pubblicato il 17.02.17
Viterbo, spedizione punitiva Un ragazzo commenta su Facebook una vignetta satirica su Casapound e viene pestato a sangue. ·
Un ragazzo commenta su Facebook una vignetta satirica su Casapound creata da un imperiese e viene pestato a sangue.
di Gaia Ammirati
Un ragazzo commenta su Facebook una vignetta satirica su Casapound ideata da un imperiese e viene pestato a sangue. È successo sabato sera, 11 febbraio, a Viterbo, precisamente a Vignanello, a un 20enne di nome Paolo che, accerchiato da una ventina di ragazzi di un gruppo di estrema destra della zona, è stato prima insultato e minacciato e poi picchiato con calci e pugni, finendo all’ospedale.
Tutto sarebbe nato da un post che ironizzava sugli striscioni che, a fine gennaio, il gruppo di Casapound ha affisso in molte città di Italia che riportavano la scritta: “Chi scappa dalla guerra abbandonando moglie e figli non merita rispetto”. A seguito della diffusione di questi manifesti, un imperiese ha pensato di creare una vignetta satirica modificando il testo dello striscione in: “Chi mette il parmigiano sulla pasta al tonno non merita rispetto”. La vignetta, condivisa poi dalla pagina Facebook Kotiomkin, portale satirico conosciuto in tutta Italia, ha fatto il giro del web, e in seguito l’imperiese ha pensato di creare una pagina dal nome “Casapound dice cose a ca…”, che, in breve tempo, è diventata molto seguita, con oltre 20 mila seguaci. La vignetta è stata condivisa da moltissimi italiani, tra cui anche da il giovane Paolo, che ha commentato con la didascalia: “Conigli”.
È stato allora che il gruppo di estrema destra della zona di Vignanello ha deciso di organizzare una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del 20enne, massacrandolo di botte. Questo grave episodio di violenza ha scatenato enormi polemiche ed è stato condannato dai comuni di Vignanello Canepina, Vallerano, che hanno annunciato una manifestazione per esprimere la loro solidarietà contro ogni forma di violenza.
Contattato da ImperiaPost, il creatore della vignetta, che, alla luce dei fatti, preferisce restare anonimo, esprime tutta la sua solidarietà nei confronti del giovane e si dispiace che tutto sia nato da un’ironia senza fini politici.
“La pagina è nata il giorno successivo alla diffusione della serie di manifesti che Casapound ha attaccato in diverse città dai contenuti assurdi - spiega - Da lì è nata la mia idea di scrivere una battuta sfruttando il pannello del manifesto e sostituendo la scritta con una frase senza senso, come quella della pasta al tonno, scherzando su uno degli stereotipi italiani.
Il post è stato pubblicato tramite la pagina Kotiomkin – continua - e ha avuto quindi ampia diffusione. Per questo mi sono deciso a creare una pagina, in cui abbiamo iniziato a produrre una serie di idiozie, con la collaborazione di un gruppo satirico e di vari amici, sempre sulla base di quello striscione. La cosa ha suscitato interesse, tanto che anche Gazebo di Rai3 ne ha parlato. Dopo un po’, però, ho pensato di avviare le procedure per la chiusura della pagina, per cui ci vogliono parecchi giorni, perchè ho tante pagine da seguire e, essendo un hobby, non posso stare dietro a tutte.
Solo oggi ho scoperto la terribile vicenda, leggendo i messaggi sulla pagina scritti dai concittadini del ragazzo. Li ritengo fatti di una criminalità assoluta e senza senso. La violenza non è mai giustificata, ma in particolar modo quella per futili motivi e contro la libertà di espressione. Era palese l’intento ironico della vignetta e della pagina.
Non mi sarei mai aspettato un fatto del genere, per di più in termini di ‘necessità’ di punire qualcuno, di sentirsi in dovere di farlo”.
http://www.imperiapost.it/232601/commenta-la-vignetta-satirica-su-casapound-ideata-da-un-imperiese-e-viene-massacrato-di-botteera-palese-lironia-e-un-fatto-ingiustificabile-lho-disegnata-perche-il-caso
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