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Da www.gay.it
Bari: aggressioni e minacce a giovani gay
Lunedì 27 Novembre 2006
La scorsa settimana un 27enne era stato aggredito. Questo week end è scattata la denuncia contro due trentenni che sono entrati in un locale gay e hanno cominciato a minacciare i presenti.
BARI – Dagli eventi della cronaca registrati negli ultimi tempi sembra che ci sia una recrudescenza di attacchi contro persone gay e lesbiche, un fenomeno che pare interessare sia il nord (con le aggressioni alla coppia di lesbiche nel bresciano), sia il centro (gay pestati a Bologna, lesbica violentata a Viareggio) e anche al sud. A Bari due trentenni sono stati denunciati dalla squadra mobile della Questura perché nella notte tra sabato e domenica si sono recati in un noto locale dove era in corso una serata a tematica gay, cominciando a minacciare i presenti. Alcuni partecipanti hanno prontamente chiamato le forze dell’ordine che, dopo una serie di indagini, hanno identificato i responsabili, che nel frattempo si erano dileguati.
La scorsa settimana un ragazzo gay di 27 anni è stato pestato davanti a un locale di fronte al quale si era dato appuntamento con alcuni amici. Tra questi due si stavano tenendo per mano ed erano stati prima insultati e poi aggrediti da un gruppo di provocatori. Il 27enne è intervenuto cercando di difenderli e ha poi dovuto andare a farsi medicare al pronto soccorso, dove gli sono stati applicati 18 punti. A dare il proprio sostegno al ragazzo è stato il sindaco di Bari Michele Emiliano, che lo ha voluto incontrare: « È un gesto grave e ingiustificabile ed è tempo che tutta la comunità barese reagisca alle intimidazioni e alla violenza in nome della convivenza pacifica e del rispetto di tutte le differenze» ha detto il sindaco.
Politiche di integrazione e lotta alle discriminazioni sono ovviamente necessarie per aggredire quelle sacche di pregiudizio che ancora ristagnano nella nostra società. All’interno del Consiglio Comunale di Bari c’è chi propone di dare un chiaro segnale in questo senso con l’istituzione di un registro comunale sulle unioni civili, proposta tuttavia che non riesce a fare passi avanti. Un modo, purtroppo, anche questo per sottolineare che i gay rimangono ancora cittadini “diversi”.
(Roberto Taddeucci)