pubblicato il 2.09.08
Comunicato all reds sul video su youtoube ·
COMUNICATO STAMPA ALL REDS RUGBY ROMA
Ci troviamo con rabbia a commentare il video trasmesso ieri sera dal TG3 e comparso in rete il 29 agosto scorso, stesso giorno in cui, a San Paolo, Fabio è stato accoltellato poco dopo la fine della giornata in memoria di Renato Biagetti.
Renato è stato ucciso due anni fa a Focene, mentre usciva da una festa, da 2 ragazzi vicini agli ambienti della destra estrema. Anche il recente agguato è opera di “estremisti di destra” per usare le parole del sindaco, il quale ha condannato l’azione squadrista di pochi giorni fa ed espresso solidarietà ai ragazzi aggrediti.
In questo caso la scelta della vittima potrebbe non essere stata casuale, visto che nel gruppo di amici che ha subito l’aggressione è stato accoltellato proprio chi aveva chiuso la manifestazione con un discorso dal palco. Per fortuna, Fabio potrà guarire.
Le istituzioni e la cittadinanza romana non possono tollerare il ritorno dello squadrismo che riemerge dagli anni più vergognosi del nostro passato.
Abbiamo tutti problemi reali da affrontare: il costo dell’abitare, il caro vita, la precarietà, la possibilità di fare sport, di fare musica, di studiare. Continueremo a farlo. Dovremo farlo tutti, noi che a Roma viviamo, lavoriamo, studiamo.
Quegli aggressori, invece, vogliono impedirlo. Per questo vorrebbero essere chiamati "fascisti", oppure "nazional-socialisti". Di sicuro sono vili canaglie.
Da questo ambiente deriva il video, mandato in onda dal TG3, che mostrava l'azione di intimidazione compiuta da squadristi fuorilegge durante una gara ufficiale verso noi All Reds Rugby Roma, squadra ospite, ma anche nei riguardi della società che ospitava l'incontro e del rugby italiano. In questo filmato vengono perpetrati insulti, minacce e diffamazioni a nostro carico ed affermazioni revisioniste che infangano la memoria storica del nostro paese. Tutto ciò dimostra la premeditazione e lo scopo "politico" di quell’azione ma ne rende solo in parte tutto il suo carattere intimidatorio e violento.
Dimostra, inoltre, la volontà di fornire un esempio, un modo di comportarsi assolutamente estraneo e contrario allo spirito e alla realtà del rugby. Uno spirito a cui gli All Reds si sono sempre ispirati, immaginando e considerando questo sport come un sano veicolo di aggregazione, crescita e socialità, e che ci ha permesso di creare un legame di leale e reciproco rispetto e agonismo con tutte le realtà rugbistiche laziali.
Chiediamo che la FIR condanni pubblicamente, formalmente e chiaramente l'azione ed i suoi autori e che, con questo, chiarisca se intende tollerare o meno che tali personaggi continuino a minare lo spirito e la pratica di questo nobile sport.
Chiediamo inoltre a tutti e a tutte, ai cittadini, alle associazioni democratiche, alle istituzioni, alle società sportive, ai giocatori, agli appassionati, di isolare e condannare quelle azioni e quelle persone che nulla possono e devono avere a che fare con il nostro mondo.
Manifesto
FASCISTI SU ROMA
Coltellate e video Minacce sul web prima dell'assalto
Giacomo Russo Spena
Un video che minaccia gli «All Reds», la squadra di rugby che si allena nel centro sociale Acrobax. Apparso su youtube venerdì sera. Poco prima dell'accoltellamento di Fabio Sciacca, aggredito nel giorno del ricordo dell'assassinio di Renato Biagetti. Le scorribande fasciste a Roma non sembrano finire. Tanto che il sindaco Alemanno, malgrado la condanna di queste azioni, appare in difficoltà. Si affida al lavoro dei Ros che stanno preparando un'informativa sull'aggressione a Ostiense. Da consegnare al pm Pietro Saviotti. I carabinieri sarebbero orientati per il non attribuire il raid a un gruppo politico ma a teppisti legati alla microcriminalità e al mondo delle curve capitoline. Intanto ieri mattina il comitato «Madri per Roma città aperta» ha prima inscenato un sit-in sotto al Campidoglio, «per chiedere fatti concreti al sindaco», e poi è stato invitato a salire dal primo cittadino. «Nessuno vuole rispondere con altra violenza - hanno detto le donne nell'incontro con Alemanno - ma basta con il sangue. Se chi ha il dovere non interverrà, lo riterremo responsabile della morte dei nostri figli». Poi hanno proposto di «vigilare» sulle attività delle occupazioni d'estrema destra. Dal canto suo il sindaco, apprezzando l'aspirazione alla tolleranza e al desiderio di pacificazione delle mamme, ha garantito il massimo impegno, «affinché nessun giovane della nostra città possa rimanere ferito o ucciso per il falso alibi della lotta tra opposti schieramenti politici». Tema quello degli opposti estremisti rimandato al mittente da Stefania Zuccari, la madre di Biagetti, che rigetta il ritorno agli anni '70: «I nostri figli non sono dei violenti, i fascisti sì». Nell'incontro s'è anche denunciato un video comparso su youtube venerdì sera, poco prima dell'accoltellamento di Fabio, « All Reds All Rabbits » (Tutti rossi, tutti conigli). Gli All Reds, una polisportiva nata due anni fa con l'idea di costruire intorno all'amore per il rugby politiche di solidarietà e cooperazione internazionale, sono un'esperienza di aggregazione giovanile. Un modello che funziona. Quindi da contrastare, per i neri. Il video ritrae un episodio avvenuto i primi di giugno durante la partita ad Ariccia tra All Reds e la squadra locale. Una ventina di fascisti, tutti rasati con bomber e anfibi, fanno un blitz sugli spalti: si siedono a guardare la partita, urlano qualcosa, scrutano i giocatori in campo in modo minaccioso. Per poi andarsene. Una comparsata di cinque minuti. Non più. Le immagini, zoomate sui volti degli All Reds, sono intervallate da scritte come «cercano d'inquinare questo nobile sport portato in Italia nel Ventennio coi loro metodi da partigiani assassini... Non ci sarà più un altro '68, per voi nessuna tregua... stiamo arrivando». Firmato: «Anti- Antifascismo militante». «È chiaro il carattere minaccioso delle immagini», fanno sapere gli All Reds che interpelleranno anche la Federazione nazionale rugb y «per capire se è intenzionata a tollerare questi comportamenti che nulla hanno a che fare con il prestigio di questo sport». Oltre il blitz si rischia infatti un problema di incolumità per l'anno prossimo. I neofascisti capitolini, quelli fuoriusciti da Fiamma, stanno fondando una propria squadra a Guidonia («Spqr Clan»). Quello ad Ariccia era un avvertimento squadrista. Sul video la Digos sta già indagando.
lettere
r_lazio
articolo precedente
articolo successivo