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Da SocialPress
Stupidi fascisti – campagna diffamatoria contro Gennaro Carotenuto
Comunicato Stampa
Ritorna d’attualità il caso di Alejandro Peña Esclusa , il neofascista e antisemita venezuelano, che propugna il ritorno di dittature militari in tutta l’America Latina, che alle elezioni prese appena 2.424 voti, ma che in Europa viene spacciato come leader dell’opposizione moderata contro Hugo Chávez.
L’organizzazione di Peña Esclusa, Fuerza Solidaria, collegata in Spagna con la Falange e in Italia con Forza Nuova, ha diffuso un farneticante comunicato stampa nel quale denigra e diffama il giornalista italiano Gennaro Carotenuto che per primo aveva sollevato il caso del neofascista venezuelano ricevuto in Italia, tra gli altri, dal segretario dell’UDC Lorenzo Cesa e dal Cardinale Renato Martino e, in Spagna, dall’ex ministro degli Esteri Josep Piqué e aveva trovato ampi spazi in quotidiani come il Tempo di Roma o l’ABC di Madrid.
In particolare, utilizzando conosciute tecniche mediatiche di denigrazione del nemico, l’organizzazione neofascista ha scovato in Internet la foto di un ragazzo, apparentemente addormentato o sotto l’effetto di alcool o droga, vestito con una maglietta con l’immagine di Ernesto Guevara (un crimine indossarla), spacciandola, in maniera palesemente falsa, come essere la foto del giornalista.
La foto in questione ritrae un’altra persona e NON E’ di Gennaro Carotenuto, che sta in queste ore preparando una denuncia alla magistratura italiana e venezuelana contro i gestori del sito di Fuerza Solidaria. Questo risulta essere stato registrato nella città di Key Biscane, Florida, Stati Uniti e la manipolazione è visibile qui.
Il comunicato, pubblicato in italiano e in spagnolo, denuncia che Carotenuto (definito nel titolo genericamente come “il chavismo”) avrebbe partecipato addirittura (sic!) ai Fori sociali di Genova e Porto Alegre e sia membro dell’Incontro mondiale di intellettuali e artisti in difesa dell’umanità.
Carotenuto, nelle settimane scorse, aveva svelato come l’argomento forte di Peña Esclusa per ricercare appoggi per un nuovo colpo di stato suo obbiettivo dichiarato in Venezuela fosse quello di millantare brogli elettorali inesistenti nelle elezioni dello scorso 3 dicembre 2006.
Visto che tutti gli osservatori internazionali, l’Unione Europea, il Segretario di Stato statunitense, Condoleeza Rice, e perfino il candidato perdente, Manuel Rosales (4.3 milioni di voti, contro i 2.424 di Peña Esclusa) riconobbero la piena trasparenza delle elezioni, tale argomento è da considerarsi politicamente irrilevante, giuridicamente diffamatorio ed intellettualmente disonesto.
Denigrando Carotenuto, il “partito del golpe” in Venezuela dimostra di aver bisogno di rimestare nel torbido, sia millantando falsi brogli, sia diffamando giornalisti colpevoli solo di fare il proprio lavoro in maniera documentata svelando i dettagli del sinistro curriculum di Peña Esclusa e dei poteri forti che l’hanno spinto ad incontrare personaggi così distanti come un Cardinale in Vaticano o i reduci degli squadroni della morte di Roberto D’Aubuisson in Salvador.
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