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Da GravinaOnLine
Gravina: Svastiche e Scritte Antisemite
Presa di mira una nuova attività commerciale gestita da cinesi
Considerazioni della redazione
Se è vero che l’immigrazione di grandi masse di individui diversi per cultura, religione, aspetto fisico, parametri etnici e sviluppo socio-economico crea una variegata gamma di diversità, sconvolgendo a volte il comune senso di operare e pensare delle società ospitanti, è pur vero che la diversità è alla base della vitalità e l’integrazione un momento di arricchimento per tutti.
Mal si comprendono, quindi, e non si giustificano gli episodi di intolleranza a danno di esercenti commerciali cinesi, attraverso l’imbrattamento di saracinesche e vetrine con svastiche e scritte offensive.
A prescindere dalle considerazioni sul processo di globalizzazione che sta investendo anche la nostra comunità, è forse opportuno ricordare che “l’altro”, anche quando viene da lontano, non è “avversario minaccioso” ma strumento di confronto e di crescita; non è l’intruso che viene a brucare l’erbetta nel nostro orticello, ma individuo portatore di umanità, creatività, cultura, originalità che possono ben coniugarsi con la realtà socio-economica in cui queste vanno ad integrarsi.
Il confronto, la cooperazione e l’armonizzazione delle varie esigenze nel pieno rispetto del principio di legalità e di reciprocità sul piano dei diritti e dei doveri sono essenziali alla crescita di una comunità “civile” proiettata verso un futuro multietnico e pluralista.
Non è inopportuno, per concludere, qui ricordare un pensiero di Salvador Giner che ne”le ragioni della democrazia” così scrive: ”.....la cura del proprio orto civile o politico – il rispetto di chi ci circonda, l’esigenza di autorità locali legittime ed efficienti, la tolleranza per i diversi che vivono con noi – è preliminare ed essenziale.
L’arte di essere un buon cittadino, però, consiste nel sapere anche quando queste preoccupazioni immediate vanno combinate con altre solo apparentemente più remote: quando diventa necessario pensare che oggi il nostro prossimo è composto da tutti gli esseri umani, ovunque si trovino. Nessuno vive più su un’isola.. Non domandare per chi suona la campana, ha detto il poeta: essa suona per te; quella della libertà suona per te, ma la sentirai soltanto se vuoi condividere il tuo arbitrio con gli altri. Se vuoi dar loro la mano”.
Ecco allora che diventa essenziale formare dei buoni cittadini, per arrivare ad una società universale, che garantisca il rispetto dei diritti civili e delle persone umane.