pubblicato il 11.10.10
Palermo studenti antifascisti fermati e pestati dalla polizia ·
Lo sfogo di uno degli studenti fermati dalla Digos
"Presi a calci dagli agenti"
"Ci hanno tenuti in questura per più di sette ore senza mangiare e senza bere, separati in stanze diverse e guardati a vista. Ci hanno sequestrato documenti e cellulari, ci hanno fatto firmare un verbale senza rilasciarcene copia. In questo momento sono sotto indagine e non so neanche il motivo". Si sfoga così Mauro Azzolini, 22 anni, studente universitario, uno dei sei ragazzi che stamani sono stati bloccati da agenti della Digos, durante un sit-in davanti il liceo classico Umberto di Palermo. Il presidio antifascista era stato organizzato dalla rete 'Red block', con una trentina di studenti universitari e medi che manifestavano con alcuni striscioni.
"La polizia ci ha detto che la manifestazione non era autorizzata, non c'é stato alcuno scontro con ragazzi di destra - riferisce Mauro Azzolini, figlio di Mario, giornalista della Rai e sindaco di San Mauro Castelverde (Pa) - Il presidio si stava svolgendo in maniera pacifica, siamo stati aggrediti in modo selvaggio, presi a calci e ammanettati solo perché ci siamo rifiutati di consegnare volantini, bandiere e striscioni". Molto turbato Mario Azzolini, esponente di Sinistra ecologia e libertà. "Sto portando mio figlio al pronto soccorso dell'ospedale Cervello - dice - per accertamenti. Mauro ha il braccio tumefatto. I ragazzi sono stati aggrediti brutalmente, come fossero dei boss, mentre stavano manifestando"
[http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/105614/sfogo-degli-studenti-fermati-dalla-digos-presi-calci-dagli-agenti.htm]
Palermo 10 ottobre 2010
COMUNICATO STAMPA
TRE GIOVANI ANTIFASCISTI ARRESTATI A PALERMO PER UN VOLANTINAGGIO CONTRO LE AGGRESSIONI DEI FASCISTI DI CASA POUND
Nella tarda serata di sabato il fermo di tre antifascisti palermitani (Cesare, Francesco, Ruggero) è stato trasformato in arresto. La gravissima azione di polizia segna la svolta repressiva che la Questura di Palermo da mesi sta attuando contro i movimenti sociali e antifascisti nella nostra città. Nella città capitale della mafia la questura di Palermo ha individuato il nemico dell'ordine costituito nelle lotte sociali, negli studenti, negli antifascisti. Lo sgombero violento dei centri sociali, Excarcere e con particolare violenza LaboratorioZ, lo sgombero di Casa Guzzetta occupata, le provocazioni contro giovani antifascisti e manifestanti,
la distruzione della SantaRosalia dei senza casa durante il Festino del 14 luglio, l'irruzione all'AltroQuando e il sequestro di manifesti e striscioni durante la visita del Papa a Palermo il 3 ottobre segna una chiaro disegno di limitare diritti civili nella nostra città.
Gravissimo è stato il comportamento della polizia sabato mattina davanti al Liceo Umberto dove un gruppo di antifascisti stava distribuendo un volantino di denuncia delle violente aggressioni operate dagli squadristi di Casa Pound contro gli studenti della scuola. La presenza della polizia non ha garantito il costituzionale diritto antifascista di esprimere la solidarietà agli studenti dell'Umberto ma è servita a fare tacere violentemente la voce dei sinceri democratici. False sono le notizie di uno scontro fisico fra antifascisti e squadristi di Casa Pound, che come loro costume non si fanno vedere in piazza se ci sono gli antifascisti e spuntano minacciosi e aggressivi contro singoli studenti di liceo. Nessun pericolo di sconvolgimento dell'ordine pubblico da giustificare l'intervento violento della Polizia contro antifascisti inermi. Gravissima la decisione di trasformare il fermo in arresto per Cesare, Francesco e Ruggero. Particolarmente grave ci sembra l'azione poliziesca all'indomani delle grandi manifestazioni studentesche contro le disastrose politiche governative sulla scuola che confluiranno nello sciopero generale della scuola del prossimo 15 ottobre e nella grande mobilitazione dei metalmeccanici del 16 ottobre a Roma.
Siamo molto preoccupati e chiamiamo tutti i democratici, gli antifascisti al confronto e alla mobilitazione comune per la difesa della libertà di espressione e di tutte le libertà democratiche. Caratterizziamo la giornata del 15 ottobre in giornata in difesa dei diritti.
CESARE, FRANCESCO, RUGGERO LIBERI SUBITO !
Confederazione cobas della Sicilia
Collettivo 20 luglio
Associazione Radio Aut
Collettivo malefimmine
Collettivo Malaussenev
Laboratorio Antifascista - Palermo
Comitato di Lotta per la Casa 12 luglio
Rete Sociale di Resistenza - Palermo
Riportiamo il comunicato degli antifascisti palermitani.
Oggi , sabato 9 ottobre alle ore 12 davanti i cancelli del liceo classico Umberto I, si è svolto un volantinaggio, con modalità pacifiche, per denunciare le continue minacce e aggressioni da parte di Casa Pound e Azione Giovani, organizzazioni dell'estrema destra, davanti ai cancelli del suddetto istituto. Dieci minuti dopo sono arrivate le forze di polizia, che hanno intimidito e aggredito senza ragione i manifestanti, sette dei quali sono stati prelevati ingiustamente, sempre con la forza e condotti in questura. Uno di loro, inerme, è stato buttato a terra, aggredito da 4 poliziotti e portato via in manette. Molte delle persone che si trovavano lì hanno subito minacce verbali e aggressioni fisiche da parte di polizia e di DIGOS. La questura ha dichiarato falsamente di essere intervenuta per fermare gli scontri che si erano creati tra antifascisti e casa pound; nessun esponente di Casa Pound era però presente in quel momento e non era in corso alcuna colluttazione. Il risultato della "tutela" dell'ordine pubblico: sette feriti e in stato di fermoIl Il preside dell¹ umberto I dopo avere saputo che la polizia da lui chiamata stava aggredendo i ragazzi, si è rifiutato di intervenire Agli studenti, nel frattempo, è stato impedito di usciredall'istituto. Diversi studenti del liceo, che avevano filmato l'accaduto, sono stati minacciati e costretti dalla digos e dalla polizia a cancellare i filmati.
ANTIFASCISTI E ANTIFASCISTE PALERMITANI/E
repressione
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