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27 GENNAIO: MEMORIA PER IL FUTURO
Il 27 gennaio, giornata della memoria, come ogni anno riporta alla luce le storie dimenticate di donne e uomini deportati nei campi di concentramento e di sterminio o condannati al confino perché non conformi per ragioin razziali, sessuali, sociali o politiche al modello propugnato dal nazifascismo.
La memoria è soprattutto uno strumento per guardare al domani, perché non si ripetano queste persecuzioni in forme vecchie o rinnovate e perché le ideologie portatrici di discriminazione e morte non trovino più alcuna legittimazione.
Troviamo sia un grave affronto per le nostre vite e per la memoria di donne e uomini vittime o sopravvissuti dell¹olocausto che il 26 gennaio a Torino gli squadristi di Forza nuova intendano celebrare le imprese criminali delle SS naziste e che il 27 gennaio i fascisti di Azione giovani a Napoli intendano fare una manifestazione per consegnare in prefettura le firme contro i Pacs.
Con il pretesto dei Pacs, negli ultimi mesi si è assistito ad una
preoccupante crescita del razzismo e alla quotidiana criminalizzazione di lesbiche, gay e trans e delle relazioni omoaffettive da parte degli inquisitori vaticani e delle destre fasciste, razziste e squadriste.
Siamo di fronte al solito meccanismo di depistaggio dai problemi reali: in pieno allarme sulle condizioni climatiche del pianeta, con un’Italia asservita alle logiche guerrafondaie e impegnata su più fronti di guerra, con condizioni di vita e lavorative sempre più instabili e precarizzate, è davvero grottesco che le unioni civili e le relazioni omosessuali vengano stigmatizzate come il male dei mali.
Grottesco è anche che l’attacco alle relazioni omoaffettive richiami a gran voce il modello tradizionale di famiglia. Forse che i difensori della sacra famiglia non sono al corrente dei dati preoccupanti su violenze, stupri ed omicidi che avvengono fra le mura domestiche? Non ci crediamo!
Siamo invece convinte/i che il tentativo di ricondurre ad un modello unico di vita miri a neutralizzare e criminalizzare ogni lotta per l’autodeterminazione e ad imporre una concezione patriarcale e violenta di famiglia.
Per questo invitiamo tutte le soggettività antifasciste a dare il loro
sostegno alla mobilitazione antifascista a Torino (26 gennaio ore 20 piazza Bernini) e alle eventuali mobilitazioni delle compagne e dei compagni napoletani il 27 gennaio.
Ricordiamo anche la particolare importanza che in questa fase storica assume il corteo nazionale ‘NoVat! Autodeterminazione Laicità Antifascismo’ che si terrà a Roma il 10 febbraio 2007.
Coordinamento Facciamo Breccia
www.facciamobreccia.org