pubblicato il 22.12.17
"Più attenzione sui reati d'odio", Orlando chiede aiuto alla magistratura ·
Il Guardasigilli nelle sue linee guida per la scuola superiore di formazione chiede "appositi momenti formativi dedicati all'approfondimento della questione"
22 dicembre 2017
MILANO - I reati d'odio aumentano? I tribunali devono porre un argine. Si moltiplicano - come accaduto negli ultimi mesi - i casi di discriminazione razziale, negazionismo, apologia di nazifascismo? Di fronte a questa "onda nera" occorre che le procure intervengano tempestivamente. Lo sostiene il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Il quale sul tema, adesso, chiede ai magistrati maggiore attenzione. E un approfondimento specifico, con un corso ad hoc. Tecnicamente si chiamano "linee guida sulla formazione".
Tradotto in pillole, è l'input che il Guardasigilli trasmette ogni anno alla scuola superiore della magistratura. Insomma: su che cosa, in particolare, deve concentrarsi l'azione giudiziaria. Scrive Orlando al comitato direttivo della scuola: "E' stata registrata negli ultimi tempi un'intensificazione degli episodi di antisemitismo rispetto ai quali pare cogliersi un calo dell'attenzione tanto nel contesto sociale quanto nelle risposte giudiziarie, oscillanti e non sempre assistite da percorsi motivazionali compiutamente sviluppati. Sembra quindi necessario - continua il ministro - prevedere appositi momenti formativi dedicati all'approfondimento sul punto, da inquadrarsi nel più ampio ambito del contrasto ai crimini d'odio". Vengono in mente recenti casi di cronaca. Casi sui quali sono state aperti fascicoli di indagine che però poi, talvolta, si sono "spiaggiati" in richieste di archiviazione, o in avvenute archiviazioni.
La parata dei mille saluti romani il 29 aprile al cimitero Maggiore di Milano, per esempio (iniziativa dei camerati di CasaPound e Lealtà Azione). O il caso della spiaggia fascista "Punta Canna" di Chioggia. E poi il manifesto razzista lanciato sui social da Forza Nuova con la donna bianca violentata da un uomo nero (sul modello di una locandina della Rsi). Fino alla vicenda degli adesivi con l'immagine di Anna Frank vestita con la maglia della Roma. Proprio per evitare "cali di attenzione" e "riposte giudiziarie oscillanti", il ministro della Giustizia ha chiesto l'introduzione di un corso apposito. Si terrà a Scandicci dal 15 al 17 ottobre 2018. Titolo: "Le disposizioni penali in materia di neofascismo, negazionismo e crimini d'odio".
Partendo dalle leggi vigenti - la Scelba del 1952, la Mancino del 1993 - e ovviamente dalla XII disposizione transitoria finale della Costituzione che vieta appunto sotto qualsiasi forma la ricostituzione del disciolto partito fascista, ai responsabili della scuola magistrati verrà chiesto anche uno sforzo ulteriore. "Un focus sulle indagini in materia di reati d'odio
on line e sull'interazione tra magistratura, forze dell'ordine e piattaforme informatiche. Interazione - scrive ancora Orlando - finalizzata a ottenere la rimozione di contenuti dannosi dalla rete, ma anche un'efficace collaborazione per individuare gli autori dei reati".
http://www.repubblica.it/politica/2017/12/22/news/_piu_attenzione_sui_reati_d_odio_orlando_chiede_aiuto_alla_magistratura-184865160/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S1.8-T1
repressione_F
r_nazionale
articolo precedente
articolo successivo