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24 febbraio 2007: verso le tre di notte un ragazzo appartenente al Cantiere Resistente, nuovo soggetto politico impegnato nel progetto di uno spazio sociale autogestito nel territorio lucchese, viene inseguito per alcuni chilometri da due, forse tre, macchine piene di estremisti di destra. Il ragazzo perde il controllo del mezzo e si schianta contro alcune automobili in sosta davanti al bar Tambellini a S. Alessio. Sceso dall’auto si dà alla fuga, ma braccato da una dozzina di fascisti, viene atterrato, ricoperto di sputi, calci, pugni e infine accoltellato almeno tre volte, finché stremato non perde conoscenza. Alcune persone sopravvenute danno l’allarme, scongiurando un tragico finale. Il ragazzo si sveglia all’ospedale di Lucca dove, oltre ai numerosi punti di sutura, gli verrà nei giorni seguenti impiantata una placca per la riduzione della frattura al malleolo del piede destro e verranno ricollegati i legamenti della caviglia gravemente danneggiati.
E’ questo l’ultimo di una lunga serie di episodi avvenuti a Lucca negli ultimi anni. Un’escalation di minacce, intimidazioni, aggressioni e pestaggi perpetrati da estremisti di destra, spesso collegati ad organizzazioni fasciste come Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Naziskin, Bulldog 1998 (gruppo ultrà della lucchese). Nella Lucca “centro commerciale naturale”, nella Lucca “città salotto” che si vende a turisti e cittadini abbienti, prolifera indisturbato un sottobosco di squadristi fascisti, poche decine di persone, spesso figli della Lucca bene, che hanno finora goduto dell’indifferenza, quando non di vere e proprie coperture a garanzia della loro impunità, da parte delle istituzioni. A coloro che oggi si svegliano di soprassalto, increduli che nella “pacificata” Lucca possano accadere fatti simili, vogliamo far presente che il fenomeno dell’estremismo di destra e del neofascismo è stato in questi anni spalleggiato, e spesso foraggiato, da ambienti conservatori nonché dai partiti del centrodestra, basti pensare all’alleanza alle ultime elezioni politiche tra Casa delle Libertà, Alternativa Sociale-Forza Nuova e Fiamma Tricolore. Quando si tratta di raccattare voti Berlusconi & C. non esitano nemmeno ad organizzare manifestazioni in cui si esprime il peggio del nazifascismo attuale, tra sventolii di croci celtiche, saluti romani, svastiche tatuate, ecc. Senza andare troppo lontano, ricordiamo che nella giunta comunale di Altopascio un forzanuovista ricopre la carica di assessore.
I fenomeni a cui oggi assistiamo si nutrono anche del razzismo strisciante indotto da legislazioni discriminatorie, come la legge Turco-Napolitano che ha istituito i Centri di Permanenza Temporanea per migranti, veri e propri lager che sanciscono legislativamente l’esistenza di persone di serie B per le quali non valgono i diritti di tutti gli altri esseri umani. Si alimentano della logica securitaria proposta e propagandata indifferentemente dal centrodestra e dal centrosinistra, riassumibile nello slogan reazionario “legge e ordine”, una società del controllo e della repressione (videocamere, poliziotti di quartiere, carcere) che tende a colpire i soggetti più deboli. Prosperano nell’attuale situazione di precariato generalizzato che ha progressivamente ridotto i diritti dei lavoratori, tagliato drasticamente i salari, distrutto ogni parvenza di stato sociale, eliminato ogni sicurezza di una vita dignitosa per un numero sempre più grande di persone. Lo stesso Emanuele, già colpito dai fascisti, ha subito la perdita del lavoro, non essendogli stato rinnovato il contratto a termine con il quale era stato assunto tre mesi prima. Coloro che non sono più utili alla produzione vengono automaticamente espulsi dall’attività lavorativa grazie a quelle forme precarie di contratto imposte negli ultimi 15 anni da entrambi gli schieramenti politici che si sono alternati al governo. Una società, dunque, fortemente gerarchizzata e autoritaria, in cui il potere reale è nelle mani di pochi, i quali possono disporre a proprio esclusivo vantaggio della vita stessa delle persone, devastano l’ambiente dei territori stravolgendo il vissuto quotidiano degli abitanti e mettendone a repentaglio la salute, esportano guerre in tutto il mondo. E’ già, questa, una società in via di fascistizzazione.
Sabato 17 marzo a Lucca si terrà un grande corteo antifascista indetta dal Coordinamento Cittadino Antifascista. Nell’ambito di questa manifestazione intendiamo lanciare un progetto di liberazione della nostra città. Liberazione da tutte le forme di fascismo e squadrismo e dalle connivenze con esse, ma anche dalle discriminazioni contro i migranti, dalle guerre e dall’economia di guerra, dal precariato in tutte le sue declinazioni che precarizza la vita, dalle lobbies politico-affaristico-massoniche che dettano legge nel nostro territorio. Liberazione per conquistare spazi di agibilità politica e culturale in città, per ottenere un centro sociale autogestito che sia uno strumento di pratica ed espressione per tutte le forze più vive e propositive del nostro territorio.
