|
|
22 Giugno 2005
Varese
Martedì 21 giugno si è tenuta l’assemblea convocata sugli episodi di razzismo e intolleranza seguiti all’omicidio di Besano.
La riunione ha visto la partecipazione delle seguenti organizzazioni: Arci, Cobas, Giovani Comunisti, Girotondi, Peacegamese-UISP, PRC, Sinistra Giovanile, Varese Social Forum.
E’ stata condivisa la decisione di dare visibilità a quella parte della città che si oppone alla strumentalizzazione degli episodi di violenza in funzione forcaiola e razzista compiuta da numerosi esponenti della Lega e non solo, e al tentativo di frange neofasciste di radicarsi nel territorio utilizzando il diffuso clima di intolleranza e xenofobia manifestato negli scorsi giorni in città.
Oltretutto la notizia di una manifestazione di Forza Nuova, prevista per sabato, rende la situazione ancora più grave e pericolosa di fronte a cui non è accettabile il silenzio assordante della società civile e democratica di questa città.
E’ stata quindi assunta la decisione di convocare un PRESIDO per SABATO 25 GIUGNO alle ore 15 in piazza Monte Grappa a Varese per dare una presenza radicalmente alternativa alla degenerazione culturale e politica a cui stiamo assistendo.
Rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, associative, ai singoli cittadini che si oppongono a questa barbarie razzista che identifica la violenza con la provenienza etnica, la criminalità con la condizione di clandestinità, che sostengono una società civile che garantisce accoglienza, diritti, confronto e dialogo tra le diverse culture, A PARTECIPARE AL PRESIDIO DI SABATO.
Il presidio di sabato è all’interno di un percorso, culturale e politico, iniziato con la lotta contro i CPT e che proseguirà con momenti di dibattito, musica, spettacolo… che verranno proposti nei prossimi mesi per porre al centro dell’iniziativa antirazzista nazionale la realtà territoriale di Varese e provincia.
MOVIMENTO ANTIRAZZISTA VARESE
L’appuntamento per chi parte da Milano e’ alle ore 13 alla stazione Garibaldi
Dal Comitato di sostegno alla lotta dei detenuti di via Corelli di Milano.
Quanto sta succedendo a Varese è sotto gli occhi di tutti.
A partire dal ferimento a morte di un militante di estrema destra – e non un semplice e inerme barista come si è voluto far credere – da parte di un immigrato albanese – che, tra l’altro, ha dichiarato di aver più volte subito minacce e aggressioni razzziste – abbiamo assistito ad una crescita molto rapida dell’iniziativa politica da parte di formazioni e partiti di estrema destra, specialmente Forza Nuova e Lega Nord.
Agli agguati perpetrati vigliaccamente contro strutture e militanti del movimento antagonista, così diffusi e numerosi da far pensare ad una vera e propria campagna politica di aggressione su scala nazionale, si affianca una crescita dell’iniziativa di propaganda politica la cui principale parola d’ordine è l’attacco all’immigrazione clandestina che trova una ampia e manifesta copertura nelle parole del Ministro dell’Interno Pisanu: “l’omicidio di Claudio Maggiorin conferma purtroppo che l’immigrazione clandestina rappresenta una minaccia crescente per la sicurezza e l’ordine pubblico nel nostro Paese.
Quanto è accaduto a Varese deve far riflettere tutti coloro che, in un modo o nell’altro, nelle istituzioni o nelle piazze, si oppongono a qualsiasi forma di contrasto o anche solo di controllo dell’immigrazione clandestina”.
Parole tanto più inquietanti se si pensa che sono state pronunciate a seguito del pestaggio di alcuni immigrati, durante una delle ultime manifestazioni neofasciste a Varese, e all’indomani dell’ennesima operazione repressiva che ha portato all’arresto di numerosi compagni (ad esempio a Lecce) impegnati nella lotta e nella solidarietà di classe, contro i CPT e le leggi razziste.
Non possiamo che notare come le politiche statali in tema di immigrazione tendano a coincidere sempre di più con le politiche di sicurezza e di controllo dell’ordine pubblico e come questo passaggio venga colto dalle formazioni politiche più strutturate dell’estrema destra per reclutare militanti e consolidarsi sui territori. Da questo punto di vista, la manifestazione lanciata da Forza Nuova per sabato 25 giugno a Varese rappresenta infatti
il tentativo di egemonizzare questi rigurgiti razzisti sotto la propria
bandiera.
Le conseguenze pratiche di questo perenne clima allarmistico, mantenuto ad arte, sono l’incremento dei rastrellamenti nei quartieri di immigrati e nei campi rom, delle deportazioni, delle ronde anti-immigrato, dell’impiego in chiave poliziesca e militare di porzioni sempre più consistenti della società (Croce Rossa, Vigili del Fuoco, personale salariato del trasporto pubblico e privato, lavoratori aeroportuali) e della repressione delle lotte in genere.
Di fronte a questo scenario già in atto, dobbiamo ribadire con forza che:
Come comitato di sostegno alla lotta dei detenuti di via Corelli di Milano, aderiamo al presidio lanciato dai compagni di Varese per sabato 25 giugno, alle 15.00, via Veratti angolo corso Matteotti.
manifestazioni antifa