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In risposta al Centro Studi Italia e al MS-Fiamma Tricolore di Reggio Emilia
RIVENDICHIAMO TUTTO!
Il camerata Luca Tadolini, presidente del Centro Studi Italia nonché presunto neo-Segretario provinciale del Movimento Sociale – Fiamma Tricolore, ha inviato ieri 28 ottobre un comunicato alla Gazzetta di Reggio. Nell’articolo pubblicato a pagina 18 questo dichiara di essere indignato dal contenuto del volantino che lancia l’iniziativa che il Collettivo per una Rete Anti-Fascista ha organizzato per mercoledì 2 novembre ore 20,30 presso la sala della Casa dello Studente in via dell’Abbadessa n° 8, a pochi passi da dove presumibilmente il 19 novembre verrà inaugurata, attraverso la presenza del Segretario Nazionale Romagnoli, la sede di MS-FT.
Il camerata Tadolini sostiene che il nostro collettivo ha usato “parole offensive e ingiustificate” nei confronti del Centro Studi Italia (si badi bene che in tutta questa farsa Tadolini non dichiarerà mai di essere il nuovo segretario del MS-FT: forse se ne vergogna già oggi ancora prima di dichiaralo pubblicamente?!) e che avremmo accusato il Centro Studi Italia “di fomentare la cultura dell’intolleranza e di fare propaganda razzista”. Per la verità ciò che abbiamo affermato nel nostro volantino è che sia il Centro Studi Italia sia la sede di Fiamma Tricolore rappresentano la “creazione di spazi di propaganda razzista e tentativi per attaccare la memoria storica del movimento operaio e delle masse popolari”.
Ebbene sì ribadiamo le nostre affermazioni e le rivendichiamo!
Il Centro Studi Italia ha esposto al suo interno la bandiera della “Repubblica Sociale di Salò”. Questo è solo uno dei simboli presenti in quel luogo che infanga la memoria della Resistenza e di migliaia di lavoratori e antifascisti torturati e uccisi nella nostra città ad opera dei quei “bravi ragazzi di Salò”, come vengono definiti dal camerata Tadolini. E’ una vergogna che questi simboli e certe posizioni revisioniste, provocatorie e infamanti vengano permesse e tollerate in una città Medaglia d’Oro alla Resistenza come Reggio Emilia. Per questo chiediamo a tutte le forze, ai partiti, alle associazioni, ai centri sociali e ai singoli democratici, antifascisti, ai partigiani della nostra città di prendere una posizione chiara e decisa nel denunciare, condannare e contestare pubblicamente la presenza di questi luoghi.
Intanto prosegue l’organizzazione del dibattito Resistenza: insegnamenti e attualità di mercoledì 2 novembre a cui parteciperanno ANPI di Reggio Emilia, Saverio Ferrari – Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre (Milano), Officina della Resistenza Sociale – ORSo (Milano). Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Collettivo per una Rete Anti-Fascista (RAF) – 2novembre.re@libero.it
Allegato articolo della Gazzetta di Reggio di venerdì 28 ottobre:
Collettivo Raf e antifascismo
Dibattito del 2 novembre: lo sfogo di Luca Tadolini
Un volantino che preannuncia una manifestazione antifascista organizzata in città per mercoledì prossimo, 2 novembre, suscita la reazione indignata di Luca Tadolini, che minaccia querele per tutelare il buon nome del Centro Studi Italia, l’associazione culturale di destra di cui è responsabile. Il dibattito, che si svolgerà a cominciare dalle 20.30 alla Casa dello Studente, in via dell’Abbadessa, è organizzato da un gruppo dell’estrema sinistra, il Collettivo per una Rete Anti-Fascista (Raf).
Vi parteciperà anche l’Anpi, la più rappresentativa fra le associazioni partigiane, accanto alla quale interverranno due sigle di Milano: l’Osservatorio democratico sulle nuove destre e l’Officina della Resistenza Sociale.
Pubblicizzando la serata come «resistenza antifascista», il Raf accusa il Centro Studi Italia di fomentare la cultura dell’intolleranza e di fare propaganda razzista.
Tadolini ribatte: «Sono parole offensive e ingiustificate. Da otto anni promuoviamo iniziative culturali caratterizzate dal pluralismo politico, con la partecipazione di esponenti di sinistra, di Istoreco e Anpi. Si tratta di iniziative completamente estranee ad ogni cultura razzista, ma anzi sempre dirette ad esaltare la ricchezza e la molteplicità delle idee e delle tradizioni».
Il Raf se la prende anche con An, Forza Italia, Fiamma Tricolore e Alternativa Sociale, colpevoli di spargere confusione e infangare la Resistenza. «Invitiamo le forze politiche – ribatte Tadolini – a respingere questo tentativo di creare una tensione politica che attualmente in città non esiste e a consentire che si continui il libero dibattito delle idee». (l.s.)
Da un compagno di Parma:
Volevo ricordare che il caro Tadolini si era già fatto riconoscere a Parma denunciando 6 anni fa un ragazzo, all’epoca appena diciottenne, del Liceo Classico Romagnosi per un articolo antifascista apparso sul giornale murale del collettivo presente nella scuola.
