pubblicato il 18.10.18
Aggressione squadrista a Lanciano: risarcimento alla vittima e donazione a Ong Mediterranea ·
Zona Ventidue
Poco più di un anno fa, durante le feste di settembre di Lanciano, un ragazzo di 20 anni subiva un’aggressione squadrista e immotivata da parte di cinque militanti di un’organizzazione di estrema destra, che gli procurarono un trauma cranico con una prognosi di 10 giorni, oltre svariate lesioni ed ecchimosi al volto.
Noi di Zona Ventidue e Laboratorio Sociale Largo Tappia ci eravamo subito proposti di affiancare il ragazzo, curandoci di portare l’accaduto all'attenzione dell’opinione pubblica e delle testate giornalistiche e offrendo tutta l’assistenza legale a lui necessaria, anche memori di altri e simili casi di aggressione a danno di altri cittadini, che purtroppo non hanno avuto le forze o gli strumenti per affrontare le violenze subite.
La notizia ha così circolato per giorni sui principali social network, sulla stampa locale e su quella nazionale. L’organizzazione neo-fascista ha sempre e da subito negato totalmente l’accaduto denunciato, parlando pubblicamente di “antifascisti che ricominciano a farneticare” e di “attacchi meschini e infamanti” nei loro confronti.
Ma gli elementi di prova raccolti dalla Procura hanno ricostruito l'accaduto, aderendo perfettamente al racconto della persona offesa, aggiungendo anzi ulteriori elementi. Per questo motivo, a distanza di un anno da quella denuncia, gli aggressori hanno risarcito l’aggredito per i danni a lui causati.
Di comune accordo con la vittima dell'aggressione squadrista, abbiamo deciso di donare parte del risarcimento alla ONG Mediterranea Saving Humans, impegnata in attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione dei migranti che attraversano il Mediterraneo, concorrendo attivamente al salvataggio di vite umane in mare.
Avremo modo di presentarvi l’ONG Mediterranea Saving Humans e di illustrare le motivazioni che ci hanno portati ad effettuare questa donazione venerdì 9 novembre, quando ospiteremo alcuni dei suoi attivisti per avere testimonianza della loro esperienza.
L'evento sarà presentato prossimamente.
http://www.ecn.org/antifa/article/5443/aggressione-fascista-a-lanciano
pubblicato il 17.09.17
Aggressione fascista a Lanciano ·
Pubblichiamo un comunicato di Zona Ventidue e Laboratorio Sociale Largo Tappia relativo ad una vile aggressione fascista avvenuta a Lanciano alcuni giorni fa, commessa da noti esponenti della sezione locale di Casapound. La nostra solidarietà ad Alessandro ed a tutti coloro che non abbassano mai la testa di fronte allo squadrismo fascista.
A volte ritornano. Quei "bravi ragazzi" di Casapound.
Come la malerba che non muore mai e torna ad infestare le strade. Come un germe, un virus che pensi di aver curato, ma che poi torna a costringerti a letto. Così, dopo mesi di silenzio, anonimato e dimenticatoio, Casapound Lanciano torna a farsi sentire nella maniera in cui ci aveva abituato, la peggiore: con la violenza e la prevaricazione.
Alessandro lo conosciamo bene. E' uno di quei ragazzi che decide disinteressatamente di impegnarsi per gli altri. L'abbiamo visto al nostro fianco nella battaglia contro Ombrina, nei cortei studenteschi, nelle battaglie per i diritti civili e per la parità di genere, l'abbiamo visto alle nostre feste, ai nostri eventi, e nelle quotidiane piccole lotte di ognuno di noi. E' uno di quelli che decidono di prendersi una responsabilità anche quando potrebbero guardare dall'altro lato.
Qualche giorno fa Alessandro è stato aggredito. Ha riportato un trauma cranico, una prognosi di dieci giorni, oltre che svariate lesioni ed ecchimosi al volto. L'hanno picchiato in cinque, senza dargli neanche il tempo di reagire, colpendolo alle spalle e accanendosi sulla sua faccia e sulla sua testa con calci, pugni e sputi. Da vili e da codardi. Quando gli amici di Alessandro sono riusciti a fermarli, lo hanno lasciato a terra, con la faccia sporca di sangue e il fiato spezzato. E' successo alla Stazione Vecchia, in quel momento piena di persone, di ragazzi e ragazze, che magari hanno visto, e che di sicuro avrebbero potuto fare qualcosa. In sottofondo c'erano gli spari della nottata di Lanciano. Forse coprivano il rumore delle grida e delle botte, fatto sta che Lanciano era con lo sguardo all'in sù e oltre ai due amici, accorti quasi per caso, Alessandro se l'è dovuta vedere da solo contro cinque. "Antifascista di merda" è l'ultima cosa che si è sentito dire.
Aggressione fascista Lanciano
Quelli che l'hanno picchiato sono esponenti di Casapound Lanciano, quelli che si sono candidati alle elezioni comunali nella coalizione democristiana di Tonia Paolucci, quelli che solo nell'ultimo anno: hanno picchiato un minorenne ad una festa d'istituto, hanno minacciato e circondato in venti la casa dove un nostro compagno di Zona Ventidue abitava con la compagna; quelli la cui reputazione si basa sulla violenza, sul timore che ne consegue, e sull'omertà che li nasconde. Alessandro però li ha riconosciuti, e alla fine ha deciso di denunciarli.
Aggressione fascista Lanciano
Pubblichiamo questa storia per due motivi:
il primo è che ci siamo stancati ogni volta di dover ricordare alla comunità, ma soprattutto agli amministratori, che razza di pericolo rappresenti Casapound. Li abbiamo smascherati quando fingevano di essersi rabboniti, abbiamo dimostrato quanto la loro idea politica fosse nociva oltre che idiota, abbiamo cercato di informarvi, spiegando che hanno gli stessi comportamenti squadristi in ogni contesto, in ogni Città, e che quelle che vediamo a Lanciano sono pratiche che si ripetono sistematicamente ovunque ci sia una sede di Casapound; l'abbiamo fatto facendo cultura, con il mese della Resistenza, con la rimozione dei fasci littori dal Teatro e con tanti altri eventi; l'abbiamo fatto facendo politica, portando avanti un'idea antifascista, antirazzista ed antisessista di società, e arrivando a proporre all'amministrazione una delibera in cui si vietasse l'occupazione di spazi pubblici alle organizzazione neofasciste a Lanciano. Torniamo a rinnovare questo invito all'amministrazione, affinche alle chiacchiere seguano i fatti.
Speriamo che questa sia la volta buona per essere ascoltati.
Il secondo motivo è che troppe volte violenze come questa sono rimaste nascoste e impunite. Troppe storie abbiamo sentito senza poter reagire perchè chi era vittima aveva paura di diventarlo di nuovo. Troppe volte non abbiamo agito perchè ci hanno chiesto, per timore, di non farlo.
La scelta di Alessandro è una scelta coraggiosa che speriamo possa essere di esempio e di avvertimento per altri ragazzi e ragazze che hanno subito o stanno subendo ma hanno paura di reagire. Perchè il prossimo a doversi difendere da solo contro cinque, sappia che alle spalle ha una comunità forte e coesa che non ha paura di rispondere. Perchè alla fine, non ci siano più violenze e violenti.
Zona Ventidue
Laboratorio Sociale Largo Tappia Lanciano
http://www.globalproject.info/it/in_movimento/aggressione-fascista-a-lanciano/21044
manifestazioni antifa
r_abruzzo
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