pubblicato il 23.07.22
Fortezza Europa ·
Fortezza Europa movimento di estrema destra
Da Verona a Monza, gli ultrà del saluto fascista con forzisti e Lega
MILANO. Saluti romani sui ballottaggi. Con pacchetti di voti sicuri o indicazioni a favore dei candidati di centrodestra. Allo spareggio di oggi, in varie città, le sigle dell’estrema destra – in alcuni casi di stampo nazionalsocialista e antisemita – giocano un ruolo da co-protagoniste. Per poi andare all’incasso. Da Genova a Verona, da Monza a Todi, i “camerati” potrebbero essere determinanti. Uno dei casi più interessanti riguarda Verona. Si chiama “Fortezza Europa”: è una neonata formazione neonazista. Il nome deriva dal termine impiegato dalla propaganda del Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale per indicare l’Europa continentale. “Fortezza Europa” nasce da una scissione della sezione veronese di Forza Nuova: uno strappo derivato da contrasti proprio per il sostegno dei candidati sindaco. Perchè a differenza dei forzanovisti, “Fortezza” appoggia il candidato del centrodestra, Federico Sboarina, contrapposto alla senatrice Patrizia Bisinella fidanzata del sindaco uscente Flavio Tosi ( a sua volta da sempre appoggiato dall’estrema destra). Ma chi sono quelli di “Fortezza Europa” (sui quali il deputato dem Emanuele Fiano presenterà un’interrogazione )? Il capo è Yari Chiavenato, già segretario provinciale di FN, naziskin e ultrà del Verona arrestato nel ’96 per avere appeso in curva un manichino con la faccia dipinta di nero, impiccato e simboleggiante il giocatore olandese di colore Michel Ferrier che la società scaligera voleva acquistare. Maglie nere con croce celtica, i “fortezzini” si ritrovano in zona San Zeno dove sorge un negozio di abbigliamento, “London Calling”. Alternativa sia a FN che a CasaPound, “Fortezza Europa” ambirebbe a diventare una comunità nazionalsocialista locale ( sul modello dei Do.Ra. di Varese ). Da Verona a Genova: qui il candidato pd Gianni Crivello ha denunciato di avere assistito a cori e saluti fascisti durante un confronto con l’avversario Marco Bucci da parte di sostenitori dei quest’ultimo (che ha smentito). Più articolata la situazione Monza: Dario Allevi, candidato di FI, Lega e Fdi, ha il sostegno dei neonazisti di Lealtà Azione ( parata al cimitero Maggiore del 29 aprile ). Dovesse vincere, a qualcuno di loro – lo segnala l’Anpi – potrebbe arrivare una delega assessorile. Poi c’è Todi. Dopo il clamoroso 4,8% al primo turno, qui CasaPound si è apparentata con la Lega per sostenere Antonino Ruggiano. Cresciuti ovunque, i “fascisti del terzo millennio” a queste amministrative hanno scelto di andare da soli. Ma ai ballottaggi non fanno mancare il loro appoggio ai candidati di centrodestra in diverse realtà. Eccezione curiosa: Parma. Qui i capi locali di CasaPound hanno invitato a votare ( in chiave anti-Pizzarotti ) il pd Paolo Scarpa.
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