pubblicato il 24.05.10
"Noi ebrei, stanchi e arrabbiati pronti a un'altra via Domodossola" ·
"Noi ebrei, stanchi e arrabbiati pronti a un'altra via Domodossola"
Angelo Sermoneta, detto "Baffone", rievoca gli scontri del '92 e avverte: "Basta con gli attacchi". L'anima dura del Ghetto racconta la rabbia dei giovani pronti a battersi. "Sono passati sessant'anni e la storia non cambia. Non abbiamo paura"
di GABRIELE ISMAN
"Noi ebrei, stanchi e arrabbiati pronti a un'altra via Domodossola" La sede di Movimento Politico Occidentale assaltata nel '92
"C'è rabbia nel Ghetto. Una ventina di giorni fa io e Riccardo Pacifici abbiamo dovuto fermare un gruppo di ragazzi che voleva attaccare di nuovo le loro sedi, farne una nuova via Domossola". A parlare è Angelo Sermoneta, detto Baffone, 62 anni, anima del Circolo I ragazzi del '48, nei dintorni del Portico d'Ottavia, e anima dura della comunità ebraica romana, presieduta da Pacifici.
In via Domossola, il 5 novembre 1992 un centinaio di ragazzi della comunità, in risposta a precedenti provocazioni dei neofascisti, assalì la sede del Movimento politico occidentale - guidato da Maurizio Boccacci fino allo scioglimento nel 1993, dopo l'entrata in vigore della legge Mancino - causando due feriti e diversi danni alle strutture. Per la città fu un pomeriggio di tensione e di panico. Diciotto anni dopo, Boccacci è di nuovo indagato per le scritte offensive di Militia, e nelle intercettazioni di aderenti al movimento emerge il piano per colpire Pacifici. "Via Domossola per loro, sconfitti dalla Storia, è stata una Caporetto. Gli portammo via anche la bandiera. Alcuni ragazzi della comunità erano pronti a partire. Erano tanti, ed erano già nei box con i motorini: noi li abbiamo convinti a desistere, li abbiamo fermati" dice Sermoneta, al termine dello shabat, il sabato ebraico.
L'anima politica - Pacifici - e quella d'azione - Baffone - unite per placare i più arrabbiati della loro comunità: "La violenza è sbagliata - dice ancora Sermoneta - ma io capisco che faccia male trovarsi insultati e minacciati dai neofascisti. Siamo stanchi di vedere le svastiche, le scritte offensive, la nostra memoria offesa dagli stessi personaggi senza cervello che riescono ad attirare ragazzini esaltati in nome di ideali perdenti. Sessant'anni dopo è sempre la stessa storia". Pacifici l'aveva detto: "Chi immagina l'ebreo impaurito, sbaglia di grosso". Sermoneta conferma: "Mai avuto paura, loro non sono niente". E davanti agli ultimi annunci di Militia - "noi non ci fermiamo" - la risposta di Sermoneta è durissima: "Stiano in campana. Non vogliamo sostituirci a polizia e carabinieri, la giustizia faccia il suo corso, ma se disgraziatamente non dovessero pensarci loro, noi sappiamo chi sono e dove abitano. Gli ebrei sono stanchi, e anche arrabbiati. Abbiamo tempo e modo per rispondere a ogni provocazione".
(23 maggio 2010)
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/23/news/comunit_ebraica_basta_attacchi-4275418/
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