Un processo di cambiamento che vogliamo costruire all’insegna dello slogan LUCCA LIBERA.
SABATO 17 MARZO ORE 16.00
PIAZZA S. MICHELE – LUCCA
CORTEO ANTIFASCISTA
CANTIERE RESISTENTE – LUCCA
DOCUMENTO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALL’ ASSEMBLEA CITTADINA DELL’8 MARZO 2007 MANIFESTAZIONE REGIONALE CONTRO LE VIOLENZE FASCISTE
che si terrà a LUCCA il 17 Marzo 2007
(P.zza San Michele ore 16)
NON SI TRATTA SOLO DI BULLISMO
NON SI TRATTA DI GUERRA TRA LE BANDE
Il Coordinamento cittadino antifascista, costituitosi in una serie di riunioni allargate del Comitato genitori “Fermiamo la violenza”, a cui hanno partecipato insegnanti, cittadini democratici, associazioni e organizzazioni sindacali e politiche, propone all’Assemblea cittadina dell’8 marzo 2007 di aderire alla Come era prevedibile, la serie impressionante di episodi di violenza degli ultimi anni, riportata nell’appello dei genitori, va aggiornata con l’aggressione contro Emanuele Pardini, accoltellato al grido di “sporco comunista” dopo una vera e propria caccia all’uomo la notte di venerdì 24 febbraio, dopo che nel pomeriggio si era svolta un’udienza del processo per un pestaggio di mezz’ora avvenuto in pieno centro il 15 agosto 2004. E’ ancora più evidente che come qualcuno si illude o vuol far credere che sia. All’atteggiamento arrogante e intimidatorio tipico del bullismo si lega un’ideologia politico-culturale che attinge esplicitamente al nazismo e al fascismo, rivisitata con i temi del razzismo nei confronti degli immigrati e dell’intolleranza nei confronti di chi la pensa (o anche
semplicemente veste) diversamente.
perché da tempo una determinata organizzazione di estrema destra ha conquistato una sorta di controllo del territorio nella curva dello stadio e in alcune zone sempre più estese della città, dove ragazzi che la pensano diversamente non possono più recarsi senza essere oggetto di intimidazioni e vere e proprie aggressioni
fisiche sempre più violente. Si è generato – anche nelle scuole- un vero e proprio clima di paura e di omertà, che coinvolge studenti e genitori, per cui molti fatti anche gravi non vengono denunciati alla pubblica opinione e alle autorità. Ciò è dovuto anche alla sensazione che determinati gruppi e persone siano caratterizzati da una sorte di impunità, nonostante il chiaro pericolo di reiterazione del reato.
L’IMPUNITA’ DETERMINA L’IRRESPONSABILITA’ E LA CONVINZIONE DI POTERE FARE QUALSIASI COSA. COSA ACCADRA’ DOPO LE INTIMIDAZIONI, LE AGGRESSIONI IN PIENO GIORNO NONSTANTE LA PRESENZA DEI GENITORI, I CALCI IN FACCIA E NELLO STOMACO, UN AUTO BRUCIATA, LO STUPRO DI UNA RAGAZZA LESBICA E I PESTAGGI CON RICORSO AL PRONTO SOCCORSO E OPERAZIONI D’URGENZA?
E’ evidente, inoltre, che la sede cittadina di Forza Nuova costituisce, insieme ai Bulldog della curva, un luogo di aggregazione per l’esercizio di reati (tra cui anche l’apologia di fascismo) e per organizzare vere e proprie squadre violente in azione sul territorio.
Chiediamo, per questo specifico motivo, alla Magistratura, alle forze dell’ordine, alle istituzioni la CHIUSURA DELLA SEDE DI LUCCA DI FORZA NUOVA
Chiediamo, in ogni caso, alle forze dell’ordine che in tempi brevissimi diano alla città e ai responsabili delle violenze segnali chiari e tangibili della fine del tempo dell’impunità!. In caso contrario, ci vedremo costretti a chiedere le dimissioni del Prefetto e del Questore di Lucca.
Proponiamo alle scuole, agli studenti, ai docenti e alle organizzazioni sindacali della scuola una serie di iniziative politico culturali sul fascismo e il neo fascismo e, in particolare, l’indizione di una giornata da dedicare in tutte le scuole della città alla discussione sulle violenze a Lucca.
Ai partiti democratici e antifascisti , sia a livello nazionale che locale, chiediamo un impegno costante contro le violenze fasciste, evitando speculazioni solo di tipo pre-elettorale.
In particolare, devono essere garantiti ai giovani, oltre all’agibilità politica e la libertà di movimento, degli spazi sociali autogestiti, che funzionino come luogo di aggregazione per iniziative politico-culturali, che costituiscono un antidoto efficace al diffondersi del razzismo e del neofascismo.