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Volantino ditribuito ad Orvieto Sabato 23 luglio 2005
ORVIETO E’ ANTIFASCISTA !
L’ideologia fascista e le consequenziali pratiche di governo politico, hanno purtroppo lasciato il segno in tutto il ‘900; le ferite profonde che ne scaturirono sono state e sono purtroppo tutt’ora spesso impossibili da rimarginare. Certo è che, ad ormai sessant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, che vide il fascismo tra i principali attori del teatro bellico, qualche benpensante pensava forse di aver consegnato al passato, concetti quali ad esempio: intolleranza, civiltà superiori, autoritarismo, nazionalismo.
Le stesse parole, anche se talvolta mascherate con termini letterali apparentemente più “democratici”, di cui fanno uso oggi diversi esponenti del governo nazionale, quando si tratta di motivare l’ennesimo ri-finanziamento della missione militare/imperialista in Iraq, oppure quando devono giustificare l’attuazione di leggi come la Bossi-Fini e le conseguenti espulsioni di migranti, la cui unica colpa è di essere venuti in Italia senza avere un lavoro, e per questo vengono carcerati nei lager che rispondono al nome di Centri di Permanenza Temporanea.
Ma dopotutto, ciò che è il fascismo lo sappiamo, e lo abbiamo sempre saputo.
Quello che invece non potremo mai giustificare è quella logica, patrimonio invece delle forze politiche parlamentari di centro-sinistra, che in questi sessant’anni (1945-2005), portò dapprima e immediatamente l’amnistia ai fascisti e ai loro complici (Togliatti docet) e successivamente ma non poteva essere altrimenti, in particolare negli anni ‘60 e ‘70, a tollerare la presenza di simili viscidi figuri in ogni ambito della società: negli apparati amministrativi, nella magistratura, e persino in parlamento con la nascita e il successivo sviluppo del MSI. Senza contare poi tutta un’altra serie di altri gruppuscoli extraparlamentari di ispirazione fascista (NAR, Ordine Nuovo, e cosi via.) che in combutta con i servizi segreti dello Stato italiano, contribuirono alla realizzazione delle peggiori stragi di innocenti che l’Italia del dopo guerra ricordi: Piazza Fontana, la stazione di Bologna, l’Italicus, Piazza della Loggia, ecc. ecc.
Figlia diretta e purtroppo legittima di questa logica ingiustificatamente assolutoria, che alcuni fra i più importanti esponenti del movimento partigiano in Italia condannarono fin da subito (.fra i tanti ci vengono in mente alcuni scritti di Piero Calamandrei), è anche la stessa politica che ormai da diversi anni a questa parte viene portata ad Orvieto, nell’ambito di un convegno di caratura nazionale (!), da realtà rappresentative di alcune correnti interne ad Alleanza Nazionale, la cosiddetta destra sociale, e che anche quest’anno tristemente si ripeterà in questo fine settimana.
In questa città, che d’innocenti giustiziati da fascisti (e non da soldati tedeschi, si badi bene), ne sa più di qualcosa. Per questo oggi esprimiamo la nostra protesta e il nostro ribrezzo, verso la presenza in città di simili eventi. Anche in solidarietà con i tanti compagni che in questi ultimi tempi e sempre più spesso, in particolare nel nord Italia ma anche a Roma e al sud, hanno subito pesantissimi attacchi verso sedi politiche e persone fisiche, da un lato per opera di lame fasciste e dall’altro per l’azione degli apparati repressivi dello Stato.
NESSUNA RETORICA ANTIFASCISTA, SOLO LA LOTTA PAGA !
FUORI I FASCISTI DA ORVIETO !
FUORI I FASCISTI DALLA STORIA !
Biblioteca Libertaria “Il tarlo”
Compagni e Compagne di Orvieto