pubblicato il 20.02.17
Vallerano Casapound Dubbi che sia stata una esplosione… ·
Vallerano - Non risultano tracce di deflagrazione davanti al portone della sede di Casapound Cimini - Il procuratore capo Auriemma: "Indagini a 360 gradi"
Vallerano – Indagini a 360 gradi su quello che Casapound ha definito un “atto terroristico antifascista”. Nella notte tra sabato e domenica è “esploso un ordigno piazzato sotto la sede dei Cimini”, denunciano il responsabile provinciale di Casapound, Alessandro Mereu, e quello dei Cimini, Jacopo Polidori.
Dalle foto diffuse si vede una delle tre ante del portone in ferro d’ingresso danneggiata. Un buco, e la parte bassa dell’anta rientrata.
A contattare i carabinieri, nel primo pomeriggio di ieri, sarebbero stati gli stessi militanti. Giunti in sede, si sarebbero accorti del danno. Ma molte ore dopo. “Nessuno – dice il procuratore capo della procura della Repubblica, Paolo Auriemma – era presente al momento del presunto scoppio. Ma sono in corso ricerche e accertamenti a 360 gradi”.
Ricevuta la segnalazione, gli uomini dell’arma si sono subito recati sul posto. Arrivati alla sede di Casapound Cimini, a Vallerano, hanno proceduto ai rilievi del caso. Al vaglio degli investigatori anche le telecamere presenti in zona: i filmati avrebbero potuto immortalare i presunti attentatori.
Nulla è lasciato al caso. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Stefano D’Arma, sono ad ampio raggio. In un primo momento si era parlato di un ordigno rudimentale, poi di un petardo. Eppure, da quanto si apprende, i carabinieri non avrebbero trovato alcuna traccia di deflagrazione all’ingresso della struttura. Una cosa sarebbe certa: gli investigatori starebbero escludendo l’utilizzo di una bomba e avrebbero dei dubbi sul fatto che ci sia stata un’esplosione.
Al momento, nessuno avrebbe rivendicato il gesto.
http://www.tusciaweb.eu/2017/02/dubbi-che-sia-stata-una-esplosione/
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r_toscana
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