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Rimini: fermati undici di Forza Nuova
RIMINI – Violazione della legge antiterrorismo, sequestro di persona, possesso di armi e materiale inneggiante al Terzo Reich: sono solo alcune delle accuse che hanno portato al fermo di undici tra simpatizzanti e membri di Forza Nuova, compresi due minorenni e un dirigente provinciale del movimento. Il blitz dei carabinieri e’ scattato la notte scorsa, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Bologna su cui vige ancora stretto riserbo. Gli undici sarebbero stati in procinto di attaccare un centro sociale. (Agr)
RIMINI – Undici persone sono state arrestate a Rimini con l’accusa di concorso in tentato incendio e tentato sequestro di persona, aggravati dal numero delle persone che vi hanno preso parte, dall’aver determinato a commettere i reati anche minori degli anni 18, nonché dall’aver agito con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. Si tratta di un gruppo di giovani che si richiamano al movimento “Forza Nuova” e che sono stati fermati dai carabinieri mentre stavano organizzando un blitz contro un centro sociale. Al momento dell’arresto, martedì notte, alcuni personaggi avevano già indossato un passamontagna.
I carabinieri del reparto operativo, attivamente supportati nella fase esecutiva da quelli dei nuclei operativi e radiomobili delle compagnie di Rimini e Riccione, al termine dell’operazione denominata ‘’Red House’’, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla dott.ssa Melotti della Dda di Bologna.
In manette sono finiti il responsabile provinciale di Forza Nuova, il 32enne Cesare Bonetti, trevigiano residente a Rimini, Andrea Ceschi, riminese di 35 anni, Fabio Salvatore Consoli, catanese di 22 anni residente a San Leo (PU), Adamo Conti, bresciano di 26 anni residente a Coriano, Luca Donati, riminese di 20 anni, Alberto Fabbretti, cesenate di 24 anni residente a Sogliano sul Rubicone, Antonio Morobianco, 26enne bresciano residente a Rimini, Pasquale Rubbera, siracusano di 20 anni residente a Cesenatico, Mirco Ottaviani, 20enne di Rimini residente a Verrucchio e Nicolò Severini, 19enne di Novafeltria residente a San Leo.
L’attività investigativa, avviata i primi di agosto nei confronti di alcuni esponenti del movimento “Forza Nuova” della
provincia di Rimini, ha consentito di documentare che un numero consistente di forzanovisti stava progettando un’irruzione all’interno del laboratorio occupato Paz di via Montevecchio 7, con il fine di sequestrare temporaneamente l’unico soggetto di area antagonista presente stabilmente all’interno della struttura ed in seguito danneggiare internamente l’edificio, con l’uso di liquido infiammabile.
Gli uomini dell’Arma, al fine di scongiurare il verificarsi degli eventi sopracitati, hanno monitorato una riunione notturna tenuta dagli indagati presso l’abitazione del responsabile provinciale di “Forza Nuova”, sottoponendoli a controllo di polizia non appena a bordo delle autovetture predisposte per le azioni delittuose. Quindi il pm della Dda di Bologna ha emesso nei loro confronti un decreto di fermo anche alla luce del materiale rinvenuto durante le perquisizioni personali, veicolari e domiciliari.
nel corso dell’attivita’ di controllo sono stati sottoposti a sequestro diverse otografie, cartografia ed uno schizzo degli interni della sede del Paz; tre taniche, contenenti 14 litri circa di nitro-diluente antinebbia, altamente infiammabile e nocivo; una torcia illuminante; quattro ricetrasmittenti; tre pistole a gas con 3 bombolette di gas ed una scatola di piombini; una pistola a salve; due tirapugni; due catene in ferro; un cavo in metallo lungo 57 centimetri, con all’estremita’ inserite 3 viti in acciaio autofilettanti e sporgenti; tre manganelli; due bastoni in legno; dieci 10 coltelli a serramanico; due pugnali; tre baionette; un taglierino; due piedi di porco; nove guanti in pelle ed in gomma; due passamontagna e una calza di nylon; del nastro da imballaggio ed isolante nonché 7 metri di corda; tre autovetture; copiosa documentazione attestante l’appartenenza e/o la vicinanza degli indagati a forza nuova; vessilli appartenenti a formazioni politiche di opposta ideologia, verosimilmente sottratte nel corso di attività delittuose in fase di accertamento.
