante per la celebrazione del 25 Aprile invitando anche il sindaco di Grizzana Morandi (in provincia di Bologna), Comune martire della strage di Marzabotto, considerata uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze armate tedesche. Il fatto accaduto ieri fa tornare alla mente il gesto vandalico ai danni della sede dei Democratici di Sinistra a gennaio, non sono state ritrovate scritte sui muri che riconducessero ad aderenti a frange di estrema destra.
Laura Venerus
“Il Gazzettino di Pordenone”
Ma l’intera area è videosorvegliata 24 ore su 24 e dunque la Polizia muncipale potrebbe presto identificare i responsabili del gesto oltraggioso
Vandali fanno a pezzi la corona della Resistenza
Lo scorso 25 aprile era stata deposta all’interno della loggia che custodisce il monumento ai caduti in piazza Italia
Maniago La speranza è che si tratti del solito imbecille che non sa come trascorrere la nottata e si accanisce contro le cose di tutti, perché sarebbe davvero preoccupante pensare che, nel 2008, c’è ancora qualcuno che pensa di negare i simboli della Resistenza e dell’Unità d’Italia. L’atto incivile è stato scoperto ieri mattina dall’assessore alla sicurezza del Comune di Maniago, Enio Borgatti, che, passeggiando per la centrale piazza Italia, ha notato da lontano, con occhio esperto (è stato per decenni il comandante dei vigili urbani), che c’era qualcosa di strano nell’elegante loggia che custodisce il monumento ai Caduti. Avvicinatosi, all’interno ha scorto la corona d’alloro deposta lo scorso 25 aprile in occasione della festa della Liberazione, fatta in mille pezzi e gettata a terra. Immediatamente, l’assessore ha avvisato la polizia municipale, che a sua volta ha segnalato il vandalismo ai carabinieri della locale stazione. C’è comunque ottimismo sulla possibilità di dare un nome e un volto alla mano, per ora ignota, che ha compiuto lo stupido gesto, visto che tutta piazza Italia è video sorvegliata 24 ore su 24, e quindi attraverso i filmati gli agenti della polizia della città dei coltelli potrebbero risolvere celermente il caso.
Il raid notturno è stato duramente stigmatizzato dal sindaco, Alessio Belgrado, che ha parlato apertamente di «stupidità da parte degli autori di questo gesto: sebbene il risultato sia il medesimo qualunque risulterà essere la matrice, e cioè un affronto a tutta la comunità, mi auguro almeno che chi ha agito fosse in preda ai fumi dell’alcol, non rendendosi conto del simbolo che stava deturpando. Non si tratta del danno economico, ma del brutto segnale che condanniamo senza se e senza ma. Non voglio nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi che si tratti di un atto deliberato e fatto con lucidità: certe date e certi simboli sono patrimonio di tutti e vanno tutelati».
Proprio per sottolineare la valenza del 25 aprile, l’amministrazione comunale aveva organizzato una cerimonia del tutto singolare: era infatti stato invitato il primo cittadino di Grissana Morandi (Bologna), uno dei comuni martiri dell’eccidio di stampo nazista di Marzabotto, che aveva portato la testimonianza e il ricordo della sua comunità.
In quell’occasione, era stata fatta la deposizione della corona d’allora al cippo dei caduti, onorando i protagonisti di quel travagliato periodo storico e dando vita ad una bella giornata di condivisione. Ieri mattina, invece, l’amara sorpresa.
Fonte: http://www.gazzettino.it
vandalismi_minacce