pubblicato il 3.10.17
Vignanello 2 anni e 8 mesi al presidente di Casapound Cimini ·
Aggressione neofascista a Vignanello - 24enne preso a cinghiate - Jacopo Polidori condannato dal gip di Viterbo - Stessa pena per il militante Luca Santini
Vignanello – Cinque anni e quattro mesi in due.
Due anni e otto mesi al presidente di Casapound Cimini Jacopo Polidori, e due anni e otto mesi al militante Luca Santini. Condannati dal gip del tribunale di Viterbo per lesioni e tentata violenza privata, dopo aver picchiato ferocemente un 24enne. Era la notte tra l’11 e il 12 febbraio, a Vignanello.
Un’ora e mezza di camera di consiglio, poi la lettura del dispositivo del gip Francesco Rigato. Il presidente di Casapound Cimini, 30 anni, e il militante, 18, processati con rito abbreviato, hanno avuto diritto allo sconto di un terzo della pena. Non erano in aula, a differenza della vittima costituita parte civile.
Mentre la procura, pubblico ministero Stefano D’Arma, ha chiesto due anni e otto mesi per Polidori e due anni e due mesi per Santini, l’avvocato di parte civile ha chiesto 90mila euro di provvisionale.
Oltre alla condanna, il gip ha disposto 5mila euro di provvisionale più un risarcimento da quantificare in sede civile.
“Soddisfatto” il collegio difensivo, rappresentato dagli avvocati Domenico Gorziglia, Samuele De Santis ed Enrico Valentini. “Il fatto è stato ridimensionato – dichiarano -, e le aggravanti contestate palesemente eliminate. Polidori e Santini sono stati condannati per lesioni semplici, aggravate dai futili motivi e dal nesso ideologico”.
E’ la notte tra l’11 e il 12 febbraio, a Vignanello. Paolo, 24 anni, di Vallerano, viene picchiato ferocemente all’uscita di una pizzeria, vicino un parco. Una vera e propria “azione punitiva”, scrive la procura di Viterbo: la vittima è colpevole di aver condiviso su Facebook una vignetta satirica che recitava “Chi mette il parmigiano sulla pasta col tonno non merita rispetto”.
“Fatti i cazzi tuoi, non prendere in giro Casapound” gli urlano tra un pugno e una cinghiata.
Ma ci sarebbe anche un’altra frase sgradita ai militanti: “Chi scappa dalla guerra*, abbandonando genitori, mogli e figli, non merita rispetto. *Tipo il Duce”. Paolo l’aveva pubblicata il 31 gennaio sulla sua bacheca.
Il resto è storia: ai domiciliari finisce Polidori, il 15 marzo. Nel registro degli indagati, Luca Santini e tre minorenni. Tutti di estrema destra. Un’aggressione che gli inquirenti hanno definito fin dalla prima ora come politica. Anche perché la vittima ha parlato chiaro: “Io non ti tocco, ma tu non devi più rompere il cazzo a Casapound”, si sarebbe sentito dire Paolo mentre era già a terra col volto ridotto a una maschera di sangue.
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