pubblicato il 11.10.13
Bologna Una targa per Carlos, studente partigiano ·
Una targa ricorderà in via Benedetto XIV, sulla casa dove abitava mentre frequentava l'Università di Bologna, Carlos Collado, studente costaricano che a 25 anni morì tra i partigiani bolognesi, torturato e poi fucilato a Casalecchio sessantanove anni fa il 10 ottobre del 1944. Oggi il sindaco di Bologna Virginio Merola e la presidente del Consiglio Comunale Simona Lembi hanno incontrato il fratello Hernan, l'ambasciatore del Costarica Jaime Feinzaig e il console a Bologna del Paese centroamericano Luigi Carlo Minelli, anche lui ex partigiano della brigata Stella Rossa. Il fratello ha sostato in raccoglimento davanti alla vetrata del sacrario dei Caduti in in piazza del Nettuno dove c'è un'immagine di Carlos.
Laureatosi con il massimo dei voti, Collado era diventato all'istituto di anatomia patologica uno degli allievi più preparati del prof. Armando Businco e stava facendo la specializzazione al Sant'Orsola. Dopo l'arresto del suo professore, il 27 agosto 1944 fu interrogato come sospettato dalle brigate nere. Nei giorni seguenti decise quindi di entrare in clandestinità, collegandosi alla 63a brigata Bolero Garibaldi. Dopo la cattura da parte dei nazisti, insieme ad altri 12 partigiani, fu fucilato sul cavalcavia di Casalecchio, il suo cadavere fu lasciato esposto per alcuni giorni, legato ad un palo. "Carlos è una storia di onore per il Costarica, non potevamo mancare in questo giorno" ha detto l'ambasciatore
costaricano ringraziando il sindaco che lo ha accolto nel suo studio. "Bologna è città medaglia d'oro e ha la più antica università. A Carlos, partigiano e studente del nostro ateneo va ancora oggi il nostro grazie per il suo sacrificio che compì per la nostra libertà" ha detto Merola. (di LUCA SANCINI)
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/10/10/foto/partigiano-68329180/1/#1
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