L’articolo denunciava infatti il tentativo del caro Tadolini e del suo amicone Claudio Mutti, di entrare e tenere un dibattito all’interno del Liceo Classico.
Il tentativo fu fermato dagli studenti della scuola e l’assemblea non si fece.
Sono sempre i pochi soliti stronzi.
Non scordiamoceli!
1 Novembre 2005
Il Collettivo per una Rete Anti-Fasciata (RAF) ad infoantifa@ecn.org:
Dopo che abbiamo minacciato di querelare L’Informazione, ci ha risposto il Direttore responsabile Giggihini e sentendosi offeso (loro spargono menzogne e si sentono pure offesi!) ha minacciato una contro-querela. Noi comunque abbiamo fatto leva sul fatto che per le Leggi attualmente vigenti in materia di informazione avrebbero dovuto darci il diritto di replica entro l’iniziativa del 2 novembre, in caso contrario li avremmo veramente querelati. Sempre offeso ci ha comunicato che avrebbe fatto uscire un articolo con la nostra replica l’ultimo giorno a sua disposizione (e poi si offendono quando affermiamo che non sono proprio imparziali!).
Ciò che è uscito oggi non si può proprio definire un articolo imparziale! Vengono pubblicate solo poche parti del nostro appello per difendere l’iniziativa del 2 novembre e tutto il resto non è altro (come per altro per tutti gli articoli apparsi su questo “giornale” nel corso dell’ultima settimana) che terrorismo giornalistico con l’obiettivo di minare la nostra iniziativa di domani. Un ulteriore dimostrazione alla nostra tesi quando affermiamo che il clima instaurato dal governo Berlusconi nel nostro paese aiuta e agevola i poteri forti e così coloro che si arrogano il diritto di decidere chi può e chi non può parlare pubblicamente. In questo caso L’Informazione si arroga sia il diritto di spargere menzogne su chiunque, sia di decidere la verità esclusivamente in funzione dei propri interessi giornalistici, e forse anche per aiutare e sostenere il proprio “amico” Tadolini – presunto neo-Segretario di Fiamma tricolore a Reggio Emilia.
La partecipazione all’iniziativa di domani per questo assume un valore che va oltre i contenuti, seppur importanti, dell’iniziativa stessa. Partecipando all’iniziativa difenderemo anche il diritto di espressione, di parola e di associazione (e non solo per noi del Collettivo per una Rete Anti-Fasciata (RAF)) per tutti coloro che lavorano per portare avanti quegli ideali che la Resistenza ci ha donato.
Collettivo per una Rete Anti-Fascista – 2novembre.re@libero.it
Alleghiamo articolo apparso su L’Informazione di oggi martedì 1 novembre.
L’incontro alla Casa dello Studente, vicino alla sede di Fiamma Tricolore Dibattito Raf a rischio disordini La Questura:«Stiamo monitorando la situazione »
La Questura dichiara di «monitorare la situazione » senza escludere interventi in occasione del dibattito organizzato dal Collettivo per una Rete Anti-Fascista domani alle 20.30 alla Casa dello Studente di via dell’Abbadessa, a due passi dalla nuova sede del partito “Movimento Sociale -Fiamma Tricolore. In effetti la situazione potrebbe riservare qualche sorpresa visto che contestualmente all’incontro verranno illustrate le iniziative di mobilitazione e di protesta rispetto all’apertura della sede cittadina del partito. Oltre a quelli del Collettivo, che si chiama “Raf”(di qui la “coincidenza”inquietante con la sigla delle Brigate Rosse Tedesche evidenziata nei giorni scorsi su questo giornale), l’incontro, dal titolo “Resistenza:insegnamenti e attualità”, prevede interventi dell’Anpi di Reggio e dell’Officina della Resistenza Sociale -Orso (Centro sociale occupato di Milano), e di Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre (Milano)”.
«Stiamo seguendo con attenzione l’evolversi della situazione » rassicura il dottor Piscopo della Questura. «Non siamo preoccupati più di tanto di avere disordini ma neanche sottovalutiamo quest ’eventualità, anche perché ormai ogni occasione è buona per creare situazioni conflittuali. Per ora è tutto sotto controllo e comunque daremo le risposte più opportune e ci attiveremo per i servizi di competenza ». Fra le altre cose, il gruppo che promuove l’incontro-dibattito ha anche diramato il seguente appello, che pubblichiamo integralmente: «Respingiamo le menzogne e l’attacco di chi vuole infangare la Resistenza! Per difendere la Resistenza! Per difendere la libertà di espressione!Per difendere l’antifascismo! Per difendere la memoria storica delle masse popolari! Difendiamo l’iniziativa del 2 novembre! Respingiamo le falsità e la propaganda fascista di chi vuole cancellare la libertà che migliaia di giovani, donne, lavoratori hanno conquistato cacciando l’oppressore fascista!» , invitando amici e simpatizzanti a inviare messaggi alla e-mail: 2novembre.re @libero.it Tra chi coloro che hanno raccolto l’appello anche i Carc (Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo).Ci auguriamo che l’evento si svolga in un clima di civiltà e di sereno confronto.
(Pier Francesco Grasselli)
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