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Questa mattina oltre centocinquanta studenti hanno dato vita, in piazza del Collegio Romano (di fronte l’ingresso del Liceo VIsconti), ad una assemblea pubblica antifascista, nella quale si è discusso del valore della memoria e della importanza di non accettare la diffusione di idee e pratiche neofasciste.
La assemblea era nata in seguito alla richiesta (infine rifiutata nella giornata di ieri) di un gruppo neofascista di tenere un incontro, con un unico relatore di dubbia credibilità, sulla vicenda processuale derivata strage di Bologna.
Sono intervenuti, all’assemblea, Marco Bottazzi (ANPI) e Massimo Converso (OperaNomadi) a proposito di memoria e revisionismo, oltre al sen.Bonadonna venuto a portare la propria solidaerità.
Nel corso dell’assemblea, ed all’interno del Liceo Visconti, è stato inoltre letto un intervento inviato da Rosario Bentivegna, la cui presenza per motivi organizzativi si è resa impossibile.
Dopo l’assemblea è stato richiesto al Dirigente Scolastico (richiesta già avantaza al Consiglio di istituto di ieri) che Bottazzi e Convesopotessero entrare a discutere con gli studenti del Visconti interessati.
Dopo un iniziale diniego del Dirigente Scolastico, anche grazie alla insistenza degli studenti dentro e fuori l’istituto, gli studenti del Visconti hanno potuto infine confrontarsi con validi rappresentanti a proposito della resistenza, dell’olocausto, del revisionismo – segnando così anche simbolicamente un momento significativo, dopo l’ombra di una possibile iniziativa neofascista in un liceo della nostra città.
Nel corso dell’assemblea, ed all’interno del Liceo Visconti, è stato inoltre letto un intervento inviato da Rosario Bentivegna, la cui presenza per motivi organizzativi si è resa impossibile.
E’ stata una giornata importante, in cui la mobilitazione degli studenti e della città ha da una parte impedito l’infame convegno e consentito agli studenti del Visconti un significativo momento di confronto.
Importante anche perchè rappresentanti di molte scuole della città (fra gli altri, rappresentanti di Virgilio, Giulio Cesare, Cavour, Manara, Tasso, Mamiani, Aristofane, Orazio) hanno avuto un momento unitario di discussione sulla gravità degli episodi di squadrismo, ad opera di un gruppuscolo di neofascisti, nelle scuole.
Ultimo dei quali l’incredibile episodio di ieri al Liceo Newton,
dove un gruppo di neofascisti esterni all’istituto ha mandato
all’ospedale un ragazzo di 16anni colpevole di aver protestato di fronte ad un volantinaggio dai contenut fascisti (a questo proposito, apprendiamo dai giornali una ridicola e oltraggiosa smentita – che vorrebbe farci credere un ragazzo di sedici anni, colpito con caschi e catene con un esito di ben sette giorni di prognosi, sia stato in realtà l’aggressore).
A questo proposito, gli studenti antifascisti promuovono una giornata di mobilitazione cittadina per Sabato 3 Marzo. Non siamo disposti ad accettare che un grupposcolo di fascisti, nel colpevole silenzio di molti in questa città, continui a rendersi protagonista di episodio di squadrismo e prevaricazione. Nè tanto meno che vadano in giro a propagandare le loro oscente tesi revisioniste.
Per ribadire, a questo proposto, la volontà invece di portare avanti un percorso di memoria storica gli studenti antifascisti hanno anche deciso di promuovere un incontro sulla stagione delle stragi e sull’eversione nera nel nostro paese per Venerdì 16 Febbraio nell’Aula Magna dell’istituto Galilei.
Si affronteranno, peraltro, anche lacune e contraddizioni (piu volte sottolineate proprio dagli antifascisti) del processo Mambro-Fioravani ma con l’intervento di relatori di dotati di una comprovata credibilità (notiamo peraltro il “comitato l’ora della verità” diffonda comunicati sempre piu divertenti, come quello in cui faceva presente di essere potuto intervenire al Farnesina e di non capire perchè non potesse farlo al Visconti – facendo finta di dimenticare il Farnesina in quei giorni fosse “sequestrato” dallo stesso gruppuscolo di neofascisti che aveva avanzato la richiesta dei locali al Liceo Visconti).
Denunciamo, infine, l’intimidatorio atteggiamento della Questura di Roma, che in prossimità del presidio ha effettuato diverse ed del tutto immotivate (si trattava peraltro di una iniziativa regolarmente preavvisata) identificazioni di antifascisti che lasciavano la piazza al termine dell’iniziative. Notiamo, a questo proposito, la Questura non abbia preso nessuna iniziativa rispetto alle numerose e note azioni fasciste, a paritre da quella di ieri, mentre abbia dimostrato particolare solerzia nell’inutile identificazioni dei partecipanti ad una assemblea pubblica.
Ma le intimidazioni e le aggressioni (come la giornata di oggi, e le mobilitazioni dei giorni scorsi, hanno dimostrato) non limitano la determinazione degli studenti di roma a ribadire che il fascismo non trova, e non potrà trovare, spazio nelle nostre scuole.
studenti antifascisti di roma – 26 gennaio
manifestazioni antifa