pubblicato il 11.11.08
Alemanno in visita ad Auschwitz "Condanno nazismo e fascismo" ·
Il sindaco di Roma accompagna 250 scolari romani nel campo di concentramento polacco "Credere nelle radici ma l'odio è inaccettabile". L'abbraccio del presidente della comunità ebraica
Alemanno in visita ad Auschwitz "Condanno nazismo e fascismo"
Il sindaco di Roma in vista al campo di concentramento d Auschwitz
ROMA - Il fascismo va condannato tanto quanto il nazismo. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, al termine della giornata di visite al campo di sterminio di Auschwitz. "Quello che è chiaro per me - ha detto l'esponente di An - è che la condanna del fascismo e del nazismo deve essere ugualmente netta. Questo deriva dalla memoria di quello che è successo".
Aiutato da due ragazzi rom, due musulmani e dal presidente della comunità ebraica romana, il sindaco Alemanno ha deposto ai piedi del Muro della morte, insieme ad una corona di rose bianche, un sasso a dimostrazione della "stabilità" del ricordo che non deve mai abbandonarci.
Hanno accompagnato la visita del sindaco, 250 ragazzi della scuole romane. "Uno dei momenti più emozionanti e personalmente coinvolgenti - ha detto Alemanno - è stato il forte e sentito abbraccio con il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. Un abbraccio inatteso - ha rivelato il sindaco - ma che mi ha particolarmente emozionato''.
In un silenzio irreale, davanti alle camere a gas e ai forni crematori, Alemanno è ritornato dove sessant'anni fa, un milione di prigionieri morirono di stenti e torture. Sul solco tracciato da Gianfranco Fini che nel 2003, allora segretario di An in visita Israele, additò il fascismo quale male assoluto, Alemanno ha definito "forme di degenerazione" i totalitarismi come il fascismo e il nazismo. "Il cuore e l'identità di destra - ha detto Alemanno - è credere nelle radice e nelle appartenenze che vanno mantenute vive ma questo non deve portare all'odio del diverso".
Per quanto riguarda la contestata proposta di intitolare a Roma una strada a Giorgio Almirante, ipotesi avversata dalla comunità ebraica, Alemanno ha annunciato di aver affidato la questione ad una ''commissione di saggi'': ''Sulla figura di Almirante - ha poi spiegato il sindaco - vi sono letture diverse. L'Almirante che ho conosciuto io, ha condannato l'antisemitismo. Quello che Almirante ha fatto prima, appartiene ad un giudizio storico''.
(10 novembre 2008)
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