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Ciao,
pessime notizie da Carpi (MO) e dintorni. Raduni naziskin e convegno in una sala comunale dove parteciperà nientemeno che Maurizio Murelli (Terza Posizione, 11 anni di galera per omicidio). La città è allarmata, indignata, mobillitata e lancia il proprio appello all’intero umano consesso affinché si metta in allerta, resti in ascolto, porti solidarietà e ci aiuti a tenere accesi i riflettori su quella che è tutt’altro che un’emergenza episodica. QUESTA SERA PRESIDIO ore 20,30 al consiglio comunale di Carpi che dovrà votare in via urgente un ordine del giorno con cui si chiede alla prefetta di Modena, Italia Fortunati, di proibire alcuni raduni nazisti. Chiediamo agli organi di informazione di prestare la massima attenzione a ciò che sta avvenendo. Chiediamo a tutti/e coloro che ne hanno possibilità di agire in qualsiasi sede e a qualsiasi livello.
Ieri sera, con ancora fresche le ultime svatiche tracciate dagli infami sui cippi di Campagnola e Novellara, si è svolta a Carpi un’affollatissima assemblea antifascista, con più di 150 intervenut*, dall’Anpi agli anarchici, per discutere come affrontare la nuova emergenza nazifascista qui di sotto descritta. L’assemblea è stata bella, partecipata e convinta, di alto profilo. Si è chiarito come i fatti che stanno avvenendo sono tutt’altro che episodici e che perciò è necessario:
– adoperarsi con l’obiettivo di impedire lo svolgimento di alcune iniziative chiaramente nazifasciste, ad iniziare dal programmato raduno OI-RAC del 9 aprile; – produrre un’opera costante di informazione, denuncia e mobilitazione per smascherare le trame che legano gli squadristi ai loro padrini politici ed economici.Presso un locale (ristorante + sala per feste private) nei pressi di Carpi in direzione di Modena (si chiama “L’Opera di…”, attività di Pasquale Vicaretti da L’Aquila, che sta di fronte alla grande ditta Angelo Po, sulla dx da MO verso Carpi) è in preparazione un orrido raduno di teste rasate. Un raduno musicale nazipunk. Un evento di quel tipo, minore, era avvenuto qualche mese fa. Circa duecento furono i convenuti, alcuni dei quali hanno poi passato la notte a fare scritte rivoltanti e ingiuriose nei luoghi della memoria e della Resistenza, sfregiando persino il vicino campo di Fossoli.
Ora vogliono bissare, con un vero e proprio festival del punk genere “Oi-RAC” (Oi è una sigla storica dello skin-punk, RAC sta per Rock Against Communism, rock contro il comunismo). I gruppi in programma sono: – Legittima Offesa da Bologna (slogan: “botte per tutti”); – Dente di Lupo da Roma, che hanno però dato forfait per problemi loro; – Porco 69 (il nome s’ispira, con leggera storpiatura, alle azioni compiute dai drughi di Arancia Meccanica); – Kneipenterroristen (Verona, gruppo di culto di tutto il fronte skin veneto).
Il luogo del concerto, come nella tradizione degli eventi clandestini, non è di pubblico dominio ma tutto fa ritenere che appunto si svolga ancora da Vicaretti. I nazi danno solo un numero di cellulare e un infopoint che dovrebbe essere al casello di Carpi tra le 17 e le 19 di quel giorno.
E sembra che ci sia già dell’altro: la notizia è per ora solo presente in chat (in particolare la chat Milano Punx) ma il gruppo di testa del concerto del 9 aprile (Legittima Offesa) sembra aver già intenzione di fare il bis. La notizia inviata in chat di recente dice infatti: sabato 7 maggio live a Carpi: Legittima Offesa, Sinners + special guest
band. Tutto fa presumere che la cosa debba avvenire nello stesso locale del concerto già avvenuto qualche mese fa e dove ci sarà il concerto del 9 prossimo venturo. Almeno, viene da sperare che non ci sia più di un locale desideroso di ospitare questo tipo di “spettacoli”. La notizia si commenta da sé anche se è da confermare, peraltro di questa seconda band, i Sinners, non trovo notizie. Mi pare ci siano dei Saints & Sinners all’estero, non ho tempo di fare gran ricerche.
Altra iniziativa, ancora più inquietante se non inaudita! L’ho trovata nella sezione “Appuntamenti” del sito ufficiale del Veneto Fronte Skinheads, che consiglio a tutt* di visitare, senza perdersi il sonoro:
http://www.venetofronteskinheads.org/
né la pagina di “Storia”.
