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Dopo 8 mesi dall’arresto il nazista Giuseppe Pepe è libero.
Giuseppe Pepe di Nichelino, l’accoltellatore dei 2 ragazzi del Barocchio il 10 luglio 2005 è di nuovo libero e perciò lo possiamo di nuovo tranquillamente incontrare…
La notizia la si può leggere su La Stampa di Torino del 12 ottobre. Pag. 47
Fonte: Indymedia
QUALCHE NEWS DELL’ARRESTO:
CENTRI SOCIALI: ANARCHICO ACCOLTELLATO, UN ARRESTO
TORINO, 15 LUG – La Digos della polizia di Torino ha fermato la notte scorsa un uomo, accusato di aver partecipato all’aggressione, a coltellate, ai danni di due anarchici, avvenuta all’alba del 12 giugno nel centro sociale il ‘’Barocchio’’ di Grugliasco (Torino). I feriti erano stati un giovane di 27 anni, che aveva riportato un taglio superficiale a un avambraccio, e un uomo di 39 anni, per cui era stato necessario invece un intervento chirurgico all’addome, a causa di un profondo taglio. Gli occupanti del centro sociale avevano riferito di un’aggressione di stampo neonazista, da parte di ‘’teste rasate’’. Del caso si era occupata fin dall’inizio la Digos della Questura di Torino, coordinata dal dirigente Giuseppe Petronzi. Immediata, nei giorni successivi ai fatti, la reazione dei gruppi antagonisti cittadini: una settimana dopo avevano organizzato un presidio e un corteo ‘’contro i rigurgiti fascisti’’, terminata con scontri con le forze dell’ordine e quattro fermati tra i manifestanti, scarcerati successivamente.
TORINO, SCOPERTO ARSENALE NAZI DOPO AGGRESSIONE AL BAROCCHIO
by agenzia ansa Saturday, Jul. 16, 2005 at 5:10 PM
La Digos che indaga sulle coltellate ai due anarchici del Barocchio ha scoperto un arsenale neonazista stracolmo di coltelli, mazze, rasoi e altri oggetti contundenti, oltre a materiale di propaganda nazi. C’è già stato un arresto, undici gli indagati
ANSA (CRO) – 16/07/2005 – 16.41.00
CENTRI SOCIALI: ANARCHICI FERITI, SCOPERTO ARSENALE SKINHEAD. L’AGGRESSIONE UN MESE FA. UN ARRESTATO, INDAGINI SU ALTRI 11 (ANSA) – TORINO, 16 LUG – Un arsenale degli skinhead a Torino: e’ quanto ha scoperto la Digos indagando sull’aggressione, avvenuta il 12 giugno scorso, contro due anarchici del centro sociale il Barocchio di Grugliasco (Torino). In carcere e’ finito Giuseppe Pepe, 25 anni, di Nichelino (Torino), ma altri undici sono sotto inchiesta: due per il ferimento degli stessi anarchici, nove per l’arsenale, stracolmo di coltelli, mazze, rasoi e altri oggetti contundenti, oltre a materiale di propaganda nazifascista. Nel complesso, dunque, al momento sono rientrate nell’indagine 12 persone: un arrestato e due indagati per tentato omicidio dei due anarchici, gli altri per detenzione di armi da taglio. Gli inquirenti proseguono, tuttavia, le indagini alla ricerca dei complici dei due ferimenti. All’appello mancherebbero almeno due o tre persone che parteciparono all’assalto. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati in totale 25 coltelli, tutti con spesse lame, lunghe almeno 30 centimetri, una mazza ferrata, un pugno di ferro, rasoi, bombolette di spray irritante al peperoncino, una grossa fionda, una mazza da baseball, un manganello telescopico, un passamontagna, volantini propagandistici e toppe con simboli nazisti, dalla svastica alla croce celtica. A Pepe la Digos era arrivata tre ore dopo l’accoltellamento, poi alcune intercettazioni telefoniche avevano fornito conferme ai loro sospetti e avevano portato a individuare gli altri del gruppo. Al telefono e con sms Giuseppe Pepe commentava i fatti del Barocchio con skinhead di Bergamo e di Milano. Tra i suoi interlocutori, tra l’altro, c’era anche uno degli arrestati venti giorni fa dalla Digos di Milano per un altro tentato omicidio, anch’esso ai danni di un giovane di un centro sociale. Gli inquirenti ritengono, comunque, che, al di la’ del grave episodio, il fenomeno skinhead a Torino sia circoscritto a un numero relativamente limitato di fanatici. (ANSA).
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