pubblicato il 10.01.09
Saluti romani per Acca Larentia ·
Saluti romani per Acca Larentia
Laura Mari e Laura Serloni
Il sindaco: "Una via per ricordare i tre ragazzi uccisi". Ed è scontro
Croppi: strada dedicata ai martiri. Nel pomeriggio arrivano trecento neofascisti
L´omaggio istituzionale, di mattina, del sindaco Gianni Alemanno e dell´assessore alla Cultura Umberto Croppi alla strada del Tuscolano che gli amministratori di An vogliono trasformare in "Via dei Martiri di Acca Larentia". Poi, alle sei di pomeriggio, sotto la pioggia battente, il saluto romano di trecento neofascisti schierati al grido di «Camerati, sull´attenti!».
Ieri ricorreva il 31esimo anniversario della morte di tre giovani del Fronte della gioventù uccisi a via Acca Larentia. E c´erano cinque tricolori sventolanti ma, sulla porta della vecchia sezione missina, anche una grande bandiera nera con il simbolo della croce celtica. Davanti a quella porta, a quella croce e, soprattutto, alla lapide commemorativa, si sono fermati il sindaco e il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. Poi, qualche ora più tardi, i militanti di destra di Area Identitaria e Casa Pound, che non hanno rinunciato a rendere omaggio ai caduti con il saluto romano.
L´anno scorso aveva partecipato alla commemorazione in veste di presidente della federazione romana di An. Ieri, invece, Gianni Alemanno è tornato a via Acca Larentia come primo cittadino. Per la prima volta, dunque, un sindaco di Roma ha deposto una corona di fiori dove il 7 gennaio 1978 i giovani militanti di destra Franco Brigonzetti e Francesco Ciavatta furono assassinati a colpi di mitraglietta da estremisti di sinistra e, qualche ora più tardi, il giovane Francesco Recchioni fu ucciso da un carabiniere durante gli scontri con le forze dell´ordine. Una celebrazione composta, quella della mattina. Senza saluti romani né cori. Solo un gruppetto di giovani, giacca nera North Face e jeans, intorno al sindaco e a presidiare la vecchia sede di quartiere dell´Msi.
«I tre giovani morti nella strage di Acca Larentia meritano giustizia - ha precisato Alemanno - negli anni �70 si negava il terrorismo di sinistra, ma è arrivato il momento di ricordare anche le vittime della violenza rossa ed è per questo che intendo intitolare una strada ai tre giovani dell´Msi uccisi nella strage di Acca Larentia. Perché con le stesse mitragliette con cui furono uccisi - ha concluso il sindaco - i militanti delle Br uccisero in seguito tanti esponenti politici».
Parole ribadite anche dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni che, dopo aver deposto una corona di fiori, ha precisato: «Tutti quei giovani italiani caduti per mano della violenza politica, di ogni colore, non sono martiri di un partito o di una fazione, ma dell´Italia intera». Per l´assessore Croppi, «entro l´anno si può sostituire il nome di via Acca Larentia con "Via dei Martiri di Acca Larentia". Si potrà deliberare quando si riunirà la prossima commissione toponomastica e per il prossimo anniversario potrebbe esserci la nuova targa».
Poi, a sera, al grido di «presente» ripetuto tre volte e con il saluto romano teso verso la lapide, circa trecento persone, giovani e vecchi nostalgici, hanno partecipato alla cerimonia organizzata dalla sezione Acca Larentia del nucleo Area Identitaria Romana, movimento di destra vicino ad An, alle 18 in punto, ha «reso onore ai camerati», nel giorno della commemorazione dei tre attivisti del Msi uccisi 31 anni fa al quartiere Appio-Tuscolano.
In centinaia tra famiglie, abitanti del quartiere e non, hanno partecipato e assistito in fila di fronte alla sezione, alla cerimonia. Nei tre punti dove nel 1978 anni fa sono morti i giovani attivisti, i membri della sezione hanno affisso un manifesto che raffigura una rosa nera bagnata da una goccia di sangue, con la scritta: "Ore 18, presente!".
Dalle fila dell´opposizione si sono levate proteste all´idea di intitolare una strada ai "martiri di via Acca Larentia". Paolo Masini, consigliere comunale del Pd, ha detto: «Trovo la proposta di Alemanno avvilente per una città medaglia d´oro della Resistenza. Chiedo che il sindaco di Roma prenda finalmente e definitivamente le distanze da tutto questo».
(08 gennaio 2009)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Saluti-romani-per-Acca-Larentia/2055927/6
09/01/2009 - Roma
Neofascismo. Carla Verbano: Anche il sindaco per ricordare Valerio
Dopo le commemorazioni per la strage di Acca laurentia, la sezione dell'Msi nella quale un commando nel gennaio 1977 uccise tre militanti missini, e la partecipazione del sindaco Gianni Alemanno, è intervenuta Carla Verbano madre di Valerio giustiziato da un commando dei Nar nel 1980. «Per quanto riguarda il 22 febbraio sto pensando alla presenza di Alemanno, ma quello è il suo giorno e non voglio che non succeda nulla». «Quel giorno, di pomeriggio ci saranno anche i ragazzi che ricorderanno mio figlio ecco perchè sto pensando alla possibilità che il sindaco partecipi, magari la mattina» ha concluso Carla Verbano.
(09/01/2009)
http://www.agenziami.it/ultime/10024/Neofascismo+Carla+Verbano+Anche+il+sindaco+per+ricordare+Valerio/
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