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Comunicato stampa
Mussolini l’impresentabile
La neofascista Mussolini a Porta a porta: “Meglio fascista che frocio”. “La Rai lascia che l’odio razzista colpisca gli omosessuali senza intervenire in modo adeguato”
Ufficio stampa Arcigay, 10 marzo 2006
Benito e Alessandra Mussolini
“’Meglio fascista che frocio’. Con queste parole violente e razziste pronunciate ieri sera a Porta a Porta la neofascista Alessandra Mussolini ha insultato non solo la sua interlocutrice Vladimir Luxuria, a cui va la nostra piena solidarietà, ma la dignità di tutti gli ascoltatori e le ascoltatrici omosessuali del programma di Bruno Vespa, senza che il conduttore intervenisse a censurare in modo adeguato le parole della leader di Alternativa Sociale. La Rai ha passato il segno”. Con queste parole il presidente di Arcigay, Sergio Lo Giudice, interviene per stigmatizzare il gravissimo episodio di violenza verbale andato in onda ieri sera su Rai Uno. “La risoluzione contro l’omofobia approvata dal Parlamento europeo il 18 gennaio scorso – ricorda Lo Giudice – ha assimilato l’omofobia, cioè l’avversione antigay, a razzismo, xenofobia e antisemitismo. Tuttavia, purtroppo, nel nostro Paese il pregiudizio razzista antiomosessuale è troppo diffuso, anche nella televisione di Stato, perchè si tuteli come dovuto la dignità dell’identità omosessuale come si farebbe con quella definita dal genere, dall’etnia, o dalla religione”. “Come avrebbe reagito Bruno Vespa – chiede il presidente di Arcigay – se ad un candidato di colore si fosse dato del ‘negro’? O se si fosse apostrofato come ‘sporco ebreo’ un rappresentante della comunità ebraica, o se si fosse usato contro una donna un pesante insulto relativo alla sua identità femminile? Nessuno osi scambiare l’eleganza con cui Vladimir Luxuria ha incassato il greve insulto con la tollerabilità di una simile barbarie di costumi”. Nei mesi scorsi, il ministro fascista Mirko Tremaglia ha definito “culattoni” le persone omosessuali in una lettera su carta intestata del suo ministero e l’ex ministro Roberto Calderoli, come alti esponenti della Lega, ha ripetutamente utilizzato termini come “ricchioni “ e “finocchi”. “È Alessandra Mussolini, la vera ‘impresentabile’ di questa competizione elettorale – conclude Lo Giudice – lei che si è posta a capo di una coalizione neofascista che comprende organizzazioni come Forza Nuova, autrice di un lungo elenco di violenze, non solo verbali, contro i gay. Questi sono oggi gli alleati di Silvio Berlusconi, un reale pericolo per le sorti della democrazia del Paese e un serio rischio di imbarbarimento delle relazioni sociali e civili”. A seguito dell’ennesima aggressione antigay di Forza Nuova, lo stesso ministro degli Interni Giuseppe Pisanu, parlando alla Camera dei deputati il 14 gennaio 2003, aveva dichiarato: “Si tratta di gesti che sono espressione di metodi violenti, che puntano a condizionare la normale dialettica democratica e, conseguentemente, a degradare i rapporti civili. Perciò, forme di illegalità politica diffusa come quelle praticate da Forza Nuova e da altri gruppi non possono essere più a lungo tollerate”.
Comunicato stampa
Ancora razzismo a Porta a Porta
Arcigay contro il ministro Tremonti: “intervenga la Commissione di Vigilanza RAI”
Ufficio stampa Arcigay, 16 marzo 2006
Giulio Tremonti
“Mettere in contrapposizione i gay e la natura è un’affermazione gravissima, che offende la dignità di milioni di cittadine e cittadini italiani e che allinea il Ministro Tremonti a quei suoi colleghi di governo come Tremaglia, Buttiglione e Calderoli, le cui affermazioni antigay sono state per l’Italia una vergogna di fronte all’Europa”.
È duro il commento del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, alle affermazioni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, nella trasmissione di Rai Uno “Porta a Porta” ha dichiarato: “Noi non simpatizziamo per i gay, noi manifestiamo una preferenza per la famiglia, per il mondo naturale, per la tradizione”.
“Il ministro Tremonti ricordi che solo poche settimane fa una risoluzione del parlamento europeo ha assimilato l’omofobia di cui lui si fa campione al razzismo e all’antisemitismo – prosegue Lo Giudice – e che dichiarare le persone omosessuali ‘contro natura’ appartiene al più bieco armamentario ideologico del pregiudizio antigay. È molto triste per l’Italia che questo avvenga proprio a ridosso dell’approvazione delle Unioni civili nella Repubblica Ceca: ormai non solo i paesi dell’Europa occidentale ma anche quelli dell’Europa orientale sopravanzano l’Italia in materia di diritti civili”.
“Solo una settimana fa – ricorda il presidente di Arcigay – nella stessa trasmissione, la neofascista Alessandra Mussolini aveva rivolto parole offensive relative all’orientamento sessuale nei confronti di Vladimir Luxuria. Chiediamo alla Commissione di Vigilanza Rai di garantire che la trasmissione condotta da Bruno Vespa smetta di essere una zona franca in cui gay, lesbiche e transgender possano essere insultate impunemente, senza neanche una ferma presa di distanza del conduttore”.
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