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26 Settembre 2005
da indy
processo agli antifascisti: mobilitazione al tribunale di Benevento domani 26 settembre
by centro sociale Depistaggio
L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA
Riprende il 26 settembre il processo contro le/gli attivist@ del centro sociale Depistaggio, per la manifestazione contro il movimento neofascista di Forza Nuova e la presenza del neofascista e accusato di strage Roberto Fiore a Benevento
Nel Gennaio del 2004, decine di attivisti dei centri sociali della Campania cercavano di interrompere un’iniziativa dell’organizzazione neofascista Forza Nuova presso l’Hotel Italiano di Benevento.
All’iniziativa, a cui assisteva uno sparuto gruppo di neo fascisti, prendeva parte Roberto Fiore, noto stragista degli anni ’70 ed ’80, inquisito nelle inchieste sulle stragi nere tra cui quella alla stazione di Bologna del 1980, e che oggi appare sulle televisioni nazionali con la faccia pulita di alto dirigente di Alternativa Sociale.
Mentre la Questura di Benevento consentiva ai noti stragisti di riunirsi liberamente, impediva agli antifascisti di poter manifestare. Le risposte a chi voleva chiudere la bocca a Fiore ed ai suoi scagnozzi sono state diverse cariche operate da polizia e carabinieri contro gli attivisti , cariche violente con il solo scopo di difendere i fascisti.
A distanza di alcuni mesi diversi attivisti del Centro Sociale Depistaggio venivano accusati per i reati ‘manifestazione non autorizzata, “resistenza e lesioni a pubblico ufficiale”.
Lunedì 26 settembre presso il tribunale di Benevento, riprenderà il processo a carico delle compagne e dei compagni antifascisti.
Ancora una volta lo squallore del revisionismo storico e lo spettro dei fascisti in doppiopetto vuole mettere sotto attacco gli antifascisti, ancora una volta la repressione sembra non curarsi di Forza Nuova per colpire i movimenti sociali.
Per queste ragioni, lunedì 26 settembre ore 09:30, faremo sentire la nostra voce di protesta presso il tribunale di Benevento, tentando di impedire che passi sotto silenzio un processo assurdo: dove uno stato democratico, costruito dagli antifascisti, mette sotto accusa chi difende oggi gli stessi valori che furono alla base della sua Costituzione.
Mai tolleranza con gli intolleranti. Oggi tocca ai nostri compagni, essere processati per aver materialmente difeso le idee e i principi alle fondamenta della nostra libertà… Con l’affievolirsi costante e scientifico di questi sentimenti, domani ad essere processato potrebbe essere chiunque.
le compagne e i compagni del csa depistaggio e del collettivo studentesco
repressione