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COMUNICATO STAMPA
Milano, 17 gennaio 2006
OGGETTO: nessuno spazio a Milano per i fascisti
I Fascisti della Fiamma tricolore (quelli di Romagnoli) hanno indetto “un raduno” nel centro di Milano per il 21 gennaio 2006, in concomitanza con l’85°anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia (Livorno 1921).
I fascisti di varia natura, sempre più conniventi e funzionali alle politiche di Forza Italia e di tutto il Polo, in funzione della prossima scadenza elettorale, NON DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI SFILARE NE’ DI PARLARE.
I conti con loro si sono chiusi il 25 Aprile 1945.
Facciamo appello a tutte le realtà democratiche per impedire ai fascisti di sfilare da porta Venezia a San Babila. Questa provocazione non deve passare!
TUTTI IN PIAZZA SABATO 21 GENNAIO 2006 ORE 15 IN PIAZZALE LORETO PER IMPEDIRE QUESTA PROVOCAZIONE STUDIATA A TAVOLINO.
Segreteria centrale L’Altra Lombardia SU LA TESTA
Associazione L’altra Lombardia – SU LA TESTA
Sede nazionale Milano
e-mail : laltralombardia@laltralombardia.it
telefoni : 339 195 66 69 oppure 338 987 58 98
sito internet www.laltralombardia.it
Da Indymedia (fonte Repubblica)
An e Lega non firmeranno la mozione presentata in Comune dall´Unione. Tino Casali: “Inaccettabile l´omaggio a Mussolini”. I partigiani chiedono di vietare la manifestazione della Fiamma. Oggi il questore deciderà sulla data e sul tragitto. Fi e Udc: iniziativa poco opportuna ma non da vietare.
«Bloccate il corteo dei fascisti». I partigiani e la sinistra sono uniti contro la manifestazione che Il Movimento sociale-Fiamma tricolore ha organizzato per sabato a piazzale Loreto insieme al corteo in centro. E insieme chiedono al questore Scarpis di vietarla. Protestano anche gli ebrei. E sulla questione è polemica con la Casa delle Libertà, in Comune. L´iniziativa è stata fissata proprio alla vigilia dell´inizio delle celebrazioni in ricordo della Shoah, che culmineranno domenica 29 con la celebrazione alla loggia dei Mercanti della giornata della memoria. «Una vera provocazione che pesa nella vita civile e sociale di questa città – denuncia Tino Casali, presidente dell´Anpi, l´associazione degli ex partigiani – Soprattutto se, come ci risulta, dovesse iniziare con un omaggio a Benito Mussolini». Anche per questo, ieri l´Anpi ha deciso di anticipare a sabato l´inizio della settimana della memoria, con un omaggio proprio in piazzale Loreto ai 15 partigiani trucidati nell´agosto del 1945 dai nazi-fascisti.
Oggi il capogruppo dei Ds Emanuele Fiano incontrerà il questore per ribadirgli di vietare la manifestazione della Fiamma tricolore. Una richiesta che è anche del presidente della Provincia Filippo Penati. «Chiedo al questore – ha precisato il numero uno di palazzo Isimbardi – di evitare la sovrapposizione di questo corteo con la settimana che ricorda le vittime della Shoah. In un simile momento, la sfilata di un partito di cui fanno parte gruppi vicini a posizioni che negano lo sterminio sarebbe l´ennesima offesa ai morti e ai loro figli».
L´Unione presenterà in consiglio comunale una mozione contro la manifestazione, ma nel centrodestra il capogruppo di An Stefano Di Martino e l´europarlamentare della Lega Matteo Salvini avvertono che non la firmeranno, quindi non potrà essere votata subito.
«Ognuno – spiega il primo – è libero di manifestare dove vuole. Non mi risulta che la Questura e la Prefettura si siano trasferite a palazzo Marino». Forza Italia e l´Udc, con i capigruppo Manfredi Palmeri e Giovanni Testori, pur giudicando «inopportuna la manifestazione» dicono «no al divieto».
Durissima la reazione del segretario provinciale della Fiamma tricolore Marco De Rosa, che accusa il centrosinistra di aver usato «parole di intolleranza». Di qui l´annuncio di una querela al capogruppo di Rifondazione comunista a palazzo Marino Gianni Occhi per aver definito «un partito di antisemiti e razzisti dichiarati» il suo movimento. Secca la replica di Occhi: «Sono onorato di essere querelato per aver detto queste cose».
In questo clima sempre più confuso, dalla Questura fanno sapere che il questore Scarpis oggi esaminerà la situazione. Solo nel caso di comprovati motivi di ordine pubblico potrebbe chiedere agli organizzatori di spostare la data o cambiare il tragitto del corteo. Che secondo il programma partirà alle 16,30 da porta Venezia per concludersi in piazza San Babila con un comizio del segretario nazionale della Fiamma, l´eurodeputato Luca Romagnoli. Nel frattempo, via internet è già partito il tam tam tra i centri sociali. E sono comparsi alcuni messaggi minacciosi sui loro siti, come Indymedia che invitano tutti a «contrastare la presenza fascista a Milano questo sabato».