Ci sono stati momenti di tensione al presidio, organizzato da Anpi e Cgil in piazza Miani nel quartiere Barona di Milano, indetto per protestare contro l'apertura di una sede della Fiamma Tricolore in via Tosi, a poca distanza dal luogo della manifestazione. Gruppi antifascisti e forze dell'ordine sono entrati in contatto quando il presidio ha deciso di muoversi in corteo il quartiere (un centinaio di persone). Dopo una lunga trattativa, al rifiuto di concedere il permesso di muoversi, i manifestanti hanno comunque provato a partire. A quel punto sono avvenute due-tre brevi schermaglie con le forze dell'ordine sul posto. I manifestanti antifascisti lamentano due contusi dopo un paio di schermaglie avute con le forze dell'ordine, durante le quali sono volati diversi colpi di manganello: uno dei due contusi è il consigliere comunale di Sel Luca Gibillini, colpito da un manganello al capo e medicato nel vicino Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo.
CORTEO NON AUTORIZZATO - A scatenare il confronto tra manifestanti e forze dell'ordine è stata la richiesta dei primi di potersi muovere dal presidio autorizzato contro l'apertura di una sede della Fiamma Tricolore in zona, in un breve corteo nel quartiere Barona «stando però ad ampia distanza dalla sede della Fiamma Tricolore», hanno spiegato i manifestanti. A cercare di intavolare una trattativa con le forze dell'ordine a presidio della piazza, affinchè arrivasse il via libera al corteo è stato il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati. Al rifiuto della Questura di concedere il permesso, i militanti del vicino centro sociale Zam (che hanno partecipato all'iniziativa organizzata da Anpi e Cgil) avevano deciso di fare ritorno nel loro spazio occupato proprio in corteo, fatto che ha innescato la reazione delle forze dell'ordine. (fonte: Ansa)
Fonte:
IndymediaLombardia
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