Nello stesso contesto sono stati sottoposti a controllo e indagati in stato libertà, per analoghe ipotesi di reato, due minori la cui posizione sarà valutata a parte dalla competente autorità giudiziaria di bologna.
Nei confronti di Adamo Conti si è proceduto anche all’arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, essendo stato trovato in possesso di 3,5 grammi di cocaina, nonché di materiale per il taglio, la pesatura ed il confezionamento della droga.
Le indagini erano state avviate per far luce sul lancio di due bottiglie molotov nel mese di febbraio all’indirizzo del laboratorio occupato Paz che hanno provocato lievi danni alla sola recinzione dell’edificio e per chiarire le cause di un incendio di due autovetture parcheggiate avvenuto lo scorso luglio nei pressi del laboratorio.
RIMINI. NEOFASCISTI, PAZ: E SOTTO SGOMBERO CI SIAMO NOI…
DOMANI CONFERENZA STAMPA SOTTO IL COMUNE
(DIRE) Bologna, 26 set. – Per il Laboratorio sociale Paz di Rimini e’ arrivato il tempo di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Dopo l’arresto dei militanti di Forza Nuova, accusati di essere pronti a un raid vandalico ai danni del centro sociale, Paz in una nota sottolinea “la gravita’ di quella strategia della tensione che da tempo, dopo le molotov, le auto distrutte e quelle incendiate, le svastiche sui muri, le vetrine di negozi mussulmani divelte, il grasso sulla moschea, abbiamo denunciato”.
Cosa “avrebbero fatto”, si chiede il laboratorio sociale, “se arrivavano al Paz nella notte di lunedi’? Cosa avrebbero fatto alla persona che ha trovato una dimora e accoglienza presso la nostra struttura?”. Rimini “appare oggi una citta’ senza memoria, se questi fatti fossero accaduti in altri luoghi, quelli della politica ufficiale, quella dei palazzi, come avrebbe reagito?”.
Come mai, prosegue il comunicato, “il Laboratorio Paz e’ sotto sgombero da parte di questa giunta di centro sinistra che incalza piu’ politiche collaborazioniste con la destra che un serio confronto sulle problematiche sociali?”. I fatti accaduti, chiosa Paz, “sono di una gravita’ tale che crediamo sia necessaria una risposta popolare di tutti coloro che non hanno smesso di indignarsi”. Altro non aggiunge, rimandando a una conferenza stampa indetta per domani gli ulteriori commenti.
Rimini: Per il tentato assalto al ‘Paz’, il Gip convalida gli undici
fermi
Global Project Rimini
articolo
Dopo le iniziative e la conferenza stampa di ieri, dove gli attivisti del Laboratorio Paz hanno chiesto lo scioglimento di Forza nuova, il Gip di Rimini, Giacomo Gasparini, ha convalidato gli undici fermi per i militanti e simpatizzanti di Forza Nuova fermati dai carabinieri lunedì sera poco prima di un’irruzione all’interno della struttura.
Il Gip, inoltre, tenuto conto del quadro indiziario e vista la pericolosità sociale dei soggetti, ha confermato la custodia cautelare in carcere per dieci dei fermati e gli arresti domiciliari per il 67enne Camillo Borriello, che non aveva partecipato attivamente al tentativo di blitz. Le accuse contestate, a conferma della gravità dei fatti sono: tentato incendio e tentato sequestro di persona aggravati e con finalità di terrorismo e eversione dell’ordine democratico.
Si segnala inoltre che la segreteria nazionale di Forza Nuova ha diffuso una nota sul proprio sito internet in cui afferma che “corrisponde a verità che alcuni tesserati ed un responsabile di Forza Nuova facessero parte del gruppo di persone arrestate”(il segretario Provinciale Cesare Bonetti), e che la federazione riminese – conclude la nota – ”é da oggi commissariata”.