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Busto Arsizio – Angioletto Castiglioni, 84 anni, testimone della barbarie nazista, aggredito verbalmente in pieno centro da un gruppo di giovani neonazisti
Insulti al reduce dei lager: “Sporco partigiano”
A Busto, volenti o nolenti, si dovranno fare ancora a lungo i conti con neonazismo e dintorni, anche dopo il voto del consiglio comunale che sembrava aver sopito la questione con l’unanime condanna delle ideologie totalitarie. Sabato verso le ore 20 in pieno centro, in via Milano, Angioletto Castiglioni, 84enne partigiano e reduce dei lager nazisti, ha subito un’aggressione verbale da parte di una ventina di ragazzotti di estrema destra, per la maggior parte teste rasate, molti con svastiche tatuate sulle braccia o sul collo. «Sporco partigiano» gli ha sibilato in faccia uno di loro, con neanche un quarto dei suoi anni sulle spalle. Un insulto cui l’ex combattente della guerra di Liberazione ha risposto a testa alta ricordando il suo passato di combattente senza macchia, torturato e deportato nei campi della morte, a Flossenbürg. A due riprese il branco ha stretto da presso Castiglioni, già bersaglio anni fa di facinorosi. Solo l’intervento del capo dei naziskin, un giovane descritto come particolarmente alto e robusto, ha impedito che all’anziano reduce della Resistenza venissero messe le mani addosso.
Angioletto Castiglioni non desidera commentare quanto accaduto, anzi non voleva neppure che questa storia emergesse: non lui, che non desidera si faccia eccessiva pubblicità a questi comportamenti, ma altri hanno fatto giungere la notizia alla stampa. Lo si è dovuto convincere perchè presentasse un’informativa alla Digos in Commissariato. Del resto il suo, e lo ha ripetuto spesso a chi lo conosce, non vuole essere un ruolo di vittima, ma di testimone per chi non c’è più, per chi non tornò, per chi passò per il camino.
Martedi 25 Settembre 2007
Nessuno sarebbe intervenuto in difesa dell’uomo, minacciato verbalmente
Varese, aggredito da naziskin decano dei deportati campi sterminio
Angioletto Castigioni, custode del Tempio Civico di Busto Arsizio, 84 anni, partigiano, ex deportato nei campi di sterminio, è stato aggredito da una ventina di naziskin, nel centro della citta’
http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/?id=1.0.1348108082
Milano, 25 set. – (Adnkronos) – Angioletto Castigioni, custode del
Tempio Civico di Busto Arsizio, ottantaquattro anni, partigiano, ex
deportato nei campi di sterminio, e’ stato aggredito da un gruppo di una ventina di naziskin, nel centro della citta’ in provincia di Varese.
Intervistato da Radio Popolare, e’ lo stesso Castigioni a raccontare
cosa e’ accaduto: ‘’Uno del gruppo, avendomi riconosciuto, ha detto ecco lo sporco partigiano! Erano tutti con braccia alzate nel saluto nazista, alcuni avevano tatuaggi di svastiche sul collo e sul braccio. Mi sono sentito offeso, ho detto no! io sono un pulito partigiano, un pulito della Resistenza’’.
Castiglioni, nonostante l’eta’ avanzata, ha affrontato i naziskin, i
quali hanno tentato di aggredirlo: ‘’Voi che fate quel saluto con cui
inneggiate a Hitler -ha detto l’ex deportato ai ragazzi, tutti tra i 20
e i 25 anni- andate nei campi dove io mi sono salvato e sono riuscito a dire come testimone quel che ha fatto quel saluto li’, e dopo ne parliamo. Loro hanno cercato di avvicinarsi sempre di piu’, circondandomi. Poi quello che forse era il capo ha detto basta, andiamo, e se ne sono andati, sempre inneggiando a Hitler e dicendomi ancora sporco partigiano’’.
Nessuno dei tanti cittadini che a quell’ora affollavano il centro di
Busto Arsizio e’ intervenuto: ‘’Non si e’ alzano nessuno a difendermi! denuncia Angioletto Castiglioni Ma indipendentemente da questo il fatto politico e’ che la gente se ne frega. Io porto la mia testimonianza quando mi invitano, e allora racconto cosa e’ stato il nazismo e cosa e’ stato il fascismo, nelle scuole nelle universita’, ma il fatto e’ che in tutte le manifestazioni non c’e’ piu’ quella partecipazione di popolo. Ormai sono quelle 4 bandiere e finisce tutto li’”.
‘’Ci domandiamo, noi pochi superstiti, se abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere di trasmettere la memoria. Io ho 84 anni ma noi a quell’eta’ eravamo le punte di diamante della difesa della Costituzione. Oggi tutti parlano di cambiarla la Costituzione, e la Costuzione e’ antifascista e antinazista. Io ho dovuto subire l’umiliazione, non per me ma per quanti ho visto morire sterminati dentro i campi, nelle camere a gas, nei crematoi, le ceneri buttate nei campi per fare concime!’’