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Ore 20.00 presidio antifascista-antirazzista in piazza Derna.
resoconto del presidio antifascista di piazza derna – torino
Nonostante l’annullamento della fiaccolata di Forza Nuova, ieri sera venerdì 13/10 oltre un centinaio di persone hanno preso parte all’iniziativa antifascista e antirazzista organizzata in Barriera di Milano, quartiere che ormai da settimane si trova sotto la luce dei riflettori mediatici in seguito alle vicende del cosiddetto “tossic park”.
La musica e le nostre parole hanno cercato di allontanare lo spettro dei discorsi xenofobi e razzisti declamati a gran voce dalla destra cittadina, che fin da subito aveva tentato di strumentalizzare il disagio espresso dagli abitanti del quartiere. I partiti e i gruppi politici di destra e di estrema destra, come Alleanza Nazionale e la Lega Nord, avevano infatti cercato di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, strumentalizzandola con parole razziste contro tutte le immigrate e gli immigrati, facendo tante chiacchiere intrise di ignoranza e xenofobia. Addirittura un gruppo neonazista come Forza Nuova aveva chiesto di sfilare per quelle strade, ma la promessa degli antifascisti e delle antifasciste torinesi di scendere in piazza contro di loro ha fatto sì che nei giorni scorsi la questura vietasse la loro parata.
L’iniziativa di ieri era stata preparata con un volantinaggio nel quartiere, nel tentativo di comunicare con gli abitanti, comprenderne le ragioni e intercettarne il disagio, nell’obiettivo di proporre un punto di vista altro sulla situazione. La scelta di riappropriarsi delle strade che Forza Nuova avrebbe voluto occupare e la significativa partecipazione al presidio in Piazza Derna hanno quindi fatto in modo che una voce e un approccio alternativo al problema, si esprimessero all’interno del quartiere.
In quella zona di Torino, il degrado e l’abbandono sicuramente si percepiscono in mille forme, dall’assenza di infrastrutture per il tempo libero agli scarsi servizi pubblici, dalla mancanza di socialità al diffondersi dello spaccio di eroina. Qui come altrove, le periferie sono state letteralmente abbandonate a sé stesse da chi governa la città. A Torino è stato più conveniente lucrare su grandi eventi come le Olimpiadi, abbellendo il centro per il futuro guadagno dei soliti noti, piuttosto che farsi carico del complesso problema rappresentato da queste zone. Tanto Chiamparino quanto Borghezio e Ghiglia non hanno nulla da prometterci o da insegnarci.
Il disagio e la rabbia possono essere tanto una risorsa per lottare e provare a cambiare le cose, quanto il brodo di cultura per la peggiore demagogia: sta solo a noi scegliere. Soltanto se sapremo agire tutti insieme e in modo autonomo, assediando le istituzioni, invadendo il nostro spazio metropolitano e opponendoci al degrado in nome di migliori condizioni di esistenza per tutte e tutti in tutte le periferie, diventeremo qualcosa che non sarà più possibile strumentalizzare.
NETWORK ANTAGONISTA TORINESE
Csoa Askatasuna
Csa Murazzi
Collettivo Universitario Autonomo