Nella sezione Appuntamenti di questi criminali c’è nientemeno che un’iniziativa prevista alla SALA COMUNALE DI CAMPOGALLIANO domenica 17 aprile alle 10 di mattina. NON STO SCHERZANDO, purtroppo. Di questa iniziativa non ho trovato notizia da nessun’altra parte nel web né tantomeno sul sito del comune di Campogalliano e questo mi ha fatto capire quanto la cosa fosse inquietante: il fatto stesso che sia prevista alle 10 di mattina chiarisce che non è rivolta… al grosso pubblico ma è un incontro tra adepti. Nel sito del VFS c’è un volantino non firmato ma il programma inizia con il saluto di Willy Uberti, consigliere comunale di centrodestra e “promotore dell’iniziativa”. Il titolo, abbastanza asettico, è: Nuova cultura “di destra” e congiura del silenzio (“di destra” è tra virgolette).
Uberti è un giovane fascista rampante di soli 26 anni. Delegato modenese all’ultimo congresso nazionale della Fiamma Tricolore (il partito del repubblichino Rauti), è poi stato eletto vice segretario nazionale per il Nord del partito. Perché Uberti cerca di attrarre i voti e l’interesse dei naziskin? Qualche altra ricerca ci dice che guarda un po’, uno dei leader del VFS, Paolo Puschiavo, ha deciso di candidarsi per le Fiamma alle regionali, non senza scatenare qualche ironia da parte dei camerati di Forza Nuova, che gli oppongono proprio l’avvocato che è riuscito a farlo assolvere ad un recente processo. Quindi, l’operazione del partito di Rauti è tesa a diversi livelli a riconquistare presso gli skinheads le simpatie che ultimamente erano indirizzate, in sede elettorale, più verso FN.
Per tornare all’iniziativa di Campogalliano, ci sono altre presenze interessanti nel programma e ancor più lo è il quadro di fondo. Il primo relatore è un nome storico del fascismo italiano: Maurizio Murelli, direttore della rivista Orion, portatrice del pensiero di Gabriele Adinolfi. Anche Adinolfi ha un sito:
www.gabrieleadinolfi.it
sul quale “detta” come Terza Posizione, gruppo ultraviolento, sciolto dalle autorità negli anni ‘70 per la sua contiguità ai NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari) e perché beccati con casse di bombe a mano e altro materiale terroristico (Adinolfi scappò a Londra con Fiore dopo la bomba in stazione a Bologna) debba diventare modello senza essere “copiata o peggio caricaturata”.
Lo stesso Murelli, sui fatti che l’hanno portato a fare 11 anni di galera per omicidio, dice: “Giudicai il comportamento del MSI vile e squallido, ma mi reputo responsabile di tutto quello che ho fatto. Sono scelte che io rivendico, e non rinnego nulla”.
fonte: http://utenti.lycos.it/angioinus
Va da sé che Adinolfi rinfaccia ancora al MSI di non averlo sufficientemente coperto.
Allora, in TP, Adinolfi era con Roberto Fiore, oggi leader di Forza Nuova. Ora si becchettano un po’ da lontano: Adinolfi rinfaccia a Fiore la vecchiezza della forma-partito e guarda oltre, da “intellettuale”. Guarda caso, comunque, Adinolfi è venuto a parlare a Modena, al palazzo Europa, pochissimi giorni dopo l’inaugurazione della sede di FN, nel 2003.
A Campogalliano, dopo Murelli parlerà il consigliere provinciale di AN Falzoni. Parlerà del filosofo mito della nuova e vecchia destra, quell’Evola che così proprio Adinolfi definisce: “pittore, poeta, filosofo, alpinista, volontario in guerra, preparatore di SS, presente nel pugno scelto che accolse Mussolini subito dopo la liberazione dalla prigionia sul Gran Sasso, operativo oltre le linee…”
Domanda: cosa ci fa un consigliere provinciale in mezzo a questi avanzi di galera?
Per capirlo rievochiamo l’iniziativa “Università d’Estate 2000”, organizzata dalla rivista Sinergie Europee, presso un agriturismo della provincia di Varese di proprietà di Rainaldo Graziani, il figlio di Clemente Graziani, uno dei fondatori di Ordine Nuovo, che condivide con Murelli la passione per Junger. Come ha spiegato Adinolfi sulla rivista Orion:
“Vi è stata una coesione immediata di gruppi eterogenei: una trentina di realtà provenienti da oltre quaranta città italiane; realtà autonome, realtà metapolitiche e realtà militanti tra le quali spiccavano quadri nazionali di Forza Nuova, quadri della Fiamma, assessori di AN che non erano saltimbanchi del politichese ma espressioni di realtà militanti territorialmente radicate; il tutto condito dalla presenza leghista”. Gran parte degli interventi sono stati già raccolti in un volume intitolato “Il pensiero armato. Idee-shock per una cultura dell’azione”. Tra questi spiccano l’editore dell’Uomo libero, Mario Consoli, (autore de “Il denaro, grimaldello del potere mondialista”), il negazionista Jurgen Graf (autore de “Il revisionismo storico”), il leader del Veneto Fronte Skinhead, Piero Puschiavo, (autore di “Un senso di appartenenza. I valori della comunità skinhead”). Anche considerando la giovane età di molti dei partecipanti, “si sono gettate le basi per l’opportunità – scrive Maurizio Murelli su Orion – di creare una rete antagonista oltre i normali schemi organizzativi; sarà il futuro a dirci se sarà messa a frutto”.
