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sabato 16 settembre ad Ostia assemblea territoriale per preparare la manifestazione antifascista del 23 a Fiumicino
IL SILENZIO E’ DEI COMPLICI
Nella notte fra il 26 ed il 27 Agosto scorso, mentre si apprestava a tornare a casa dopo aver partecipato con un amico e la sua compagna ad una Dance Hall Reggae sulla spiaggia di Focene, Renato veniva aggredito ed assassinato.
Non c’è stato nessun diverbio e nessuna rissa, non ci stancheremo mai di dirlo e di scriverlo ovunque ed in
ogni occasione, si è trattato di una aggressione a freddo da parte di due persone (due giovanissimi), che sono scesi entrambi dalla loro automobile con i coltelli in pugno: uno ha ferito con due coltellate alla schiena Paolo, l’altro ha sferrato le 8 coltellate di cui 2 dirette al cuore che hanno stroncato per sempre il sorriso e la voglia di vivere di Renato.
Non sappiamo se questi individui siano militanti di una qualche organizzazione e crediamo che ciò non sia indispensabile per riconoscere nelle modalità dell’azione e nella scelta del luogo ( un chiosco notoriamente gestito da militanti di Rifondazione e frequentato da molta “gente di sinistra”), l’aggressione di matrice fascista. La notizia trapelata su alcuni giornali di un tatuaggio con la croce celtica sulla spalla di uno dei due aggressori, il tentativo di assalto al centro sociale Pirateria durante il corteo che ha attraversato le vie di Roma in risposta ai fatti di Focene, le numerose scritte comparse nel quartiere di Renato ( di cui una “acrobax – 1” comparsa proprio nei pressi della sua abitazione), il tentativo di aggressione ai danni di una delegazione di antifascisti milanesi giunti a Roma per la manifestazione, non fanno che confermare ciò di cui eravamo e siamo sicuri. L’assassinio di Renato è l’ultimo atto di una sequela incredibile di intimidazioni ed aggressioni che nel
territorio di Focene e Fiumicino e nella città di Roma hanno colpito negli scorsi mesi attivisti e soprattutto frequentatori degli spazi sociali e delle sedi di movimento (..dall’aggressione alla ex lavanderia occupata, al centro sociale la Torre, al Forte Prenestino alle tante aggressioni a singoli…), e che avevano già rischiato in più di una occasione di uccidere.
La verità è sotto gli occhi di tutti e tutte noi: in questa città è in atto una aggressione culturale, politica, militare da parte di organizzazioni neofasciste che agiscono con la copertura della destra istituzionale ( AN in testa). Un tentativo complesso che passa per la riscrittura di pagine della nostra storia, che prova a mettere sullo stesso piano fascisti ed antifascisti, collaborazionisti e resistenti, torturatori e torturati ( ricordiamoci la proposta di intitolare una piazza al criminale e torturatore Ettore Muti proprio nel Comune di Fiumicino); un tentativo di costruire una propria legittimità ed un proprio circuito di aggregazione attraverso l’apertura di spazi, la produzione editoriale, operazioni di Marketing sociale, la cultura dell’aggressione al più debole e delle lame; l’attacco diretto alla sinistra sociale ed ai movimenti, a chi anima e costruisce le lotte per la casa, per la difesa delle risorse ambientali, contro la precarietà del lavoro e della vita, chi occupa ed apre spazi per una socialità non mercificata e la libera espressione culturale, chi si oppone al razzismo ed alle guerre dei signori della terra, chi ancora sogna e si batte per un mondo diverso. Dopo l’assassinio di Renato, crediamo che nessuno possa continuare a girarsi dall’altra parte facendo finta di non vedere ciò che sta accadendo, nessuno può evitare di schierarsi, prendere parola, mobilitarsi. Non c’è più spazio per ridurre tutto alla logica degli opposti estremismi, per stabilire strane equivalenze ed equidistanze, non c’è più spazio per l’indifferenza e le banalizzazioni, occorre reagire, rompere questo assordante muro di silenzio, ripartire dai nostri quartieri e dai nostri territori. Per questo facciamo appello alle forze sociali e politiche, a partiti e sindacati, associazioni e comitati di quartiere, collettivi di studenti, centri sociali e realtà di movimento, a tutti e tutte i cittadini di questo territorio a contribuire alla costruzione della Manifestazione che Sabato 23 Settembre, ad un mese dalla morte di Renato, attraverserà le vie di Fiumicino.
Proponiamo di vederci Sabato 16 Settembre alle ore 17.00 al Vittorio Occupato (spazio della ex chiesetta), lungomare Paolo
Toscanelli 184, Ostia.
Con Dolore e con Rabbia
Le compagne ed i compagni del Vittorio Occupato di Ostia
da indymedia
manifestazioni antifa