|
|
Da VareseNews
Arcisate
Staccata nuovamente la targa della sede, il presidente Resteghini: “Mi hanno disegnato un cappio fuori da casa”. Domenica 30 marzo un presidio di protesta
Ancora un atto vandalico contro l’Anpi. E’ il quarto in pochi mesi
La sede dell’Associazione Partigiani di Arcisate sotto tiro dei neofascisti con atti vandalici. A poche settimane di distanza dall’ultimo atto di vandalismo nei confronti dell’associazione partigiana ignoti – a questo punto si presuppone non si tratti di semplici vandali ma neofascisti organizzati – hanno colpito di nuovo andando a distruggere la targa provvisoria che sostituiva quella bruciata ad inizio marzo e un cartellone dedicato al sessantesimo della Costituzione. Di fronte a quanto accaduto l’Anpi rilancia con la volontà di creare un comitato antifascista unitario. Questo è infatti il terzo atto contro la sede che fa anche da coordinamento per tutta la Valceresio e il quarto di stampo neofascista negli utlimi mesi. Ancora prima di questi due episodi, infatti, vennero affissi manifesti contro la presenza degli stranieri e per il ritorno del fascismo e venne dato fuoco alla sede degli Alpini il giorno prima della festa dei tunisini che si è svolta nel novembre del 2007.
Lo stesso Daniele Resteghini, presidente della sede arcisatese, ha subito episodi sinistri e minacciosi come la corda con nodo scorsoio disegnata davanti casa: «Eravamo indecisi sul da farsi dopo questo ennesimo atto contro i valori repubblicani, democratici e costituzionali scaturiti dalla Resistenza – spiega Resteghini – avevamo intenzione di non dire niente per non dare eccessiva visibilità ai neofascisti che si nascondo dietro questi atti. Poi ci abbiamo pensato e abbiamo deciso di portare il problema all’attenzione di tutti». Come? Con un presidio domenica 30 marzo davanti alla sede dell’Anpi in via Verdi dalle 10 alle 13. «Al presidio è invitata tutta la cittadinanza che speriamo non farà mancare la sua presenza, nei prossimi giorni abbiamo intenzione di convocare un’assemblea straordinaria aperta a tutte le associazioni della società civile, ai sindacati ed alle forze politiche che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della Costituzione nata dalla Resistenza, per la fondazione del Comitato Unitario Antifascista della Valceresio».
Resteghini non si fa intimidire e chiede a tutte le forze che si riconoscono nei valori dell’antifascismo ad unirsi per rispondere ad una crescente e preoccupante presenza di personaggi che si richiamano all’estrema destra:«Siamo convinti che questi fenomeni siano molto più estesi di quello che sembra – conclude Resteghini – e siamo convinti che i neofascisti della zona della Valceresio e di Varese siano anche collegati a quelli ticinesi e milanesi».
Giovedi 27 Marzo 2008
Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it