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da Indymedia
Il duce ed il panino
Nella notte tra il 13 e 14 gennaio, intorno alle 03.30, dopo aver partecipato ad una iniziativa tre ragazzi ed una ragazza usciti dal centro sociale La Torre sono stati aggrediti nei pressi di un chiosco di panini distante qualche centinaio di metri. Le ferite riportate dai quattro ragazzi hanno richiesto cure ospedaliere. La ricostruzione dei fatti ci conduce ad affermare che l’aggressione effettuata da parte di una decina di fascisti armati di bastoni e a volto coperto sia stata premeditata, violenta e vigliacca.
Il fatto segue di pochi giorni l’attacco subito dal Forte Prenestino, a sua volta solo l’ultimo di una serie di episodi che con sempre maggiore frequenza vedono realtà antagoniste e sociali, migranti e singoli compagni/e, nella città di Roma come in altre parti d’Italia, soggetti dell’attenzione di squadracce fasciste. Fatti che si alimentano di un humus culturale che fa della xenofobia, dell’esclusione sociale, dell’attacco feroce ai diritti delle donne e a quelli dei lavoratori e delle lavoratrici il perno dell’attività politica quotidiana delle destre e delle sinistre riformiste.
La campagna elettorale è iniziata.
Tra il “toponomastico” sindaco Walter Veltroni e il prefetto sgomberino Achille Serra, si inseriscono le forze della destra radicale e sociale impegnate ad accaparrarsi voti e sedie. E’ evidente che la battaglia che si apre a destra passa anche dall’affermarsi in strada e va a fare il gioco dei democratici pacificatori sociali.
Difficile e’ capire chi muove i fili e chi getta benzina sul fuoco, chi in nome di uno pseudo ribellismo anti-sistema manda allo sbaraglio giovani testosteronici, che finiscono per essere gli utili idioti di qualcuno.
Con la rabbia nel corpo, ma tutt’altro che sorpresi, continueremo ad agire sul territorio rispondendo alle provocazioni con le modalita’ che ci appartengono. Altre sono le nostre priorita’, come la lotta alla direttiva Bolkenstein e alla precarieta’, il sostegno ai detenuti e alle detenute nella battaglia contro ogni carcere, l’opposizione alle leggi liberticide su CPT, droghe e liberta’ individuali, l’impegno al fianco degli imputati nei processi di Genova 2001.
Le ferite si rimarginano, la determinazione resta intatta.
Centro Sociale Autogestito La Torre Roma
”...puoi svoltare da solo – ma quelle urla un giorno ti spezzeranno il cuore – devi tentare di svoltare con gli altri – non bisogna mai staccarsi – non si vince mai da soli…poi nessuno di noi aveva voglia di vincere – volevamo solo stare un po’ meglio…”
(da La Banda Bellini)