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CONDANNA AL PRESIDENTE DELL’ ANPI PER AVER DEPOSTO DEI FIORI AL CIPPO DI ALDO SALVETTI
L’On. Elena Emma Cordoni, con gli On. Mario Ricci e Fabio Evangelisti, ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno a seguito del decreto penale di condanna recapitato al Presidente comunale dell’ANPI di Massa Ermenegildo della Bianchina, e all’esponente del “Comitato Aldo Salvetti” Marco Lenzoni, per aver deposto il 30 aprile del 2004 dei fiori davanti alla lapide- monumento di Aldo Salvetti, giovane diciottenne barbaramente ucciso dai nazisti il 19 settembre del 1944.
Tale gesto avveniva dopo che, alla vigilia del 25 aprile del 2004, era stata tracciata da ignoti vandali una svastica proprio sulla lapide-monumento di Aldo Salvetti;
Il decreto di condanna, che per il Presidente comunale dell’ANPI prevede 5 giorni di arresto e a 100 euro di ammenda, sostituiti dalla sola pena pecuniaria consistente in 190 euro di ammenda, è stato emesso per il reato previsto dall’articolo 18 del Regio Decreto n. 773 del 18.06.’31 perchè “promuovevano, organizzavano e incitavano, mediante affissione di striscioni e distribuzione di volantini, una riunione pubblica davanti al monumento in memoria del partigiano Aldo Salvetti, senza darne preavviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
“Si tratta di un provvedimento ingiusto ed ingiustificato” – riferisce l’On. Cordoni – “che colpisce un ex partigiano novantenne e figura di riferimento per tutto il nostro territorio, una persona simbolo della nostra città e della libertà, una figura che da sola era in grado di garantire la democraticità dell’iniziativa. E’ stata una iniziativa organizzata da persone che, mostrandosi pubblicamente e civilmente hanno voluto restituire dignità ad un monumento simbolo della Resistenza oggetto di una vile provocazione da parte di ignoti. Per questo nell’interrogazione al Ministro è stato chiesto se non ritenga opportuno intervenire sull’argomento, promuovendo una iniziativa per superare questa norma antiquata ed ingiusta, essendosi trattato di una azione di civiltà a tutela della nostra memoria e dei valori democratici e della Resistenza”.
Il tribunale di Massa condanna il presidente dell’Anpi
Per aver cancellato una svastica tracciata su un monumento a un partigiano!
(27 giugno 2006)
Qualche giorno fa il presidente dell’Anpi di Massa Ermenegildo Della Bianchina e un altro antifascista sono stati condannati perché, il 30 aprile ‘04, in concorso tra loro, “… promuovevano, organizzavano ed incitavano, mediante affissione di striscioni, distribuzione di volantini, una riunione pubblica davanti al monumento in memoria del partigiano Aldo Salvetti senza darne preventivo avviso all’Autorità di Pubblica Sicurezza” in base al Regio Decreto n° 773 emanato il 18 giugno 1931, in pieno regime fascista. Quel giorno gli antifascisti massesi si erano recati al monumento ad Aldo Salvetti, partigiano comunista della formazione “Cartolari” catturato, torturato e ucciso dai tedeschi nel 1944, per cancellare la svastica con cui era stato sfregiato e deporvi dei mazzi di fiori.
Mentre ai fascisti viene consentito di sfilare protetti dalla polizia, come l’11 marzo ’06 a Milano, e le autorità non sono “capaci” di scoprire e punire i responsabili delle provocazioni fasciste, come quelle avvenute l’anno scorso al monumento ai partigiani del 9° Korpus in territorio sloveno e recentemente alle scuole slovene di Gorizia, queste stesse autorità perseguono sistematicamente – in base a leggi fasciste ! – chi in qualsiasi modo si opponga al fascismo. Come è avvenuto l’11 marzo a Milano con le cariche selvaggie e gli arresti subiti dagli antifascisti che tentavano di impedire l’oltraggiosa e illegale sfilata fascista, e come è accaduto agli antifascisti toscani, rei di aver voluto porre rimedio ad un oltraggio alla memoria di un antifascista caduto.
Sono i frutti di anni di riabilitazioni del fascismo e di criminalizzazione dell’antifascismo, di celebrazioni dei “martiri dele foibe” e di denigrazione della resistenza, di leggittimazione – in barba alle leggi e alla costituzione – di formazioni esplicitamente fasciste che rimandano, seppure in termini e proporzioni – per ora – diversi, gli anni precedenti alla salita al potere del fascismo, quando le squadre fasciste potevano agire impunemente protette, finanziate e sostenute dagli apparati dello stato liberale. Di fronte a questo riteniamo sia necessario rinsaldare l’unità e la solidarietà antifasciste.
Esprimiamo perciò la nostra più ampia solidarietà al presidente dell’ANPI di Massa e a tutti gli antifascisti massesi colpiti da una così infame condanna e invitiamo tutti gli antifascisti onesti ad inviare messaggi di solidarietà all’indirizzo: Della Bianchina Ermenegildo c/o sede Comitato Provinciale ANPI, P.zza Mazzini, 22, 54100 Massa.
Trieste, 26.6.2006
Per Promemoria – Associazione per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo
Il presidente Sandi Volk
fonte: promemoriats@virgilio.it
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