fonte: http://utenti.lycos.it/angioinus
A Campogalliano, la mattina del 17 aprile presso la sala comunale, il condimento “leghista” a questa manica di banditi sarà fornito da Alessandro Ortenzi, collaboratore della Padania, che parlerà dei “Wandervoegel”, movimento tedesco d’inizio secolo di stampo romantico, naturalista e nazionalista le cui idee furono “assorbite” dall’ideologia nazista (che ospitò anche migliaia dei suoi proseliti, mandandoli a morire per primi in guerra).
Credo che si debba agire ad ogni livello per evitare che questi manigoldi si riuniscano in una sala comunale, come se non più che nel locale privato, e credo che il quadro cui ho appena accennato spieghi bene il perché.
Anche nel nostro territorio è già avvenuta o sta avvenendo la saldatura “operativa” tra gruppi, singoli e realtà diverse, dal consigliere di AN Falzoni al consigliere Uberti all’area skin, tutti apparentemente lontani ma accomunati dal desiderio di costruire una rete informale nazifascista devota all’azione, in diretta continuità e sotto la guida politica dei maestri del fascismo omicida e stragista degli anni ‘70. E tutto questo avverrà, se nessuno fa nulla, anche in una sala comuale di un’amministrazione retta dal
centrosinistra.
E si ha anche già notizia della ricerca di alcuni soggetti di qualche appoggio a livello di agriturismi per fare anche dalle nostre parti i loro “campi” di formazione ed elaborazione ad alto livello. E si ha anche già notizia che alcune teste rasate avevano chiesto (e non ottenuto) la disponibilità di un campo sportivo ove radunarsi al termine di una “marcia su Carpi” da tenersi in un prossimo futuro.
In questo siparietto manca un po’ Forza Nuova. Perché non sono stati invitati a Campogalliano? Probabilmente per un banale dispetto elettorale da parte dell’Uberti, che è della Fiamma. Ma possiamo giurare che il “bacino d’utenza” delle iniziative è la medesima fogna dove si agitano i ratti che hanno aperto una sede due anni fa a Modena. Dovevamo aspettarcelo e abbiamo sbagliato a pensare che il non vederli nelle piazze potesse essere motivo di tranquillità: i loro capi lavoravano per tenerli tutti saldamente uniti e lo dimostra la stessa lista Mussolini, che ha sancito alleanze che sembravano impensabili anche solo nel 2003. In questo quadro, è difficile che l’aquilano che gestisce il locale dei concerti nazi, il Pasquale Vicaretti, non abbia a che fare con questo sinergico giro, viste anche le sue amicizie con alcuni “vicini di casa” già ben noti agli antifascisti carpigiani.
Nelle infinite differenze di storia, vocazione e impostazione l’assemblea ha unanimemente e serenamente deciso che I RADUNI FASCISTI NON SI FARANNO. Poiché nessuno di noi ha voglia di spostare l’iniziativa sull’unico terreno nel quale i fasci sono a loro agio, il mero scontro fisico, è NECESSARIO che la prefetta di Modena fermi quelle iniziative per gli evidenti rischi per l’ordine pubblico. Non solo la sinistra, non solo i democratici, non solo la società civile rifiutano la presenza di questi ratti infami: è l’idea stessa di umanità che viene offesa dalla tolleranza nei confronti di queste carogne.
Per tutti questi motivi la città di Carpi e gli antifascisti di tutta l’area lanciano un appello a tutte le persone libere, affinché sia dato il massimo risalto alla nostra mobilitazione che non cesserà sino a che non cesseranno le manifestazioni fasciste, palesi o latenti. Chiediamo a tutti e tutte di allertarsi e portare solidarietà alle varie realtà, gruppi, associazioni, partiti, singoli cui ognuno fa riferimento. NON LASCIAMO SOLI I NOSTRI COMPAGNI CARPIGIANI perché solo una pressione fortissima e la massima attenzione possono impedire il degenerare della provocazione fascista. State in ascolto e, se necessario e possibile, pronti a raggiungerci.
Come libertari/e modenesi non ci fermeremo e continueremo l’opera di denuncia, vigilanza e costruzione di percorsi di vita realmente antagonisti ad ogni forma di autoritarismo, quali l’ecologismo sociale, l’autogestione e l’antimilitarismo. Ad ogni buon conto, di fronte alle bestie in camicia nera è necessario che chiunque, ognuno a modo suo, faccia sentire la propria voce.
Grazie.
manifestazioni antifa